#IstituzioniSolide

Abbiamo bisogno di istituzioni solide e trasparenti e di cittadini e cittadine consapevoli. Per questo ci occupiamo, tra le altre cose, di biblioteche e welfare socio culturale e collaboriamo mensilmente alle inchieste di Corriere Buone Notizie. Approfondisci il Goal 16 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il Covid ha fatto emergere diverse necessità che riguardano i sistemi di welfare locale, tra cui quella di rafforzare i servizi socio-sanitari in senso territoriale e integrato. Un approccio alternativo a quello “prestazionale” che ha caratterizzato il SSN negli ultimi decenni. Il tema è al centro di un paper di recente pubblicazione curato da Euricse e dal Centro di Salute Internazionale e Interculturale insieme ad altri partner.
La Commissione, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto l’accordo sul salario minimo nell’Unione Europea, scatenando il dibattito nel nostro Paese sulla necessità o meno di introdurre questo strumento anche in Italia. Proprio per questo è importante capire meglio di cosa si tratta, quali obiettivi può raggiungere e che effetti può generare. Ce ne parla Valeria De Tommaso.
Abbiamo discusso con Andrea Fanzago, Responsabile Area povertà alimentare di Caritas Ambrosiana, di come gli sconvolgimenti degli ultimi anni abbiano mutato le condizioni degli indigenti e le modalità con cui operano le organizzazioni che li sostengono. Come gli empori solidali. Parlando dell’esperienza di Milano sono emersi elementi interessanti che possono essere utili a inquadrare un fenomeno che riguarda tutto il Paese.
Nell'ultimo reportage di A Brave New Europe, Eleonora Camilli approfondisce i diversi standard di accoglienza stabiliti dalla UE per gli ucraini che scappano dall'invasione russa e per le persone di nazionalità diverse in fuga da altri conflitti.
Le professioniste della cooperativa sociale Comin approfondiscono l'importanza della dimensione temporale nel lavoro che gli assistenti sociali svolgono con le famiglie. Analizzando due strumenti specifici, viene evidenziato come e perché è fondamentale scandire le tempistiche degli interventi per misurare l’efficacia del proprio operato.
Anche internet può essere un "non luogo". Soprattutto se non si hanno le conoscenze e le competenze per utilizzarlo. A incontrare maggiori difficoltà sono le persone più fragili, come gli anziani. Per questo il Terzo Settore può valorizzare delle nuove figure in grado di guidare le persone anziane nell’utilizzo del digitale.
Sia a livello nazionale, come dimostra il rinnovo del CCNL del settore Chimico-farmaceutico, che a livello decentrato, come evidenziano le ricerche di Fondazione Di Vittorio e Assolombarda, il welfare promosso dalle imprese in accordo con le parti sociali è diventato centrale nella contrattazione. Nell’attuale situazione può assumere un ruolo ancora più significativo?
Secondo Maurizio Ambrosini, sociologo dell’Università degli Studi di Milano esperto di migrazioni, la gestione dell’emergenza ucraina presenta elementi di discontinuità rispetto al passato che fanno sperare nel miglioramento di un sistema che finora è stato frammentato e insufficiente. Accoglienza diffusa, partenariato e responsabilizzazione sono i punti da cui può partire questo cambiamento. A condizione che la società nel suo insieme sia pronto a farsene carico.
La Cooperativa “La Meridiana” di Monza ha realizzato una piattaforma digitale per migliorare il benessere delle persone anziane presso il loro domicilio o le strutture residenziali. Oggi si presenta come un canale tv tematico che propone svago, attività cognitive e motorie ma che, in una logica di interattività, attraverso strumenti di telemedicina permette di raccoglie informazioni sanitarie. Un mezzo che, come ci ha spiegato Roberto Mauri, sta permettendo di ridurre la distanza tra utenti, caregiver e servizi.
Negli ultimi due anni si è resa evidente la diffusa impreparazione di attori pubblici e privati nell'affrontare le conseguenze psico-sociali della pandemia, che però ha offerto anche l’opportunità di sperimentare e intervenire in maniera innovativa. Lo dimostrano diverse esperienze realizzate in Italia.
In Europa cresce l’attenzione per le organizzazioni ibride o private in grado di svolgere funzioni di interesse collettivo e generale. Franca Maino e Valeria De Tommaso ci portano alla scoperta delle Public Service Mutuals: imprese di varia natura legale che, a seguito di un processo di esternalizzazione da parte di un ente pubblico, si occupano di assistenza integrativa del sistema socio-assistenziale e sanitario inglese continuando a rispondere ad una funzione di pubblica utilità.
Gli studi di genere e le analisi sui mutamenti del welfare e del lavoro retribuito sono la cornice interpretativa del nuovo libro di Maddalena Cannito dedicato al tema della paternità in Italia. Svolta con l’aiuto di dati quantitativi e grazie alla realizzazione di numerose interviste ad aziende e a padri lavoratori, la ricerca vuole offrire nuovi spunti per ripensare il ruolo dei padri italiani.
Tra stereotipi e falsi miti, andiamo a scoprire la realtà di una professione complessa. Lo facciamo attraverso storie e riflessioni di chi lavora ogni giorno sul campo, che mettono in luce il valore del lavoro di intervento sociale.
Secondo Oliviero Forti di Caritas Italiana la crisi ucraina sta permettendo di sperimentare nuove forme di coinvolgimento della società civile, che però ora devono strutturarsi andando oltre l’emergenza. “Comuni e Terzo Settore devono essere considerati sullo stesso piano” per superare le attuali rigidità del sistema di accoglienza.
Flaviano Zandonai, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Easy Care, ci propone alcuni dati sull’utilizzo dell’Indennità di Accompagnamento da parte di cittadini con problematiche legate alla Long Term Care. Dalle rilevazioni affidate a Swg emerge la disponibilità degli utenti di virare verso un modello “cash to care”. Ma restano da affrontare questioni legate alla discrezionalità della scelta, alla complessità dei contesti e alla trasformazione tecnologica del welfare.
Social Impact Agenda per l’Italia sta realizzando una serie di paper per capire i nessi possibili tra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la finanza a impatto. In questo articolo vi raccontiamo il secondo approfondimento curato da Giuseppe Guerini, dedicato all'evoluzione dei modelli di cura e assistenza sociale.
Durante la due giorni organizzata dell'associazione italiana delle fondazioni e degli enti filantropici si è ragionato di temi strategici legati all'Agenda 2030 ed è stato approvato il primo bilancio sociale dell'organizzazione. Sono inoltre state lanciate due campagne di advocacy per valorizzare la filantropia europea e per dare voce alle generazioni più giovani.
Dubravka Šuica, Vice-President of the EU Commission and Commissioner for Democracy and Demography, explains why Europe needs interventions and policies that start from the ground up and take into account the life cycle. They are just as important as the environmental and digital transitions.
Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea e commissaria per la democrazia e la demografia, ci ha spiegato perché servono interventi e politiche che partano dai territori e tengano conto del ciclo di vita nel suo complesso. E che sono importanti tanto quanto la transizione ambientale e quella digitale.
La digitalizzazione è un obiettivo strategico imprescindibile per gli enti del Terzo Settore per una migliore resa dei servizi ed un maggior impatto sociale sui territori interessati. In questa inchiesta per Buone Notizie, Paolo Riva ci spiega l'importanza delle competenze digitali per il non profit attraverso alcuni esempi di iniziative nate in Italia.
La pandemia ha costretto il Terzo Settore ad adeguarsi sul fronte della digitalizzazione, accelerando processi che a lungo erano rimasti bloccati. Questo cambiamento, spiega Lorenzo Bandera su Buone Notizie, non può fermarsi ancora ma, anzi, deve diventare un tratto distintivo dell'azione non profit. Non farlo potrebbe essere fatale per molte organizzazioni.
Nata dall’esperienza di quella parte del Terzo Settore che da sempre si occupa accoglienza e inclusione, la campagna promossa da numerose organizzazioni del secondo welfare sta cercando di cambiare il sistema che regola l’arrivo dei migranti nel nostro Paese. Purtroppo il termine ultimo per approvare la legge che darebbe il via alla riforma è sempre più vicino.
Le organizzazioni firmatarie del “Patto per un nuovo welfare” ritengono che l'introduzione di un Secondo Pilastro Integrativo possa aiutare a supplire le carenze del Pubblico nel settore della non autosufficienza. Per Stefano Cecconi del Dipartimento Welfare della CGIL, invece, in questo momento storico sarebbe necessario concentrarsi esclusivamente sul Primo Pilastro, cioè le risorse a titolarità pubblica.