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Welfare e contrattazione

Sotto l’etichetta “welfare aziendale” possono essere annoverati un’ampia gamma di beni e servizi: da quelli socio-assistenziali e di sostegno al reddito ai servizi per il benessere dei dipendenti e dei loro familiari, dai servizi di previdenza e sanità integrativa ai servizi di conciliazione vita-lavoro, solo per citare le principali aree di intervento. Non c’è quindi da stupirsi se il welfare aziendale è sempre più spesso oggetto della contrattazione di secondo livello, ma anche di quella territoriale, distrettuale e aziendale.

Lo sviluppo e la diffusione del welfare aziendale di origine negoziale costituisce oggi un fenomeno rilevante come:

  • strategia per incrementare la produttività aziendale;
  • strumento strategico per gestire la contrattazione aziendale e le relazioni industriali;
  • dinamica per assicurare maggiore tutela economica e sociale delle persone e favorire lo sviluppo locale dei servizi, soprattutto nel quadro del sistema di vantaggi fiscali sviluppato negli ultimi anni a livello nazionale.

Per queste ragioni Secondo Welfare alimenta un focus tematico che racconti in maniera continuativa e sistematica le esperienze di contrattazione aziendale e sociale in essere in diverse aree del nostro Paese. Il monitoraggio e la valorizzazione dell’innovazione contenuta nei contratti e negli accordi di secondo livello, in particolare, rappresenta infatti un passaggio cruciale per individuare, raccontare e far conoscere le tante soluzioni che prendono forma proprio in fase di contrattazione all’interno delle singole aziende e che vedono coinvolte imprese che fanno rete tra loro o con i soggetti del territorio.

L’obiettivo del focus, che deve la sua nascita a una positiva collaborazione con CISL Lombardia, è analizzare e presentare buone prassi e dinamiche innovative della negoziazione sindacale, privilegiando quelle che si occupano di welfare aziendale, conciliazione, politiche attive del lavoro, promozione di benessere, salute e sicurezza, ma anche di politiche di integrazione, sostegno al reddito e agevolazione all’accesso alle prestazioni sociali.

Di seguito trovate tutti i contributi realizzati in questa cornice.

Il quarto Rapporto sulla contrattazione di secondo livello di Fondazione Di Vittorio mette in luce come, dopo un rallentamento nel periodo pandemico, le parti sociali abbiano fatto ricorso in maniera sistematica al welfare negli accordi aziendali e territoriali.
In vista del rinnovo del CCNL in scadenza a giugno Fiom-Fim-Uilm chiedono un aumento della quota welfare e la creazione di una piattaforma nazionale, oltre a più misure per conciliazione e flessibilità
Il Sesto Rapporto realizzato dalla Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro di ADAPT propone una fotografia aggiornata basata sull'analisi della contrattazione collettiva e dei principali sistemi bilaterali, con una prospettiva metodologica di relazioni industriali.
Avvenire fa il punto su quanto siano fondamentali welfare aziendale e benefit nel 2023, sempre più presenti nei Ccnl e criterio di scelta per gli impiegati, riportando numeri ed esempi.
È possibile lavorare meno ore ma solo a fronte di un aumento della produttività e di uno sviluppo della conciliazione. Ora i sindacati devono investire su sperimentazioni e contrattazione: il settore delle auto potrebbe essere quello giusto.
Le misure di welfare sono ormai una parte integrante delle strategie di sostenibilità di molte imprese. Ma perché queste possano diffondersi e strutturarsi occorre riflettere prioritariamente sulle disuguaglianze tra organizzazioni, settori e territori.