#OltreLaDad

 

Il dibattito sulla Didattica a distanza per mesi ha visto contrapposto chi la vede come male assoluto, perché crea diseguaglianza, e chi la considera la migliore soluzione possibile perché, anche se non perfetta, cerca di conciliare l’interesse sanitario con quello didattico e sociale.

È una impostazione che toglie voce a chi, nel mezzo, vorrebbe capire meglio quali sono le vere implicazioni della Dad. E che, soprattutto, impedisce di cogliere un punto fondamentale: la digitalizzazione della scuola rimarrà sul tavolo anche dopo la pandemia. E a certe condizioni potrebbe essere lo strumento, al contrario di quanto avviene ora, per contenere divari di apprendimento e tassi di abbandono.

C’è dunque un futuro per la didattica digitale oltre e fuori dall’emergenza? Ne parliamo nella serie “C’è vita oltre la Dad?“, con cui vogliamo inquadrare il tema partendo dai dati e approfondirlo grazie alla voce di chi ogni giorno vive la scuola e ne conosce i limiti e le potenzialità. Anche sul fronte della digitalizzazione.

Grazie al confronto con alcuni esperti tiriamo le fila di quanto abbiamo imparato in questi mesi con #OltreLaDad riflettendo sul futuro che può avere la scuola grazie al digitale.
Ester Bonomi commenta i dati pubblicati dall'Istat in merito ai giovani e l'istruzione a distanza, tracciando un quadro dell'esperienza degli ultimi due anni e delle prospettiva della didattica.
Gli Istituti scolastici che aderiscono al Movimento Avanguardie Educative applicano da anni strumenti digitali per trasformare la didattica e renderla più coinvolgente. Una comunità di pratiche che fa innovazione dal basso, come vi mostriamo attraverso cinque casi concreti.
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale si occupa molto di banda larga e competenze e meno di didattica digitale integrata. Eppure, in giro per l’Italia, qualcosa sta accadendo. Cerchiamo di capire chi, come e cosa sta sperimentando sul tema.
Presentando la didattica a distanza come male assoluto o male minore, l’attuale dibattito sulla scuola non coglie il punto: la digitalizzazione rimarrà sul tavolo anche dopo la pandemia.