a brave new europe next generation_il progetto di secondo welfare sulla politica di coesione europea

A Brave New Europe

A Brave New Europe è un progetto finanziato dall’Unione Europea per aiutare cittadini e cittadine a conoscere meglio la politica di coesione europea: come funziona, perché a volte va e altre no, dove può migliorare e, soprattutto, cosa centra con la nostra vita quotidiana.

A questo scopo A Brave New Europe, ABNE per gli amici, si avvale delle competenze di giornalisti, ricercatori ed esperti che attraverso le esperienze di operatori, amministratori e beneficiari vuole raccontare in maniera innovativa 10 temi cruciali per il futuro dell’Europa: povertà, sostenibilità, energia, infanzia, invecchiamento, digitale, welfare aziendale, rigenerazione urbana, migrazioni e turismo responsabile.

Grazie alla sinergia tra Percorsi di secondo welfare e Slow News a partire tra settembre 2021 e luglio 2022 su questi temi sono stati pubblicati 10 reportage di approfondimento fatti di dati e storie, immagini e voci, testimonianze e analisi per capire come funziona nel concreto la politica di coesione.

Nell’ottobre 2022 è partita la seconda edizione del progetto – A Brave New Europe: Next Generation – che vede la partecipazione di nuovi compagni di strada: Internazionale, Zai.net e Revue Dessinée Italia. L’obiettivo è ricorrere a prodotti editoriali e linguaggi differenti per raggiungere un pubblico il più possibile ampio e trasversale. E raccontare insieme come si può realizzare un’Europa più coraggiosa.


Scopri A Brave New Europe

In teoria la Puglia e i Balcani distano solo poche ore di navigazione, in pratica ci vuole quasi un giorno di spostamento. L'UE ha cercato di migliorare le connessioni, con risultati talvolta ostacolati dalla situazione politica. Ne ha parlato Filippo Menci su L'Essenziale.
La povertà alimentare in Italia è un problema, che riguarda da vicino bambine e bambini. La scuola potrebbe essere il luogo giusto dove affrontarla, anche grazie ai fondi europei. Ma la sfida va giocata ora.
In Veneto i fondi di coesione Ue vengono usati per promuovere benessere e formazione delle lavoratrici e, al tempo stesso, anche per valorizzare il commercio di vicinato. Un progetto dal triplice valore, che però ha trovato qualche difficoltà nel farsi conoscere.
L'Unione Europea regola l'uso delle IA con l'AI Act, classificando tecnologie in base al rischio e promuovendo trasparenza. Ne parla Alberto Puliafito su Slow News per A Brave New Europe - Next Generation.
Nel cuore della cittadina di Cortemilia, in provincia di Cuneo, l’azienda Brovind si distingue per un’attenzione ai dipendenti, che va oltre il tradizionale contratto di lavoro.
Grazie a un ingente quota di fondi europei, il Comune toscano ha avviato una serie importante di progetti di rigenerazione urbana.
Come dimostra il caso di Portofino, il troppo turismo danneggia l'ambiente e i territori. Per questo non contano solo le risorse, ma anche come le si usa. Ne parla Sarah Gainsforth su Slow News.
Le grandi navi che transitano nei porti sono costrette a tenere i motori accesi per assicurare i servizi, causando un enorme volume di emissioni inquinanti. Per contrastare questo problema l'obiettivo è elettrificare le banchine dei grandi porti entro il 2025.
L'UE darà lo stop alla vendita di veicoli a diesel e benzina nel 2035 e l'Italia punterà sul biometano. Ma è davvero la scelta giusta? Ne parlano Madi Ferrucci e Marco Mastrandrea su Internazionale.
Molte città italiane, comprese le città metropolitane, hanno solo una media di 1,5 km di piste per diecimila abitanti. Ne parla la redazione di ZaiNet.
In Italia, la disponibilità di camere accessibili negli alberghi è ancora molto limitata, con una media di soli 3,58 camere su un totale di 76,1 per struttura alberghiera. Adriana Bellotti racconta l'esperienza dell'Hotel Saligari nella Valchiavenna.
Nonostante i finanziamenti europei per l'inclusione sociale e la salute, l'emergenza abitativa persiste in Italia, con un numero significativo di famiglie in attesa di alloggi popolari.
L'UE sta cercando di affrontare la crisi climatica riducendo le emissioni di gas serra e promuovendo l'uso di energie rinnovabili. Ilaria Sesana su Slow News racconta il quadro, e come in questo siano utili anche i fondi di coesione.
Irene Caselli su Slow News racconta il caso di Acerra e di come la politica di coesione UE e il PNRR stiano influenzando la situazione degli asili nido in Campania e, più in generale, in Italia.