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A partire dal 2021 Percorsi di secondo welfare e Slow News, grazie al sostegno dalla Commissione Europea, stanno realizzando A Brave New Europe, un progetto che vuole aiutare a conoscere la Politica di coesione europea. Continuerà anche nel 2024 con una compagine rafforzata che vuole raccontare come è possibile rendere l’Europa sempre più coraggiosa.

La coesione nella vita delle persone

L’obiettivo di A Brave New Europe è raggiungere e coinvolgere comunità il più possibile eterogenee, per informare correttamente sulle misure della Politica di coesione europea, sui loro effetti e su come queste misure impattano sulla vita delle persone. Questo significa mettere in luce i pregi e gli effetti positivi, anche evidenziarne i limiti e le lacune per capire come si possono davvero implementare le politiche. A questo scopo, il progetto editoriale propone serie, long form, video e storie digitali diffuse in diversi formati, come articoli, giornalismo a fumetti, podcast e programmi radiofonici, mappe interattive, newsletter, eventi live e on demand.

Non c’è due senza tre

Voyager è il nome della terza annualità di A Brave New Europe. Permetterà di continuare il viaggio basandosi su quanto abbiamo imparato in questi anni (prima con A Brave New Europe, nel 2021-2022, e poi A Brave New Europe – Next Generation, nel 2022) grazie al sostegno della Commissione Europea. Questa edizione si arricchirà di partner e formati per la diffusione dei contenuti, scegliendoli sempre sulla base di valori comuni e per raggiungere un pubblico il più possibile ampio e variegato.

Compagni di strada, vecchi e nuovi

A Brave New Europe – Voyager intende integrare le esperienze e le comunità di Slow News e Percorsi di secondo welfare (che collaborano dal 2021) con quelle di Internazionale (storico settimanale italiano), Zai.net (free press per i giovani, scritto anche da studenti) e la Revue Dessinee Italia (innovativo trimestrale basato sul giornalismo a fumetti). Quest’anno ci sarà anche una storica radio italiana, Radio Popolare, e si punterà a una diffusione internazionale di contesti e prospettive grazie a Le Grand Continent, che tradurrà, adatterà e diffonderà i contenuti di ABNE in francese, tedesco, spagnolo e polacco.