#IstituzioniSolide

Abbiamo bisogno di istituzioni solide e trasparenti e di cittadini e cittadine consapevoli. Per questo ci occupiamo, tra le altre cose, di biblioteche e welfare socio culturale e collaboriamo mensilmente alle inchieste di Corriere Buone Notizie. Approfondisci il Goal 16 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Negli ultimi anni sono nate diverse iniziative per contrastare il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli. Quale ruolo hanno avuto gli enti del Terzo Settore e corpi intermedi nel promuovere il lavoro dignitoso in questo ambito? Quali politiche ancora mancano? Lo abbiamo chiesto a Jean-Renè Bilongo (FLAI CGIL), Yvan Sagnet (No Cap), Marco Omizzolo (Eurispes e Università La Sapienza di Roma) e Maria Panariello (associazione Terra).
In uno scenario complesso e di cambiamento come quello nel quale ci troviamo, a cavallo tra le elezioni e una situazione geopolitica ambigua, appare utile chiarire le opportunità e i rischi collegati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Daniele Germiniani ne ha discusso con Pierpaolo Romani di Avviso Pubblico, che mette in luce quelle che sono le fragilità più evidenti del PNRR e come intervenire su di esse.
Intesa Sanpaolo, Brembo, Frittelli Maritime, Unox, Labomar, RadiciGroup, Valentino: sono alcune delle grandi aziende che in questi mesi sono intervenute per sostenere lavoratori e lavoratrici alle prese coi costi crescenti di bollette, alimenti e carburante. Ma anche le realtà più piccole si stanno attrezzando, spesso grazie al welfare aziendale che offre opportunità importanti per chi ha meno disponibilità di spesa.
Emigrazione, immigrazione, welfare e lavoro sono temi estremamente connessi e per comprenderli occorre coglierne la complessità superando i luoghi comuni. Il volume “La spirale del sottosviluppo. Perché (così) l’Italia non ha futuro” del sociologo Stefano Allievi offre in questo senso spunti interessanti, in particolare per quel che riguarda un fenomeno migratorio spesso sottovalutato: quello degli italiani verso l’estero.
Prossimità, celerità e specificità degli interventi - in ospedale e a domicilio - per far fronte alle carenze dell’attuale medicina territoriale: sono gli obiettivi che si pone la medicina di comunità che dovrebbe essere implementata grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma il percorso per realizzare questo passaggio non manca di criticità. Ce ne parla Gabriele Bottino, Professore di Diritto amministrativo all'Università degli Studi di Milano.
Nel numero Speciale della Rivista Social Sciences dedicato al tema “The Human Face of Covid-19 Pandemic: Implications for Social Policy” è stato pubblicato un articolo firmato da Franca Maino, direttrice di Percorsi di secondo welfare, e Valeria De Tommaso, ricercatrice junior del nostro Laboratorio, dedicato alla misura anti povertà attiva nel nostro Paese.
Per combattere efficacemente le diseguaglianze che interessano i più giovani sono e saranno necessari molti investimenti. Tra questi, spiega Chiara Agostini, appaiono prioritari quelli per colmare il divario digitale, necessari per fornire agli studenti competenze e strumenti adeguati.
Il settimo rapporto di FEANTSA e Fondation Abbé Pierre offre dati e riflessioni sulla condizione abitativa nel Vecchio continente e alcune raccomandazioni per affrontare le situazioni più gravi legate agli sfratti e a chi non può permettersi un alloggio.
Maurizio Ferrera ha letto il nuovo libro di Vittorio Parsi, che ripercorre l’affermazione dell’ordine liberale in Occidente approfondendone la crisi e il conseguente allargamento delle disuguaglianze. Per cambiare rotta ed evitare il naufragio della nave, citando Weber, servono “immagini del mondo” che possano fare la differenza.
Il documento presentato da AsviS si pone l'obiettivo di mettere al centro dei programmi elettorali lo sviluppo sostenibile, la transazione ecologica e l'attenzione da parte del Paese verso le grandi sfide del futuro.
La giornalista ed esperta di dati Donata Columbro ha scritto un libro per spiegare come mai i dati sono ovunque e perché è importante proteggerli e saperli interpretare. Competenze fondamentali in una società in cui i dati orientano sempre più le nostre piccole scelte personali così come decisioni destinate ad avere conseguenze enormi e permanenti.
Dopo il successo della prima edizione, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il nuovo bando a supporto degli enti locali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta che intendono accedere a finanziamenti messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’accordo politico sulla proposta di Direttiva relativa a salari minimi adeguati nell’Unione Europea ha acceso il dibattito su questo strumento anche in Italia, uno dei sei Stati membri che ad oggi non lo prevede. Ma a che punto è il nostro Paese?
Il Rapporto Acri indica che durante il 2021 le Fondazioni hanno garantito sostegno prioritariamente alla cultura e al welfare, settori fondamentali per il benessere delle persone e per il nostro sistema economico. Diminuiscono le risorse complessivamente erogate, ma cresce l’attenzione verso ambiti percepiti sempre più decisivi nel nostro Paese. Come l’ambiente.
Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza e Professore ordinario all’Università di Trento, spiega perché è urgente arrivare a una riforma strutturale del sistema di cura degli anziani. La crisi politica rischia di bloccare il processo in atto ma, alla luce dei tempi ristretti previsti dal PNRR e dei crescenti bisogni legati alla Long Term Care, non possiamo permettercelo.
"17 storie per il 2030" è un progetto promosso dalla Fondazione Unipolis per raccogliere storie propositive, raccontarle tramite podcast e favorire così il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Un'immersione in un desiderio comune di cambiamento e nella voglia di dare voce a un futuro diverso. Ce ne parlano Laura Baiesi e Elisa Paluan.
Il contesto socio-economico di un Paese incide pesantemente sulla scelta di fare un figlio. Ma se in Italia la denatalità è un problema grave lo si deve soprattutto alla mancanza di politiche serie per la famiglia. Occupazione femminile, sgravi fiscali e politiche di work-life balance sono i punti da cui partire per cercare di affrontare il problema.
La denatalità rappresenta un problema di lunga data per l'Italia che però ora, complice la pandemia, appare quanto mai evidente. Il momento che stiamo attraversando richiede di ripensare profondamente le politiche per contrastare il fenomeno, anche seguendo l'esempio di altri Paesi che in Europa sono stati capaci di risollevare le nascite.
Grazie al confronto con alcuni esperti tiriamo le fila di quanto abbiamo imparato in questi mesi con #OltreLaDad: cosa è stata davvero la didattica a distanza, quali lezioni sono state apprese e cosa occorre per realizzare un nuovo modo di fare scuola attraverso il digitale.
A dirlo sono i risultati del percorso di ricerca di Fondazione ULAOP-CRT Onlus “Un welfare aziendale a sostegno della genitorialità”, realizzato in Piemonte grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, la Regione e Social Value Italia.
Nell'ultimo episodio di Denatalitalia, la serie con cui vogliamo capire se e come si può contrastare il calo demografico nel nostro Paese, riflettiamo in maniera collettiva di come il secondo welfare possa contribuire a invertire il trend negativo delle nascite.
Nel terzo paper della serie di Social Impact Agenda per l’Italia sui nessi tra PNRR e finanza a impatto, Antonio Bonetti approfondisce come alcuni strumenti e dinamiche dell’impact finance permetterebbero di ripensare le modalità di utilizzo delle risorse europee
Valeria De Tommaso ripercorre l’iter legislativo del provvedimento che stabilisce alcuni criteri per assicurare salari minimi adeguati in Europa e armonizzare la situazione nei Paesi membri. Un esercizio importante per capire cosa potrebbe accadere anche in Italia.