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Dal 13 al 15 settembre 2023 a Milano si terrà la XVI Conferenza ESPAnet Italia, che quest’anno sarà organizzata – presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali – dal Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano. Il tradizionale appuntamento del network italiano per l’analisi delle politiche sociali nell’edizione 2023 sarà dedicato al tema “Sistemi di welfare in transizione: tra equità e sostenibilità”.

Come abbiamo spiegato qui, la conferenza intende approfondire la capacità dei sistemi di welfare di trovare un bilanciamento tra il fondamentale obiettivo dell’equità e il mantenimento di condizioni di sostenibilità economico-finanziaria, sociale, politica e ambientale. Sull’argomento sono state organizzate 40 sessioni (tra cui una sul secondo welfare) per cui potranno essere presentate proposte di paper fino al 12 maggio.

La sessione 14, coordinata da Laura Cataldi (Università di Torino), Cristiano Gori (Università di Trento) e Franca Maino (Università di Milano e Percorsi di secondo welfare), sarà dedicata alla Long Term Care (LTC) e in particolare al tema “The LTC reform puzzle facing the longevity challenge: policy and politics dimensions at work“. Di seguito si propongono brevemente gli obiettivi di questo panel, insieme alle modalità per presentare la propria proposta di contributo; qui è disponibile l’abstract in inglese.

Riforma della Long Term Care: un puzzle da comporre

Sulla scia della crisi pandemica come focusing event, e grazie alla “finestra di opportunità” aperta dal Piano nazionale italiano di ripresa e resilienza (PNRR), la possibilità di una riforma della Long Term Care si è finalmente concretizzata anche in Italia, seppur con notevole ritardo rispetto ad altri Paesi UE e OCSE.

La sessione intende promuovere una riflessione collettiva sulla riforma in corso nel nostro Paese mettendo in luce i fattori che, sia in termini di policy (politiche pubbliche messe concretamente in campo) che di politics (scelte politiche adottate dagli attori coinvolti nei processi decisionali), l’hanno finalmente resa possibile e quelli che, in precedenza, l’hanno ostacolata.

In tal senso, gli approcci teorici sviluppati per l’interpretazione dei processi di policy change e di riforma che “catturano” l’interazione tra dimensione policy e politics e politica sono molteplici: coalizioni votate all’advocacy; teorie neo-istituzionaliste, comprese le correnti storiche, di scelta razionale e organizzative/sociologiche; punctuated-equilibrium; approccio narrativo. In una prospettiva che si basa espressamente sull’integrazione di diversi approcci, la call for paper  focalizzati su alcuni “pezzi” del puzzle che compone la riforma LTC:

  • attori (politici, funzionari pubblici, professionisti, studiosi, attori del Terzo Settore, ecc.);
  • consenso, sostegno e coalizioni politiche/di advocacy;
  • rappresentanza, sia individuale (imprenditoria politica) che collettiva;
  • tempistica e ruolo delle crisi;
  • assetti istituzionali, con particolare attenzione alla frammentazione e alla path dependence,
  • punti di veto,
  • idee, convinzioni, inquadramento dei problemi e narrazioni concorrenti;
  • valori culturali e imperativi politici (ad esempio, “ageing in place”),
  • il ruolo dell’expertise e la definizione di politiche evidence-based.

Considerato che la Long Term Care, fino ad ora, sembra essere una “questione non controversa” e la riforma, anche al di là della spinta del PNRR, è stata sostenuta da Governi di diverso colore politico, paper su politicizzazione e depoliticizzazione del tema saranno particolarmente apprezzati – anche in ottica comparata – insieme a contributi incentrati sui possibili scenari di istituzionalizzazione della riforma ma anche possibili fronti di conflitto.

La call for paper sulla LTC, e non solo

Foto di copertina: Unsplash