innovazione sociale

Sono alle porte le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, il tradizionale appuntamento promosso da AICCON che quest'anno vivrà un'edizione speciale, aperta a tutti e in diretta streaming, nata dalla volontà di replicare le riflessioni e le conversazioni che da oltre 20 anni promuovono pensiero e innovazione.
Fondazione Cariplo ormai da vent'anni investe nell'abitare sociale: dal 2000 sono stati 341 i progetti realizzati in tale ambito grazie a uno stanziamento di oltre 62 milioni di euro. Particolare attenzione è rivolta alle persone fragili, attraverso un bando ad hoc che vuole sostenere soluzioni di housing innovative e inclusive. In questi giorni sono stati approvati 5 nuovi progetti che saranno sostenuti con 840.000 euro.
Il 25 settembre sarà disponibile il secondo rapporto di ricerca su CUBI - il sistema interbibliotecario dell'area a est di Milano - in cui saranno presentate le proposte strategiche di sviluppo del progetto per i prossimi anni. Il documento, come ci spiegano Alessandro Agustoni, Marco Cau e Graziano Maino, rappresenta un'occasione di riflessione sul ruolo delle biblioteche nello sviluppo di politiche locali e sovra-locali per la promozione della coesione e dell'inclusione sociale e culturale.
L'80% delle case in Europa non è adeguato a garantire la vita indipendente degli anziani. Per questo offrire soluzioni diversificate, coinvolgere le persone nella progettazione e integrare l'offerta abitativa con servizi di assistenza domiciliare saranno temi sempre più importanti nei prossimi anni. Se ne è parlato in un webinar sull'abitare age-friendly al tempo del Covid-19, tenuto da Homes4Life project, Housing Europe, Centre for Ageing Better e European Social Network.
In questi ultimi anni si sono moltiplicati i saperi e le esperienze nel campo della rigenerazione urbana, dei processi partecipativi e della co-progettazione, capaci di rispondere ai bisogni sociali stimolando relazioni tra persone e ambiti diversi e distanti. Il volume "Il ritorno a casa degli Ulissi. Le professioni al tempo della rigenerazione urbana", curato da Luca Bizzarri, si propone di raccontare alcune di queste esperienze trasformative.
Durante i giorni del lockdown, Giulia Galera ha realizzato un'inchiesta su come il nostro sistema sanitario e sociosanitario ha affrontato, in quel periodo, l'emergenza Covid. La ricercatrice di Euricse ha intervistato operatori e dirigenti sanitari, responsabili di soggetti pubblici e di Terzo settore, annotando, confrontando e rielaborando le loro opinioni. L'inchiesta ha raccolto e ordinato l'imponente mole di contributi pubblicati in queste settimane sul tema.
Il Terzo Settore, nonostante la sua crescente importanza nell'affrontare i bisogni sociali del nostro Paese, ha sempre faticato ad ottenere la giusta attenzione da parte del Legislatore. La recente sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale sembra poter cambiare questa situazione, ponendo la pietra angolare per la costruzione di un vero e proprio diritto costituzionale del Terzo Settore. Perché? Ce ne parla Silvia De Dea.
Dopo un breve periodo di sospensione dei servizi, molti protagonisti del welfare territoriale si sono rimessi in moto cercando di rispondere alle drammatiche sfide della pandemia. In questo periodo di "certa incertezza", spiegano Riccardo Prandini e Paolo Venturi, abbiamo così l'opportunità di sperimentare come adattarsi creativamente all'imperscrutabile futuro che verrà. Ma per farlo bisogna conciliare registri in apparente contraddizione.
Quanto c'è di originale nel tentativo di innovare il pensiero e il modus operandi del Terzo Settore? Attraverso un approccio di ricerca analitica, Luca Fazzi individua alcuni esempi pratici che dimostrano la distanza esistente tra i contenuti della nuova narrazione sul Terzo Settore e la realtà. Allo stesso modo, il piano della concretezza analitica aiuta a capire come rendere un cambiamento sostenibile e realizzabile, perché leggere il presente è indispensabile per guardare lontano.
Le Fondazioni di origine bancaria sono protagonisti sempre più centrali nel campo del secondo welfare e, allo scoppio della pandemia, si sono prontamente attivate per supportare il nostro sistema sanitario e sociale. L’investimento di risorse - economiche e progettuali - messo in campo dalle Fondazioni nei territori di riferimento in questa fase potrà rappresentare un ulteriore passo verso la promozione di un cambiamento sociale duraturo?
Le Fondazioni bancarie svolgono un ruolo significativo nel supporto ai processi di sviluppo dei territori ed è quindi importante che orientino le loro attività verso un modello che possa potenziare la capacità degli enti del Terzo Settore di rispondere alle varie sfide sociali. I ricercatori di Aiccon hanno analizzato il caso della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, che sta consolidando il suo ruolo di agente facilitatore del cambiamento.
Il Covid-19 ci dà la possibilità di immaginare nuovi modelli di crescita in cui l’innovazione sociale abbia un ruolo centrale. Questo progetto di rigenerazione delle organizzazioni richiede uno sforzo supplementare ma eviterà il rischio di cristallizzare ulteriormente routine e logiche organizzative desuete e conservative non al passo con il nostro tempo. Ce ne parlano Francesca Battistoni e Flaviano Zandonai.
La Fondazione Giordano Dell’Amore, braccio strategico e operativo della Fondazione Cariplo nel campo dell’impact investing, ha lanciato una dual call chiamata Get it! Twice, un programma di impact investment readiness che intende orientare l’innovazione tecnologica e sociale delle imprese e delle startup verso problemi sociali e sanitari particolarmente rilevanti. C'è tempo fino al 30 per candidare la propria idea, da sottoporre al programma S2P del Politecnico di Milano.
In risposta alla poca rapidità e flessibilità del nostro sistema di welfare, sono sempre di più le imprese private che attivano interventi di welfare aziendale nei confronti dei propri dipendenti. Negli ultimi anni, diverse partnership pubblico-privato stanno cercando di migliorare le criticità del welfare aziendale aprendolo al territorio. In questo articolo uscito su Rivista Solidea, Elisabetta Cibinel ci racconta una di queste iniziative: il progetto Valoriamo.
Parafrasando Jacques Delors, che definì l’Unione Europea un UPO, cioè un Unidentified Political Object (un oggetto politico non identificato), si potrebbe dire che molto più in piccolo gli Enti Bilaterali italiani troppo spesso corrono il rischio di essere dei semplici USO, degli “oggetti sociali non identificati”. Non è questo il caso dell’Ente Bilaterale Veneto Friuli-Venezia Giulia, che si è mosso per mettere in campo risposte adeguate alla crisi in atto. Ne abbiamo parlato con Marco Palazzo, Direttore dell’EBVF.
Questo periodo di crisi può essere per le Fondazioni un'occasione di riflessione sulle modalità operative e sugli strumenti più efficaci per stimolare l'innovazione e il cambiamento. Elena Bottasso e Andrea Silvestri di Fondazione CRC propongono alcuni spunti per superare la dicotomia tra bandi e progetti centralizzati: un'alternativa capace di valorizzare gli aspetti positivi di entrambi e, al contempo, ridurne gli “effetti avversi”. L'articolo è disponibile anche in inglese.
The coronavirus crisis that we are facing is generating even more intense social needs than previously. Foundations are therefore all working hard not to put on pause their grant-giving and project efforts. Funding bodies are also reflecting on the operative approach and the most effective tools to be adopted by philanthropic institutions, in their role of support, but also of innovative stimulus of their community. In this article Elena Bottasso e Andrea Silvestri from CRC Foundation discuss overcoming the dichotomy between calls and centralised projects.
Il bando Seed 2019, promosso dalla Compagnia di San Paolo e in scadenza il prossimo 30 aprile, si propone di sostenere la creazione e lo sviluppo delle imprese sociali. A fronte delle conseguenze economiche e sociali dell'emergenza Coronavirus la Fondazione ha annunciato alcune modifiche che favoriranno il rilancio delle imprese sociali.
Nell'attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus, Fondazione Unipolis ha deciso di confermare la prevista apertura del bando Culturability. In un momento di profonda crisi culturale, economica e sociale, si intende così offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi. La call chiude il 16 giugno 2020 alle ore 13.