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Tendere ad una Sostenibilità Integrale implica allargare lo spettro della sostenibilità, andando oltre le “Colonne d’Ercole” dell’ottimizzazione dei processi, fino ad includere integralmente il fattore umano e comunitario. È una prospettiva che necessita, inevitabilmente, di una nuova generazione di istituzioni (aperte), politiche (inclusive), governance (sperimentali) e alleanze (di scopo) capaci di ridisegnare “il campo da gioco” ed i criteri assunti nelle decisioni economiche e sociali. E che apre una sfida fattibile e reale nella misura in cui l’Economia Civile diventerà sguardo e metodo per costruire nel presente, una prospettiva di futuro buono e desiderato.

Sono queste le grandi questioni – approfondibili nel concept note di Stefano Zamagni e Paolo Venturi – che saranno affrontate durante le XXI Giornate di Bertinoro per  l’Economia Civile, che si svolgeranno il 15 e 16 ottobre in formato ibrido, online e presso il Palacongressi di Rimini, sul tema “Generazioni. La sfida della Sostenibilità Integrale“,

Il programma

Il programma delle Giornate di Bertinoro 2021 si preannuncia ricco e stimolante: oltre 30 relatori, 7 sessioni, 3 talk di approfondimento, 2 anteprime di presentazioni a cura di Istat e Ipsos Italia. È previsto anche un keynote speech d’eccezione: sarà Muhammad Yunus, professor,e premio Nobel per la pace 2006 e fondatore di Grameen Bank, ad aprire le Gdb affrontando il tema “Social Business e Sostenibilità Integrale“.

Venerdì 15 ottobre

I dilemmi etici della Pandemia e le sfide della Sostenibilità Integrale

La sessione di apertura esplorerà invece le dimensioni e le implicazioni che la prospettiva della sostenibilità integrale genera nelle scelte economiche e sociali. Tale prospettiva, infatti, non mira solo ad una piena valorizzazione delle risorse, ma assume la produzione e la condivisione del valore come una tensione alla “fioritura umana” e al potenziamento della comunità. Una posizione questa che dilata lo spettro del paradigma dello sviluppo sostenibile introducendo oltre alla dimensione ecologica, economica e sociale, una quarta dimensione, quella antropologica che trova nel farsi “community building” la modalità più adeguata per prendersi cura di sé e dell’ambiente in cui viviamo.

Ne discuteranno Paolo Venturi, Direttore AICCON, Stefano Zamagni, Università di Bologna, Giovanna Melandri, Presidente Social Impact Agenda per l’Italia (SIA), Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile.

I nuovi dati Istat sulle Istituzioni non profit

Com’è orami consuetudine, durante le GdB l’istat presenterà i dati aggiornati sul mondo non profit italiano. Lo faranno Massimo Lori, Ricercatore Istat e Responsabile del registro statistico delle istituzioni non profit, e Sabrina Stoppiello, Responsabile Censimento permanente delle istituzioni non profit. I dati saranno discussi da Claudia Fiaschi, Portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore, con il coordinamento di Alessia Maccaferri del Sole 24 Ore

La prima sessione del pomeriggio, realizzata in collaborazione con Ipsos Italia, approfondirà come i meccanismi di produzione del valore e le politiche pubbliche si ridefiniscono attraverso un ruolo attivo delle comunità e di attori economici che fanno della coesione un fattore di competitività. La transizione in questo senso possono essere una grande opportunità per cambiare “le regole dei gioco” e promuovere economie che contributive e non estrattive. Enzo Risso, Direttore Scientifico Ipsos Italia, presenterà una rilevazione su questi temi. Ne discuteranno Mauro Lusetti, Presidente Legacoop e VicePresidente AICCON, e Anna Fasano, Presidente Banca Etica, che cercheranno di approfondire  quale ruolo hanno le istituzioni economiche e sociali nelle grandi sfide della modernità e quale contributo peculiare possono dare il territorio e le imprese inclusive nel promuovere una sostenibilità integrale. Coordina Alessia Maccaferri del Sole 24 Ore.

Nella seconda parte della sessione Elisabetta Soglio, Responsabile di Buone Notizie del Corriere della Sera, intervisterà Luca Antonini, componente Corte Costituzionale e relatore della sentenza n.131/2021 sull’Amministrazione Condivisa.

Riprogettare lo sviluppo sostenibile partendo dai luoghi e dalla prossimità

La necessità di nuove soluzioni ai dilemmi etici delle contemporaneità, alimenta la necessità di reti, organizzazioni e imprese di natura inclusiva. La prossimità diventa così il fattore generativo su cui calibrare la riorganizzazione dei servizi, e della gestione delle dinamiche sociali nelle città e l’innesco di nuove economie e imprese di luogo, capaci di riattivare occupazione e speranza. Economie e servizi di prossimità su cui rilanciare il protagonismo e gli investimenti del Terzo Pilastro (dal volontariato alla cooperazione) poiché capaci non solo di alimentare nuove soluzioni di cura e assistenza, ma anche di sviluppo endogeno.

Sarà questo il tema discusso nella seconda sessione del pomeriggio, coordinata da Flaviano Zandonai, Open Innovation Manager Gruppo Cooperativo CGM, a cui interverranno Ezio Manzini, Desis Network – Politecnico di Milano Marisa Parmigiani, Segretario Generare Fondazione Unipolis, Ilda Curti, Lo Stato dei Luoghi e Elena Granata, Politecnico Milano e Vice-Presidente SEC.

All’interno della sessione Trebor Scholz, direttore Institute for the Cooperative Digital Economy – The New School (New York) e fondatore Platform Cooperativism Consortium, sarà intervistato da Damiano Avellino. Il tema discusso sarà “Platform Cooperativism: democrazia digitale e mutualità aumentata“.

Il fattore generazionale come “leva” della sostenibilità integrale

La spinta alla trasformazione e al bene comune si nutre di motivazioni intrinseche e di aspirazioni. Non possiamo perciò tenere in panchina quelle competenze e risorse capaci di fare la differenza. Una prospettiva possibile solo se si avrà la capacità di ascoltare chi già sta praticando il futuro (i giovani e chi alimenta processi d’innovazione sociale), partecipando così alle rappresentazioni che danno forma al futuro.

Su queste questioni verterà la terza e ultima sezione di venerdì, che vedrà confrontarsi Stefano Granata, Presidente AICCON, Paolo Venturi, Direttore AICCON, Selene Biffi, imprenditrice e cooperante – Young Global Leader World Economic Forum, e Sara Roversi, Future Food Institute.

Sabato 16 ottobre

Quale ruolo per l’economia sociale nell’agenda europea?

L’economia sociale, non viene dopo Stato e mercato, e nemmeno sta a metà strada tra i due. Viene prima, molto prima. Solo una appannata consapevolezza storica potrebbe negarlo. L’economia sociale è infatti il prodotto dell’incontro di due fattori: la comunità, che come sottolineato da R. Rajan nell’edizione del 2020 è stata troppe volte lasciata indietro, quasi uno sfondo che non cambia la trama della storia rappresentata sulla scena, e la solidarietà, che si sostanzia nell’aspettativa di un mutualismo tra i membri di un gruppo.

Date queste premesse, la sessione di sabato mattina vuole riflettere sul ruolo trasformativo dell’economia sociale dentro l’Agenda Europea in una fase storica attraversata dall’aspettativa di un futuro più inclusivo e sostenibile. Ne discuteranno Giulio Pasi, JRC European Commission, Giuseppe Guerini, Presidente CECOP – European Confederation of Worker Cooperatives, Social Cooperatives and Social and Participative Enterprises, Mario Calderini, Tiresia – Politecnico Milano. La sessione sarà coordinata da Raffaella De Felice, NAB Community Manager GSG – Global Steering Group for Impact Investment.

All’interno della sessione Marco Dotti, giornalista di Vita, intervisterà Silvano Petrosino, Filosofo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sui processi trasformativi in atto,  che richiedono non solo immaginare azioni economiche e politiche, ma stimolare la “desiderabilità” del cambiamento affinché possa realmente accadere.

Ricostruire lo spazio politico. Il ruolo distintivo del Terzo Pilastro nel PNRR

La sessione conclusiva delle Gdb 2021 sarà dedicata all’ impegno politico necessario per alimentare e sostenere l’entusiasmo verso un’azione comune per la creazione di luoghi ed economie dove la persona possa costruire progetti all’altezza dei propri desideriUna prospettiva fortemente legata alla sfida del PNRR, che si giocherà nel trasformare la spesa in leva per uno sviluppo sostenibile e inclusivo e diventerà perciò necessario aprirsi a reali processi partecipativi e nuove governance territoriali.Come aprire una nuova fase “contributiva” dove cittadini, lavoratori, imprese e istituzioni possano essere considerati soggetti protagonisti della ripartenza? Come ritrovare una “buona politica” per generare “futuro buono”?

Ne discutono Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Leonardo Becchetti, Università Tor vergata, e Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, coordinati dal direttore di Vita Stefano Arduini. Le conclusioni saranno affidate a Stefano Zamagni Presidente Commissione Scientifica AICCON.

Per partecipare

Come detto l’edizione 2021 delle Giornate di Bertinoro sarà un evento “ibrido” ancora fortemente orientato verso un’audience digitale a cui si potrà accedere gratuitamente (iscrivendosi qui), ma con la possibilità, per un numero limitato di persone, di poter partecipare in presenza (iscrivendosi qui). Presso il Palacongressi di Rimini sarà allestito uno “spazio” pensato e curato nei minimi dettagli per garantire la massima fruizione e accessibilità dei contenuti. La tecnologia live streaming e una regia on site integrerà gli interventi dei relatori sul palco dell’evento, con collegamenti dall’esterno e servizi pre-montati come nell’edizione passata.

 


Il sito delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile