“Il Festival per coltivare il villaggio” è questo il titolo scelto per l’evento organizzato da Nidi Fioriti, che si terrà il 28 e 29 giugno a Seregno. Due giornate aperte a chi ogni giorno si prende cura dell’infanzia per riflettere, giocare, apprendere e condividere idee e buone pratiche.
Il titolo prende ispirazione da un noto proverbio ugandese secondo cui “Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”. Come ha spiegato Anna Acquistapace, Social Value Director del progetto, in un’intervista a BMradio, il Festival “parte da un passo indietro: “prima di far crescere un bambino, dobbiamo preoccuparci anche dei genitori, cioè di quelle persone che desiderano metterlo al mondo. Per questo vogliamo iniziare a coltivare questo villaggio, e iniziamo a farlo con un evento sul territorio, nella città di Seregno”. Anche perché i genitori sono solo una parte di questo villaggio che educa.
Al centro dell’iniziativa c’è infatti l’idea che l’infanzia non sia una responsabilità privata, ma una questione collettiva. Ma perché sia davvero così occorre costruire strumenti, spazi e occasioni per incontrarsi, condividere visioni e riconoscersi come parte di un “villaggio” diffuso e solidale. Ma andiamo con ordine.
Cos’è Nidi Fioriti?
Nidi Fioriti nasce all’interno di Citybility, una piattaforma attiva dal 2014 che ha lanciato in Italia il concetto di “cashback solidale”: uno strumento innovativo pensato per sostenere il territorio attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini e imprese. In questo contesto prende vita Nidi Fioriti, con l’obiettivo di intercettare e rispondere ai bisogni emergenti legati al mondo dell’infanzia.
L’iniziativa parte da un dato di realtà: oggi le esigenze educative non sono solo pedagogiche, ma anche sociali ed economiche. E non sempre riescono a essere equamente soddisfatte. È proprio per rispondere a queste carenze che Nidi Fioriti sviluppa interventi concreti: programmi di formazione, strumenti per rafforzare l’alleanza scuola-famiglia e laboratori esperienziali pensati per valorizzare il ruolo attivo di adulti e bambini nei percorsi educativi.
Il Festival e il villaggio da coltivare
Per portare questi temi al centro dell’attenzione pubblica, Nidi Fioriti ha scelto di dare vita a un Festival itinerante. La prima tappa sarà appunto a Seregno, il 28 e 29 giugno, con due giornate pensate per genitori, educatori, operatori e, più in generale, tutte quelle persone interessate a costruire comunità educanti più forti e inclusive.
Il Festival in questo senso vuole essere uno spazio fertile, dove voci, pratiche educative e relazioni si intrecciano per generare confronto, formazione, sperimentazione e condivisione. Non solo un evento, quindi, ma un laboratorio vivo di partecipazione e cambiamento.
Il programma è gratuito e “diffuso”: attività e appuntamenti si svolgeranno in vari spazi della Biblioteca Civica Ettore Pozzoli e sono pensati anche per coinvolgere bambine e bambini da 0 a 6 anni. “Per costruire davvero un villaggio c’è bisogno del contributo di tutti”, sottolinea Anna Acquistapace, per questo ogni momento del Festival è stato pensato per tenere insieme “argomenti da adulti” e “spazi a misura di bambino”, favorendo un’esperienza di accoglienza diffusa dove famiglie, professionisti e divulgatori possano incontrarsi in un clima aperto, inclusivo e rispettoso.
Nel dettaglio sono previsti:
- Talk con esperti: conferenze e momenti di confronto con figure autorevoli nel campo dell’infanzia e della genitorialità, per riflettere insieme sui bisogni e le sfide educative.
- Laboratori pratici per bambini e adulti: workshop creativi per imparare facendo, attraverso attività che promuovono lo sviluppo, la manualità e la scoperta.
- Spazi creativi e sensoriali: ambienti progettati per stimolare curiosità, emozione e creatività nei più piccoli, con esperienze multisensoriali sicure e coinvolgenti.
- Aree benessere, riposo e gioco: zone dedicate al relax, al gioco libero e alla cura, compresi spazi per l’allattamento e momenti di decompressione accessibili a tutti.
- Letture animate e merenda fiorita: letture ad alta voce per liberare l’immaginazione.
- Librerie e territorio: una vetrina per le realtà locali che si occupano di infanzia. Libri, albi illustrati, giochi educativi e prodotti nati dalla passione per l’educazione.
Infanzia, cura e comunità: i temi al centro del dibattito
Le conferenze in programma nelle due giornate del Festival affrontano temi centrali come: disabilità, maternità (con il Podcast Grembo), ruolo dei nonni, conciliazione vita-lavoro e educazione. Tutti argomenti che anche il nostro Laboratorio approfondisce quotidianamente.
Aprire il ciclo di interventi con il tema della disabilità, spiega ancora Acquistapace, è stata una scelta precisa e necessaria: “C’è ancora tanto tabù intorno a questo tema, ci sono parole che abbiamo paura di utilizzare”, soprattutto quando riguarda i più piccoli. La conferenza iniziale del Festival vuole accendere i riflettori proprio su ciò che accade quando la disabilità entra nella vita di una famiglia: non solo difficoltà, ma anche percorsi di scoperta e trasformazione che possono essere sostenuti se affrontati in una rete educativa e sociale fatta di istituzioni, scuola, territorio e famiglie.
Altro nodo fondamentale che sarà oggetto di discussioni è il valore sociale dei nonni, protagonisti di una conferenza che vedrà l’intervento della direttrice scientifica di Percorsi di secondo welfare Franca Maino. Nonne e nonni sono molto più di un aiuto informale: rappresentano un ammortizzatore sociale silenzioso, che sostiene economicamente le famiglie e custodisce la memoria collettiva. Come sottolinea Acquistapace, inoltre, “i nonni vanno a sopperire a un welfare che manca” (ne abbiamo parlato qui).
Un altro appuntamento sarà dedicato al tema della conciliazione tra vita e lavoro (tema che abbiamo di recente approfondito nella serie giornalistica #ConciliazioneUnicorno). L’incontro intende affrontare con realismo e sincerità le difficoltà quotidiane che molti genitori – e in particolare le madri – incontrano nel cercare di bilanciare responsabilità familiari e impegni professionali. I numeri parlano chiaro: le donne si fanno carico del 74% del totale delle ore di lavoro di cura non retribuito, e una madre su cinque presenta le dimissioni dopo la nascita del primo figlio. Dati che raccontano non solo un problema individuale, ma un fallimento sistemico nel riconoscere e sostenere i ruoli di cura. Il Festival sarà l’occasione per riflettere su questi temi e per immaginare soluzioni concrete in grado di coinvolgere imprese, istituzioni e tutta la comunità.
Un’alleanza tra scuola, famiglia e territorio
Il Festival si concluderà con una conferenza dedicata a uno dei temi più cari a Nidi Fioriti: l’alleanza tra scuola, famiglia e territorio. Un dialogo necessario per costruire comunità educanti solide e inclusive, capaci di promuovere il benessere di bambini e ragazzi e di sostenere chi se ne prende cura.
Nidi Fioriti lavora proprio in questa direzione: coltivare ponti tra famiglie, scuole e comunità, creando un valore condiviso, accessibile e duraturo. Grazie a una rete concreta e partecipata, fondata su ascolto, collaborazione e corresponsabilità, il progetto promuove un processo educativo centrato sul benessere dei più piccoli e sul ruolo centrale del “villaggio che educa”. Un villaggio fatto non solo di luoghi e servizi, ma soprattutto di relazioni: perché è da lì che crescono i bambini e, con loro, una società più coesa.
Questa visione è condivisa anche dal nostro Laboratorio, che da anni promuove l’idea di una comunità come infrastruttura educativa, dove gli attori del primo welfare collaborano con quelli del secondo welfare per costruire risposte più efficaci e integrate.
Un dialogo stabile e operativo tra amministrazioni, scuole e realtà territoriali è infatti essenziale per affrontare le sfide educative attuali. La scuola, da sola, non basta più: deve diventare un nodo centrale all’interno di un ecosistema più ampio, capace di coinvolgere anche associazioni culturali, sportive e ricreative, cooperative, fondazioni e imprese sociali.
In questo senso, Anna Acquistapace ha spiegato che la conferenza finale del Festival sarà l’occasione per rispondere a diverse domande : “a che punto siamo con questa alleanza? Cosa può fare la città? Cosa può fare una realtà come Nidi Fioriti? E come si inseriscono tutte queste tematiche nel più ampio tema della sostenibilità? Una parola che spesso associamo all’ambiente, ma che in realtà ha implicazioni ben più ampie. Al Festival parleremo di sostenibilità sociale, che è fondamentale per costruire un futuro equo e accessibile per tutte e tutti.”
Tra i nodi più urgenti, sottolinea Acquistapace, c’è quello degli asili nido: “Parlare di servizi per la prima infanzia significa affrontare questioni complesse come l’accessibilità, i costi delle rette, la disponibilità sul territorio. In questo, le istituzioni giocano un ruolo importante. Serve allargare il dibattito e riportare al centro temi che troppo spesso restano invisibili”.
Un villaggio in costruzione
Il Festival di Nidi Fioriti non si esaurisce a Seregno: proseguirà anche dopo l’estate, con una nuova tappa in programma a settembre a Milano.
Parlare di infanzia, educazione, cura e comunità non è solo urgente: è necessario. È il modo in cui possiamo costruire un futuro più giusto, accogliente e condiviso. Perché i bambini crescono nei luoghi in cui vivono, ma soprattutto dentro le relazioni che li circondano. E sono proprio queste relazioni – tra famiglie, scuole, istituzioni, imprese, terzo settore – che danno forma al “villaggio educante” di cui tutti abbiamo bisogno.
Nidi Fioriti è uno spazio dove queste relazioni prendono vita, si rafforzano e si trasformano in azioni concrete, pratiche quotidiane, visioni di futuro. Perché ogni gesto di cura, oggi, è davvero un seme che può fiorire domani.