Il concetto di assistenza domiciliare ha subìto un’evoluzione significativa nel corso degli anni, passando da un approccio centrato sullo Stato a una visione più inclusiva che coinvolge attivamente i cittadini e il Terzo Settore. In questo contesto, il progetto Caregiver Bergamo emerge come un esempio paradigmatico di come la collaborazione tra diverse realtà, sia del Pubblico che del privato sociale, possa rispondere alle esigenze dei caregiver familiari, offrendo loro sostegno e risorse mirate.

Questo articolo presenta il progetto Caregiver Bergamo, focalizzandosi sull’importante sostegno ai caregiver attraverso azioni integrate e di promozione del benessere.

Il Focus di Secondo Welfare sulla non autosufficienza

Ci stiamo occupano sistematicamente della riforma del sistema della Long Term Care pubblicando articoli e interviste utili per capire meglio le diverse questioni che riguardano la LTC in Italia e non solo. Sono tutti qui.

I caregiver familiari

Nel contesto italiano i caregiver familiari rappresentano un segmento fondamentale ma spesso invisibile del sistema di assistenza, costituito da genitori, partner, figli, fratelli, amici e vicini di casa che si dedicano volontariamente e gratuitamente all’assistenza di persone fragili. Le loro attività spaziano dall’assistenza durante l’ospedalizzazione alla gestione delle pratiche burocratiche, dall’interazione con il personale medico alla cura quotidiana dell’alimentazione, dell’igiene e della mobilità della persona assistita.

Questo coinvolgimento riveste un’importanza strategica, poiché può influenzare significativamente l’adattamento della persona fragile alla nuova condizione di vita, favorendo così un miglioramento del suo benessere psico-fisico all’interno dell’ambiente domestico.

Il supporto fornito dai caregiver familiari consente alle persone non autosufficienti di rimanere a casa propria, contribuendo anche a contenere i costi dell’assistenza a lungo termine. Questa tendenza verso la domiciliarità e la prossimità è motivata non solo dalla necessità di ridurre i costi per le famiglie, considerando che l’offerta residenziale potrebbe non essere sufficiente a coprire tutte le esigenze nel tempo, ma anche dal fatto che le persone fragili traggono notevoli benefici dal vivere nel proprio ambiente domestico, specialmente quando conservano un certo grado di autonomia.

Struttura del progetto Caregiver Bergamo

A seguito e in risposta della prima ondata della pandemia di Covid-19, ATS Bergamo ha avviato il progetto “Verso un’Anagrafe per la Fragilità” che ha permesso di rilevare una varietà di bisogni trasversali ai caregiver intervistando 3.579 persone con un indice di fragilità globale elevata.

A partire dal 2022, in accordo e in collaborazione con le Aziende Sociosanitarie Territoriali, il Collegio dei Sindaci, i 14 Ambiti Territoriali Sociali e con numerosi enti del territorio, ATS Bergamo ha sviluppato il progetto Caregiver Bergamo, che intende favorire l’incontro tra i sistemi di cura formali e informali, i servizi sanitari e sociali, nonché promuovere una trasformazione del welfare locale grazie al coinvolgimento dei caregiver come parte integrante del sistema di cure.

Lavoro di cura, genere e rapporti intergenerazionali: la necessità di un cambiamento profondo

Il progetto Caregiver Bergamo si basa su una struttura organizzativa complessa e articolata, che coinvolge diversi soggetti e attori del sistema sanitario e sociale. Tra le principali componenti del progetto, troviamo:

  • Équipe Integrate Caregiver: all’interno delle Case di Comunità sono state istituite 14 Équipe Caregiver: si tratta di 14 team (uno per ogni Ambito Territoriale) composto da Infermieri di famiglia e comunità e Assistenti sociali, che lavorano insieme per garantire un supporto concreto ed efficace ai caregiver familiari con l’obiettivo di supportarli e di aiutarli a prendersi cura anche di sé stessi. Un sistema che, così strutturato, permette di garantire vicinanza alle famiglie e alle comunità, un approccio costruttivo degli interventi, un focus accurato sul caregiver e sulla rete sociale di supporto oltre che una logica multiprofessionale integrata con i servizi sociali, sociosanitari e sanitari;
  • Gruppo di Coordinamento Provinciale della Rete Caregiver: composto da rappresentanti di ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest e dei 14 Ambiti Territoriali Sociali, si occupa di coordinare le attività a livello provinciale e governare la progettualità nella sua complessità;
  • Laboratorio Caregiver Bergamo: è lo snodo in cui convergono progetti e servizi dedicati ai caregiver di Bergamo e provincia. Frutto di un Accordo di Collaborazione tra Regione Lombardia, ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, Collegio dei Sindaci, Ambiti Territoriali Sociali, Provincia di Bergamo, Fondazioni, organizzazioni sindacali, associazioni ed enti del Terzo Settore, il laboratorio rappresenta l’unione di risorse ed energie a favore del supporto e dello sviluppo del welfare territoriale. Attualmente sono 84 gli enti aderenti al Laboratorio;
  • Osservatorio Caregiver: composto da rappresentati degli Ambiti Territoriali Sociali, delle ASST, di ATS e del mondo delle associazioni, l’Osservatorio Caregiver è un’iniziativa dedicata allo studio e alla promozione della cultura del caregiving. Si occupa di consolidare le evidenze sul fenomeno del caregiving, comprendendo aspetti quali le caratteristiche dei caregiver, il livello di impegno richiesto, le loro esigenze di supporto e lo stress associato alla cura. Inoltre, l’Osservatorio si impegna a valutare la sostenibilità del progetto medesimo attraverso tre direttrici: la struttura, che comprende il tempo dedicato al lavoro, le figure coinvolte e l’impatto sulla popolazione; il processo, che riguarda le comunicazioni, le interazioni e l’aggiornamento dei database; e infine i risultati, che includono la valutazione degli esiti delle azioni messe in atto.

Iniziative del progetto

Durante il periodo che va dall’istituzione del Laboratorio Caregiver Bergamo (aprile 2023) al 31 dicembre 2023, gli operatori hanno interagito con 712 caregiver della provincia di Bergamo, lavorando con loro sui bisogni e le aspettative espresse. Il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse aree e istituzioni è stato fondamentale per armonizzare il progetto, condividere cultura professionale e modelli organizzativi. L’impegno del territorio è stato significativo, con un totale di 137 incontri che hanno coinvolto 93 diverse istituzioni ed enti, e con 273 professionisti che hanno dedicato oltre 4.000 ore di lavoro al progetto.

Le iniziative del progetto Caregiver Bergamo in corso nel 2024, frutto di una coprogettazione tra ATS Bergamo, Collegio dei Sindaci, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione FACES sono le seguenti:

  • Realizzazione di un portale web e percorsi formativi : CSV Bergamo, all’interno del progetto Lessico Famigliare. L’abc per la cura del caregiver sta raccogliendo contenuti per un portale informativo dedicato ai caregiver della provincia, che sarà messo online il 13 maggio 2024 con un evento pubblico a Bergamo. Inoltre, sono in programma iniziative di sensibilizzazione e formazione negli Ambiti Territoriali Sociali, rivolte sia agli operatori professionali sia ai caregiver familiari in stretta connessione con le Equipe Caregiver;
  • Sostegno psicologico online: la rete di cooperative Welfare Lynx, con il progetto Caring Connection. Uno spazio di prossimità per familiari caregiver, sta offrendo gratuitamente ai caregiver familiari un percorso di ascolto online per migliorare la gestione del loro ruolo a cura di psicologi professionisti. L’invio viene fatto dalle Equipe Caregiver;
  • Ricerca-azione sui giovani caregiver: l’associazione Abitare le età, all’interno del progetto Acrobati della Cura, ha coinvolto circa 580 studenti provenienti da 7 istituti di Bergamo e provincia, offrendo loro un’opportunità formativa sul tema della cura. Si tratta di una significativa ricerca-azione per sensibilizzare il mondo scolastico e gli allievi medesimi rispetto al tema dei giovani caregiver e nello stesso tempo raccogliere informazioni significative per comprendere meglio il fenomeno;
  • Percorsi di Sollievo sostenuti dal “Budget di Progetto”: sono stati individuati tre territori nei quali si svolgerà la sperimentazione dei Percorsi di Sollievo su Misura sostenuti dal “Budget di Progetto”, in coerenza con quanto previsto dalla DGR 169/2023 di Regione Lombardia: si tratta degli Ambiti di Treviglio, Valle Imagna Villa d’Almè e Basso Sebino.
  • Caregiver Day Bergamo: una delle iniziative nate in seno al Laboratorio Caregiver Bergamo è l’organizzazione partecipata di una serie di iniziative che si svolgeranno nella settimana dal 13 al 19 maggio 2024 (scarica il programma).

Le iniziative del progetto Caregiver Bergamo testimoniano l’importanza della collaborazione e dell’integrazione di soggetti sociali diversi nel fornire supporto ai caregiver. Questo partenariato multifunzionale non solo unisce istituzioni pubbliche, fondazioni ed enti vari, ma anche cooperative, associazioni e altre realtà del territorio, evidenziando come la condivisione di risorse e competenze sia cruciale per affrontare le complesse esigenze dei caregiver e dei loro assistiti.

Innovazione sociale e reti per il welfare: l’esperienza di Bergamo nell’emergenza pandemica

Inoltre, per valutare i processi e le azioni del progetto, è stato implementato un modello complesso di valutazione, supportato dalla società di consulenza Open Impact, spin-off dell’Università Bicocca, confermando l’impegno nel garantire un approccio basato sull’evidenza e sull’efficacia delle iniziative intraprese. L’Università di Bergamo infine svolge un significativo ruolo di supervisione e sostegno all’intero progetto, avendo uno sguardo ai diversi processi che vengono attivati e devono essere curati e manutenuti.

Riflessioni sul futuro

L’attuale contesto sociale ha visto un passaggio da un modello di governance basato sull’offerta dei servizi ad uno orientato alla domanda dei cittadini, nel quale sono le loro esigenze e priorità a definire l’agenda dell’azione. Questo cambiamento pone al centro dell’attenzione la necessità di un approccio personalizzato alla prevenzione, promozione e tutela della salute, partendo dall’analisi dei bisogni e delle richieste espresse direttamente dai soggetti interessati.

Il concetto che abbiamo definito nel progetto come Terzo Welfare – quello della società contemporanea, vissuto dall’individuo e dalle famiglie che, non ritrovandosi in dimensioni collettive, affrontano all’interno delle proprie case bisogni e possibilità – emerge come una risposta alla complessità delle esigenze contemporanee, caratterizzate dalla crescente importanza delle dinamiche familiari e individuali all’interno degli ambienti domestici. Sebbene questa forma di welfare si presenti in modo frammentario, essa ha un impatto rilevante sia sul piano sociale che economico, influenzando diversi settori, tra cui la sanità, i servizi sociali e le dinamiche delle comunità locali.

Il Progetto Caregiver Bergamo è un esempio emblematico di come è possibile rispondere alla crescente richiesta di coinvolgimento attivo da parte dei cittadini nella definizione e nella realizzazione dei servizi di welfare: attraverso la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni del Terzo Settore si sta sperimentando un approccio integrato e centrato sulle reali esigenze della popolazione.

Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale ridefinire l’agenda delle priorità, coinvolgendo attivamente tutti gli attori coinvolti, compresi i cittadini stessi. È necessario promuovere una partnership strutturale e operativa che favorisca il dialogo e la sinergia tra i vari servizi formali e informali, creando un ambiente favorevole alla costruzione di un welfare inclusivo ed efficiente, in grado di soddisfare sia i bisogni che le aspirazioni della comunità.

 

 

Foto di copertina: Dominik Lange, Unsplash