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Il Servizio Sanitario Nazionale è una grande conquista del nostro welfare di cui ci occupiamo costantemente, insieme alle novità legate, per esempio, a sanità integrativa, assicurazioni, nuovo mutualismo e Long Term Care. Approfondisci il Goal 3 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Riprendendo le principali considerazioni discusse nell’ultimo volume curato da LombardiaSociale, Cecilia Guidetti e Francesca Pozzoli presentano un bilancio delle politiche e degli interventi di welfare sociale messi in campo dal primo esecutivo Fontana tra il 2018 e il 2023, mettendo in luce elementi di continuità, cambiamenti e fratture. E la sempre più evidente necessità di un nuovo modello.
Le Case di Comunità possono aprire nuove opportunità di collaborazione tra Pubblico e Terzo Settore per superare la frammentazione dei servizi, promuovere un welfare inclusivo e proattivo e adattarsi ai bisogni sociali emergenti delle comunità. Ma è necessario uno sforzo congiunto. È quanto emerge dall'esperienza di CSV Sud Lombardia, che vi raccontiamo in questo contributo.
La Fondazione De Mari sostiene il progetto C.A.S.A. - Comunità di attivazione Sociale Albissola, promosso dall'Avis Comunale insieme al Comune e ad altri enti del territorio per realizzare un centro polifunzionale di servizi per le fasce deboli della popolazione.
Asiminforma, il trimestrale informativo del Fondo ASIM, propone un'intervista a Franca Maino. La direttrice scientifica del nostro Laboratorio ha approfondito diverse criticità del Sistema Sanitario Nazionale italiano suggerendo possibili soluzioni.
Sviluppata nelle vigne delle Langhe, questa iniziativa si è dimostrata in grado di affrontare alcune sfide che riguardano la salute mentale attraverso interventi innovativi in grado di generare relazioni con soggetti eterogenei e orientati alla comunità. Ce la racconta Andrea Barbieri, psichiatra responsabile del Centro Diurno di Cuneo.
Alessandra Vescio è l’autrice di un volume che, grazie al confronto con studiose, professioniste, attiviste ed esperte, arricchisce il dibattito sul tema delle diseguaglianze e delle discriminazioni di genere in campo medico e sanitario. Un tassello prezioso per ambire a rendere la salute un diritto effettivo per chiunque.
Sulla base dei dati offerti dall’Indagine Europea sulla Salute promossa dalla Commissione UE possiamo analizzare diverse dinamiche importanti che interessano il nostro Paese, dove i cittadini sono sempre più preoccupati dalla compressione del sistema sanitario e dalla sua incapacità di rispondere ai bisogni crescenti della popolazione. Difficoltà di accesso e una forte differenziazione territoriale richiedono risposte urgenti e concrete che stentano a vedersi. La logica del secondo welfare potrebbe essere la risposta.
Secondo il Patto per un Nuovo Welfare occorrono 1,3 miliardi di euro per cominciare a tradurre in pratica la riforma della non autosufficienza approvata a marzo, passando finalmente dalle parole ai fatti. A questo riguardo le organizzazioni aderenti al network hanno realizzato un documento che dettaglia i passi da compiere.
Il provvedimento, spiega Giuseppe Guerini di CECOP-CICOPA Europe, conferma che l'UE ha dato al tema “uno spazio mai visto prima”. E pur trattandosi di un atto politico non vincolante, manda un segnale forte a tutti i Paesi membri sull'importanza del tema. Entro la fine della legislatura europea i Governi andranno ad approvare le linee guida indicate dalla raccomandazione?
Intervistata da “Il Treno della Salute”, periodico di informazione della Mutua Cesare Pozzo, Franca Maino ha sottolineato l’importanza di sinergie che rinforzino la Long Term Care. In questo senso il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” è un esempio virtuoso di collaborazione fra istituzioni e organizzazioni della società civile.
Marco Betti e Franca Maino riflettono sugli strumenti che possono essere utilizzati per prevedere e affrontare miopie organizzative nelle strutture sanitarie. La loro analisi, frutto di un più ampio lavoro pubblicato sulla Rivista Polis, si basa su uno studio sull'approccio del Sistema Sanitario Regionale della Toscana verso le innovazioni della telemedicina. Un contributo che mette in evidenza criticità e opportunità che, plausibilmente, interessano l'intero Servizio Sanitario Nazionale.
Un nuovo volume curato dai ricercatori di SDA Bocconi propone un'analisi accurata dei trend emergenti, delle logiche innovative e dei modelli di servizio. L'obiettivo è proporre spunti operativi per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale in termini di interventi, strategie, assetti organizzativi e progettazione.
Come una cooperativa sociale di tipo B sta provando a usare innovazione e digitale per garantire l’accesso alla cultura a tutta la cittadinanza, a partire da quella più fragile.
La Fondazione Ufficio Pio lancia un bando internazionale per rifunzionalizzare la storica casa di riposo con sede a Rivoli, in provincia di Torino. L'obiettivo è offrire ad anziani autosufficienti soluzioni abitative innovative, che possano garantire il massimo grado di autonomia e la migliore condizione di salute il più a lungo possibile.
In un convengo organizzato da Cisl Lombardia, Fnp Lombardia e Fp Lombardia, a cui ha contribuito anche il nostro Laboratorio, si è approfondito il contesto di riferimento della riforma, gli aspetti di forza e debolezza della Legge Delega e il ruolo svolto, e ancora svolgibile, dal sindacato.
Germany’s elderly care sector faces many challenges: low wages, high time pressure, high physical and psychological stress, increasing bureaucratization and economization of nurses' work. To address this, social innovations like the Buurtzorg model from the Netherlands show alternative ways of how elderly care could work. However, its impact on the German elderly care system needs to be carefully studied.