3 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Nelle fasi più acute della pandemia, e ancora di più nel periodo post emergenziale, sono stati lanciati molti allarmi e appelli rispetto alle possibili conseguenze sulla salute mentale della popolazione e dei minori in particolare. Su questo fronte, famiglie, scuole e servizi dedicati ai più piccoli hanno mostrato preoccupazione e difficoltà rispetto alla possibilità di svolgere, in tempi e modi idonei, il loro compito educativo e/o di cura per fronteggiare questa situazione. Per questa ragione Fondazione Cariplo ha lanciato una nuova edizione di Attenta-mente, bando da 3,5 milioni di euro rivolto al territorio di riferimento della Fondazione1, per tutelare il benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambini e ragazzi.

La crescita del malessere psicologico

Durante e dopo la pandemia si è evidenziato un crescente malessere emotivo e psicologico tra bambini e ragazzi in forme e intensità tra loro molto diverse: ansia, depressione, aggressività, disturbi della condotta e della regolazione emotiva, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, abbandono scolastico, ritiro sociale, fino all’autolesionismo. Quarantene, restrizioni, isolamento sociale, stress famigliare, chiusura prolungata di scuole e servizi educativi, incertezza sul futuro: il Covid-19 è stato il detonatore che ha fatto emergere ed accelerare malesseri già presenti e in crescita da tempo tra le fasce giovani della popolazione.

La pandemia, l’impatto su minori fragili e il bisogno di educazione

 

Ad oggi non è ancora possibile avere un’analisi dettagliata del fenomeno, che rimane difficile da definire e perimetrare. Molti suggeriscono da tempo di rintracciare alcune concause di questo malessere diffuso nella fragilità del mondo adulto e nelle carenze e disfunzionalità dei contesti e dei modelli educativi, ma sarebbe necessaria un’azione di conoscenza che vada oltre le percezioni pur diffuse e le micro-indagini, per comprendere a pieno quanto sta accadendo.

In questo senso occorre evitare il rischio di eccessiva medicalizzazione e “privatizzazione” dei disagi emergenti (solo cure individuali e ricorso ai servizi specialistici) e sollecitare un lavoro di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce, in particolare negli ambienti di vita dei bambini e ragazzi (la famiglia, la scuola e i contesti di educazione non formale) attraverso un sostegno agli adulti di riferimento. Servirebbe, in altre parole, una sensibilizzazione e una formazione che contribuiscano a una maggiore consapevolezza e capacità di leggere tempestivamente i segnali di disagio e di rischio, creando ove possibile “ponti” e spazi di collaborazione tra famiglie, servizi educativi, sociali e sanitari.

Studenti e pandemia: cosa ci dicono i dati Istat

Intervenire in prima battuta sulle situazioni di disagio, alla luce dei molti bisogni ancora senza risposta, appare dunque prioritario.

Cosa intende fare Attenta-mente

In questa direzione va l’azione intrapresa da Fondazione Cariplo con la seconda edizione2 di Attenta-mente, bando che ha appunto l’obiettivo di sostenere progetti che garantiscano l’intercettazione precoce di situazioni di disagio emergente o sommerso, affinché non rischino di essere trascurate e quindi di evolvere in diagnosi gravi e patologie croniche.

L’obiettivo di Attenta-mente, in poche parole, è aumentare la capacità degli enti di articolare per e con i minori – a rischio o con disagi già conclamati – forme di supporto e cura tempestive, ben calibrate e coordinate sul piano educativo, sociale e sanitario. Ma anche facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del Terzo Settore, del Pubblico e della società civile disponibili a mettere questi temi in un’agenda di lavoro comune.

Fondazione Cariplo erogherà 171 milioni nel 2023

Davanti al crescente malessere manifestato da bambini e ragazzi” ha spiegato il Presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti durante la presentazione del bando (che si può vedere qui) “occorre riaprire nuovi orizzonti di possibilità. Per farlo dobbiamo innanzitutto cercare di conoscere sempre meglio quali sono i fattori e le dinamiche che innescano il disagio e sostenere i ragazzi e le famiglie per intercettare i problemi sul nascere e intervenire tempestivamente. Questo è possibile solo lavorando insieme tra diversi soggetti” ha sottolineato Fosti “connettendo conoscenze, risorse ed energie. Per Fondazione Cariplo questo è un tema urgente a cui rispondere nel presente ed è un investimento cruciale sul futuro.”

È possibile scaricare il testo e gli allegati del bando nella sezione dedicata sul sito di Fondazione Cariplo. Il bando resterà aperto fino al all’8 giugno 2023.

 

Note

  1. Regione Lombardia e province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola.
  2. La prima edizione ha ricevuto 144 candidature da parte di 1.233 organizzazioni partner di progetto, con una richiesta di contributo che complessivamente superava i 20 milioni di euro; ne sono stati selezionate 34 che coinvolgono complessivamente 440 organizzazioni, che hanno ricevuto 5,2 milioni di euro – oltre il doppio della dotazione iniziale di 2,5 milioni di euro . La stima è che questi interventi abbiano finora raggiunto circa 37.000 beneficiari minori e 7.000 adulti tra genitori, insegnanti e operatori.
Foto di copertina: Pixabay