Roberta Caragnano e Ivan Drogo Inglese sono gli autori del Working Paper 5/2021 della collana 2WEL dedicato al ruolo che il “welfare del patrimonio” può avere nel quadro della ripresa post-pandemica. In questo senso sono delineate le condizioni necessarie per sviluppare una imprenditorialità del patrimonio culturale innovativa e sostenibile, grazie anche a politiche strutturali che puntino alla creazione di occupazione.

Autori

Roberta Caragnano è avvocata, prof.ssa di Diritto delle Politiche Sociali e del Lavoro, PhD di Diritto del Lavoro e delle Relazioni Industriali (Università di Modena e Reggio Emilia), direttora della Segreteria di Presidenza e Segretaria Generale degli Stati Generali del Patrimonio Italiano. È consulente di enti pubblici, Ministeri, Regioni, Agenzie Europee, Parlamento e Commissione Europea, con formazione internazionale presso il Centro interuniversitario di Berlino dove è stata Visiting Researcher. Già Direttora e Segretaria Generale di Centri di ricerca e Osservatori del lavoro, è componente di Centri di ricerca nazionali e internazionali. È Consultant di Studio Legale Tributario Ernst & Young e Segretaria Generale del Distretto Nautico della Regione Puglia. È autrice di diversi saggi sulle tematiche del lavoro, componente di comitati di direzione e scientifici di riviste ed è stata Direttora di ADAPT University Press.

Ivan Drogo Inglese è presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, di Assocastelli associazione italiana dei gestori e proprietari di immobili d’epoca e storici e di Assopatrimonio associazione del pa- trimonio d’Italia. È Professore al master di art e heritage management dell’Università Iulm di Milano e componente della Consulta Esperti per l’Italia. È considerato l’heritage coach più importante d’Italia e il magazine internazionale Forbes lo ha collocato tra i maggiori esperti del patrimonio in Italia. È stato presidente e amministratore delegato di Hireal (già Unione Alberghi Italiani) quotata in Borsa Italiana. È consulente di società che operano nel settore del patrimonio (eventi e ospitalità).

Abstract

A partire dall’attuale scenario innescato dalla pandemia Covid.19 e dall’impatto che la stessa ha avuto sui diversi settori, gli autori pongono le basi per lo studio di un welfare del patrimonio che affianchi il welfare culturale. L’obiettivo è inquadrare un modello che punti alla creazione di “ecosistemi” di welfare del patrimonio, in grado di collegarsi ai cluster europei per una gestione partecipata dello stesso, nel rinnovato scenario della ripresa economica dove è centrale il binomio cultura-occupazione. Il tutto analizzato e contestualizzato nella dimensione del benessere.
In questo senso il paper passa in rassegna il valore della cultura e del patrimonio nello scenario europeo – includendo anche un focus sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – insieme ai temi dello sviluppo sostenibile e degli indicatori culturali 2030, passando per l’analisi degli attivatori culturali e dei modelli circolari di business. Successivamente, analizza gli effetti della pandemia sull’occupazione culturale e gli scenari sulle nuove professionalità del mercato del lavoro nei settori del patrimonio e della cultura senza, con un focus sulla relazione turismo-cultura.
Vengono quindi descritte le prospettive legate anche alle attività laboratoriali dell’Assemblea de “Gli Stati Generali del Patrimonio Italiano” e alla necessità di avviare tra gli stakeholder (pubblici e privati) un confronto continuo e partecipato per favorire, da un lato, una nuova e sostenibile imprenditorialità del patrimonio culturale, dall’altro politiche strutturali che puntino alla creazione di occupazione.

Foto di copertina: Andrea Albanese, Pexels