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Il 15 giugno all’Università degli Studi di Padova si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale 2023. Promosso da Fondazione Emanuela Zancan e Fondazione Cariparo con il sostegno di Intesa Sanpaolo, il premio è rivolto a organizzazioni di Terzo Settore che si distinguono per aver introdotto servizi, processi innovativi e servizi di interesse generale che hanno prodotto significativi risultati economici e di inclusione lavorativa e sociale, anche grazie all’integrazione con il Pubblico.

Come ha spiegato Maurizio Ferrera sulle pagine di Buone Notizie del Corriere della Sera, anche l’edizione 2023 ha confermato “la vitali­tà della società civile italiana nel rispondere alle tante cica­trici create dalle crisi econo­miche dello scorso decennio e dalla pandemia, ma anche una straordinaria capacità di innovazione”. Queste esperienze di secondo welfare “oltre all’attività di aiuto e sostegno vero e proprio” verso i bisogni sociali più vari (povertà di reddito, povertà educativa, non autosufficienza, disoccu­pazione di lungo periodo, di­sagio giovanile, disagio abita­tivo) dimostrano anche “una significativa attenzione trasversale per il community building, ossia per il recupero delle reti sociali spontanee (ma in parte anche istituzio­nali) dal quale in parte dipen­de la prevenzione stessa del bisogno.

La settimana edizione dell’iniziativa, che quest’anno ha potuto contare anche sul patrocinio di CSVnet, ACRI e Forum Terzo Settore, ha raccolto quasi 300 candidature. Tra di esse ne sono state selezionate 20 che hanno partecipato alla fase finale,  in cui una giuria di esperti1 ha selezionato le 5 organizzazioni vincitrici2.

Il primo va in Sardegna: vince Le Rondini

L’Associazione sarda Le Rondini è risultata la prima classificata della VII edizione del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale.

Nata da un gruppo di famiglie del Sulcis Iglesiente per dare sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, l’Associazione Le Rondini ha realizzato diversi progetti innovativi per i quali si è particolarmente distinta. Nel 2018 a Maladoxia (Sant’Antioco) ha costruito il primo stabilimento balneare in Sardegna completamente accessibile, permettendo alla persona con disabilità e alla sua famiglia di vivere le vacanze in serenità, perché in grado di garantire la balneazione a persone con tutti i tipi di disabilità: sensoriali, motorie, in ventilazione meccanica (SLA e SMA), ecc. Nel 2022 lo stabilimento ha registrato oltre 1.200 presenze, anche provenienti dall’estero. Inoltre, l’Associazione ha realizzato nel 2019 un centro ricreativo diurno “Domo Noa” a Carbonia, completamente domotico e accessibile, e nel 2022 un nuovo stabilimento balneare a Portopino.

La premiazione dell'Associazione Le Rondini
La premiazione dell’Associazione Le Rondini

L’esperienza si è contraddistinta in quanto originale in termini di innovazione di processo e prodotto. Hanno reso un bene comune fruibile a tutti, eliminando le barriere che limitavano l’accesso, e offerto un servizio che può essere generalizzabile anche ad altre condizioni di difficoltà (nell’accesso ad altri spazi naturali, nel vivere in serenità una vacanza, ecc.). Apprezzato anche il circuito economico inclusivo creato grazie a servizi economicamente sostenibili e altamente inclusivi”. Queste le motivazioni che la giuria ha dato circa l’assegnazione del primo premio a Le Rondini.

Le altre organizzazioni premiate

L’Associazione CIRCOLO OASIS S. Maria Di Castello Odv di Genova che gestisce il “Progetto Insieme − Sportello Genitori”, un luogo gratuito dedicato alle famiglie in difficoltà socio-economica con bambini che frequentano i nidi d’infanzia.

La Fondazione BAMBINI E AUTISMO onlus di Pordenone che ha dato vita alla prima rete globale di servizi per l’autismo in Italia, avviando 25 anni fa a Pordenone un centro per la diagnosi precoce e la riabilitazione.

La Fondazione CED REGINA PACIS di Quarto (Napoli), che con il progetto Puteoli Sacra ha avviato un’impresa sociale impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico diocesano del Rione Terra di Pozzuoli (NA) con il coinvolgimento di persone provenienti dall’area penale (IPM Nisida e CCF Pozzuoli) e giovani professionisti del settore che, al momento dell’avvio delle attività, erano disoccupati.

IO DO UNA MANO Ets di Milano che realizza e consegna gratuitamente ausili personalizzati a bambini e ragazzi con agenesia degli arti superiori, seguendoli durante tutta la loro crescita. Ogni dispositivo è creato sulla base delle esigenze, sia dal punto di vista delle necessità fisiologiche sia per ciò che concerne i gusti estetici e le preferenze.

L’importanza di questa iniziativa

Da quando esiste, il premio Angelo Ferro ha permesso di individuare alcune delle migliori iniziative di innovazione sociale sviluppate dal Terzo Settore italiano, facendo conoscere a livello nazionale best practice che possono essere d’esempio a tante altre organizzazioni che operano nei medesimi ambiti di intervento.

Ma ha anche svolto un utile ruolo di segnalazione anche a livello internazionale poiché alcune delle associazioni premiate nel passato sono riuscite a consolidarsi e ingrandirsi, nonché ad ottenere finanziamenti e ulteriori riconoscimenti esteri. Un esempio? L’impresa sociale Quid, che opera nella moda e dà lavoro a molte lavoratrici fragili, vincitrice del Premio Angelo Ferro 2017, ha ottenuto finanziamenti da parte della Banca Europea degli Investimenti ed è stata premiato dall’ONU come esempio virtuoso di imprenditoria femminile.

Secondo Ferrera “svolgendo ogni anno que­sto ruolo di “intercettazione”, il Premio Ferro non si limita dunque a conferire un premio al progetto considerato mi­gliore, ma costituisce un utile osservatorio attraverso cui co­gliere la manifestazione, nelle sue varie sfaccettature, del­l’innovazione sociale in Italia“.

Note

  1. La giuria, presieduta da Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Intesa Sanpaolo, è composta da Andrea Cavagnis, presidente Opera Immacolata Concezione, Stefano Consiglio, Università degli Studi di Napoli Federico II, Giuseppe De Rita, presidente del Censis, Maurizio Ferrera, Università Statale di Milano, Elena Granaglia, Università degli Studi Roma Tre, Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cariparo, Vanessa Pallucchi, Presidente del Forum Terzo Settore, Romilda Rizzo, Università degli Studi di Catania, Chiara Tommasini, Presidente CSVnet, Tiziano Vecchiato, Presidente della Fondazione Emanuela Zancan, Stefano Zamagni, Università di Bologna.
  2. Alla prima classificata è andato un premio di 10.000 euro, mentre alle altre 4 finaliste 2.500 euro ciascuna.
Foto di copertina: I vincitori del Premio Angelo Ferro 2023. Foto di Fondazione Caripo e Fondazione Zancan