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Con l’obiettivo di rafforzare le condizioni affinché gli enti locali piemontesi, liguri e valdostani possano gestire efficacemente le opportunità di finanziamento messe a disposizione con il PNRR, nel novembre 2021 Compagnia di San Paolo ha lanciato la prima edizione del Bando Next Generation WE.

Il grande successo dell’iniziativa e la confermata necessità di supportare le amministrazioni locali in quella che si presenta come una delle sfide più grandi del decennio per l’apparato amministrativo italiano (Secondo Welfare ne aveva parlato anche qui, nrd) hanno portato Compagnia di San Paolo a dare vita a una nuova edizione del bando.

Lanciato lo scorso maggio, la seconda edizione di Next Generation WE si pone come naturale proseguimento della precedente, ma introduce alcuni elementi di novità come l’ampliamento della platea dei beneficiari e la modalità continuativa di valutazione delle domande che permette alle amministrazioni locali di candidarsi fino al 31 dicembre 2022.

Next Generation EU e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

L’Unione Europea, nonostante un primo momento di difficoltà, non si è fatta trovare impreparata di fronte alla crisi pandemica e ha prodotto un ingente piano di risposta. Oltre ai 1.210 miliardi di euro del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, le istituzioni europee hanno concordato ulteriori 806,9 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni nel contesto del Next Generation EU. Il pilastro principale del Next Generation EU è il Dispositivo per la Ripresa e per la Resilienza (che ammonta in totale a 723,8 miliardi di euro) a cui si aggiungono 83,1 miliardi di euro di contributi ad altri programmi europei. Questi fondi straordinari stanno venendo gradualmente resi disponibili: tocca adesso agli Stati membri riuscire a raccoglierli e utilizzarli efficacemente per investire nella loro ripartenza e nel loro futuro.

L’Italia, all’interno del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, è seconda solo alla Spagna per risorse in sovvenzioni messe a sua disposizione (68,9 miliardi di euro), e ha il primato per quanto riguarda la componente di prestiti (122,6 miliardi di euro), avendo richiesto tutte le risorse possibili sotto questa modalità (pari al 6,8% del suo PIL). Al nostro Paese, attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, sono dunque destinati 191,5 miliardi di euro. Questi, sommati a 31 miliardi di euro del fondo complementare nazionale, vanno a formare la dotazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) italiano.

Il Governo italiano ha dunque predisposto il PNRR, che ha ricevuto l’approvazione della Commissione Europea nel luglio del 2021. Il Piano è articolato intorno a tre assi strategici che ne costituiscono la struttura portante: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica e inclusione sociale. Il PNRR si suddivide inoltre in 16 componenti, raggruppate in 6 missioni: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Coesione e inclusione e M6 – Salute. Tre priorità trasversali sono comuni a tutte le missioni (pari opportunità generazionali, di genere e territoriali), e sono stati previsti alcuni vincoli di destinazione sulle risorse (40% al Meridione, 25% alla transizione digitale, e 37,5% all’obiettivo climatico).

Nel processo di implementazione del PNRR, un ruolo centrale è rivestito dagli enti pubblici territoriali, ai quali competono 87 miliardi di euro delle risorse totali (che devono essere impegnate entro la fine del 2023, con i pagamenti effettuati entro la fine del 2026), che sono chiamati a gestire le risorse e pianificare gli interventi.

Compagnia di San Paolo a sostegno degli enti locali

È in questo contesto che la Fondazione Compagnia di San Paolo è intervenuta a sostegno degli enti pubblici del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta lanciando, nel novembre 2021 con Next Generation WE.

L’obiettivo era quello di rafforzare la struttura degli enti territoriali e di contribuire alla loro formazione e acquisizione di competenze al fine di facilitare la gestione delle opportunità di finanziamento derivanti dal PNRR, mirando a un “cambiamento sostenibile, inclusivo e ancorato al territorio”. Al bando hanno partecipato 180 Comuni e Unioni di comuni. Di questi, 88 sono stati valutati idonei e hanno così ottenuto il finanziamento dalla Fondazione (fino ad un massimo di 80.000 euro), che ha così impegnato 5,835 milioni dei 6 milioni di budget complessivo.

Oltre al supporto finanziario, Compagnia di San Paolo ha messo a disposizione degli enti pubblici che sono risultati vincitori un percorso di accompagnamento con esperti orizzontali (su aspetti legali/amministrativi, sugli strumenti finanziari e sulla progettazione partecipata) ed esperti verticali (concentrati su ciascuna delle 6 missioni del PNRR). Percorsi di secondo welfare sta rivestendo in questo processo il ruolo di esperto verticale sulla quinta missione del PNRR (riguardante i temi dell’inclusione e coesione), e sta così accompagnando in un percorso di formazione e supporto gli enti pubblici territoriali che hanno presentato progetti ad essa afferenti.

La seconda edizione di Next Generation WE

Visto il successo riscontrato con la prima edizione, lo scorso maggio, la Compagnia di San Paolo ha dunque lanciato la seconda edizione del Bando Next Generation WE.

Basata sullo stesso schema della prima edizione, la nuova edizione del bando compie alcuni allargamenti: con riferimento ai soggetti ammissibili, Province e Città Metropolitane vanno ad aggiungersi a Comuni ed Unioni di Comuni; dal punto di vista dei progetti finanziabili, invece, diventano eligibili anche progetti che non trovano nel PNRR la loro fonte di finanziamento ma che si impostano su altre linee di finanziamento regionali, nazionali o europee.

Inoltre, la seconda edizione si differenzia dalla prima per quanto riguarda la presentazione e valutazione delle proposte che avverranno in modalità continuativa fino alla chiusura del bando prevista per il 31 dicembre 2022. Le proposte, dunque, saranno valutate progressivamente e le risorse (al massimo 80.000 € per progetto) assegnate fino all’esaurimento del budget di 5 milioni previsto dalla Fondazione.

Per quanto riguarda il numero di proposte presentabili (lo stesso ente può presentare più di una proposta), esso varia in base alla popolazione del soggetto proponente:

  • una sola proposta se il soggetto proponente ha una popolazione inferiore ai 50.000 abitanti;
  • due proposte, se il soggetto proponente ha una popolazione compresa tra i 50.000 e i 150.000 abitanti;
  • quattro proposte, se il soggetto proponente ha una popolazione superiore ai 150.000 abitanti.