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L’approvazione del Disegno di Legge Delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti “conclude un intenso periodo di elaborazione e vede recepite numerose proposte avanzate dalla rete di organizzazioni del Patto. Tra queste si segnalano – per quanto riguarda la governance e la regolazione del sistema – l’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani”, la riforma e semplificazione delle valutazioni della condizione degli anziani e l’integrazione tra Ambiti e Distretti a livello territoriale“. È questo il parere delle 52 organizzazioni che aderiscono al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, che giudicano positivamente il (non scontato) passo avanti fatto dal Governo Draghi il 10 ottobre, nel suo ultimo Consiglio dei Ministri.

Rispetto agli interventi” continua ancora la nota diffusa dal Patto “è positiva la riforma sulla domiciliarità, che prevede la realizzazione di interventi multiprofessionali integrati di durata adeguata nel tempo, come richiesto da tutti i soggetti coinvolti nell’elaborazione del testo. Significativa anche l’introduzione della prestazione universale per la non autosufficienza, proposta dal Patto – come alternativa all’indennità di accompagnamento – graduata in base al bisogno assistenziale e con la possibilità di scelta tra trasferimento monetario e opzione servizi”. 

È inoltre giudicata positiva anche “l’introduzione di specifiche misure rivolte ai caregiver familiari finalizzate a sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita“.

Non autosufficienza: approvato il DDL Delega. Un passo avanti importante verso la riforma

Secondo le organizzazioni del Patto nel testo del DDL Delega “manca, invece, un progetto per il rafforzamento dei servizi residenziali e si dimostra insufficiente l’attenzione posta al tema delle assistenti familiari.”

Nonostante tutto, “è stato così raggiunto il primo traguardo dell’iter della riforma prevista dal PNRR, la cui approvazione finale da parte del Parlamento dovrà avvenire entro marzo 2023“. Inoltre “il testo è una buona base, ma siamo solo all’inizio. Ora si tratta d’introdurvi i miglioramenti necessari e di stanziare i fondi che servono per dare concretezza alla riforma. Queste sono le impegnative sfide che attendono il nuovo Governo e il nuovo Parlamento”.

 

Foto di copertina: Mavera zehra Çoşkun, Pexels