Il contributo delle Fondazioni di origine bancaria (FOB) allo sviluppo di azioni orientate a garantire il benessere dei cittadini, in special modo in un momento storico in cui il Pubblico fatica ad andare incontro ai bisogni sociali emergenti in diversi segmenti della società italiana, le rende senza dubbio fra le realtà protagoniste del secondo welfare. Le FOB, in particolare, negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più importante nella tutela di coloro i quali, per ragioni diverse, sono scivolati in situazioni di povertà, fragilità ed indigenza più o meno gravi.

Per questa ragione Percorsi di secondo welfare, in vista del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia (che sarà pubblicato in autunno), ha scelto di avviare alcuni approfondimenti sulle azioni messe in campo dalle Fondazioni di origine Bancaria in materia di lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

In questo primo articolo sul tema andiamo ad analizzare il contributo offerto dalla Compagnia di San Paolo di Torino.

Molti secoli di storia, molti modi di sostenere il territorio

La Compagnia di San Paolo è una Fondazione di origine bancaria che opera principalmente in Piemonte e in Liguria favorendo lo sviluppo civile, culturale ed economico delle comunità. CSP nasce nel 1563 e acquista la sua conformazione attuale nel 1991, separandosi dall’istituto bancario San Paolo (ora Intesa Sanpaolo).

La Compagnia è articolata in “aree operative” che promuovono progetti in diversi ambiti di intervento: cultura, ricerca scientifica, promozione della salute, promozione del territorio, politiche sociali. Nel corso degli anni la Compagnia ha poi sviluppato anche alcuni programmi specifici che operano in maniera più spiccatamente multidisciplinare (ad esempio il Programma ZeroSei e numerosi progetti culturali). Infine, CSP si avvale di tre enti strumentali dedicati rispettivamente alla promozione della ricerca, al sostegno dell’istruzione e al supporto di persone e famiglie in difficoltà. CSP sostiene i propri progetti o in forma diretta (attraverso gli enti strumentali e/o in collaborazione con istituzioni pubbliche locali e nazionali, attori del terzo settore e altre FOB) o in forma indiretta (attraverso l’emanazione di specifici bandi).

Nel gennaio del 2017, la Compagnia ha presentato il suo piano strategico 2017-2020, confermando l’impegno a stimolare progettazioni partecipate e a favorire la costruzione di politiche territoriali innovative. Per raggiungere questi obiettivi, CSP nel prossimo quadriennio investirà 600 milioni di euro, di cui 54 destinati a bandi e progetti di contrasto alla povertà.


Principi di intervento e rapporto col territorio

I progetti e gli interventi promossi da CSP riflettono tre principi di fondo. Questi principi sono stati sviluppati nel corso degli anni, a fronte della diffusione di forme di vulnerabilità e di una generale compromissione della qualità della vita.

Il primo principio è la multidisciplinarietà. Fin dalla pianificazione, ciascun progetto e/o intervento si avvale di diverse competenze e professionalità. L’obiettivo è offrire risposte integrate, in grado di moltiplicare la propria efficacia. Il secondo principio operativo, che si lega strettamente al primo, riguarda la pluralità dei target. Ogni intervento è infatti progettato per rivolgersi a soggetti diversificati che possono essere singoli, aggregati o anche istituzionali (la persona, il nucleo familiare, il quartiere, eccetera). Nel caso del contrasto alla povertà, ad esempio, l’attenzione si rivolge all’intero nucleo familiare così da considerare le molteplici cause di povertà e i molteplici beneficiari degli interventi. Il terzo principio operativo riguarda infine il welfare generativo, e cioè la realizzazione di azioni in cui la persona non è solo beneficiaria di un aiuto, ma è protagonista in un percorso di coinvolgimento e inclusione attiva. I progetti e gli interventi possono così “generare” ricadute positive non solo sul soggetto coinvolto ma sull’intero territorio, ad esempio attraverso una qualche forma di restituzione da parte del beneficiario.

La Compagnia definisce politiche e interventi di contrasto alla povertà in costante collaborazione con soggetti istituzionali e del terzo settore. Per quanto attiene all’area torinese, la collaborazione della Compagnia con il Comune di Torino è formalizzata attraverso la sottoscrizione di una convenzione quadro che include le principali attività e progetti realizzati congiuntamente dalle due istituzioni.


Gli interventi di contrasto alla povertà della Compagnia di San Paolo

All’interno della CSP gli interventi di contrasto alla povertà sono gestiti dall’area operativa “Politiche sociali, dall’ente strumentale “Ufficio Pio e, nel caso della povertà educativa, dalla “Fondazione per la scuola”. A queste attività si affiancano poi alcuni “Programmi” rivolti a specifici target.

Tenuto conto dell’approccio multidisciplinare e trasversale di tutti gli interventi promossi dalla Compagnia, presentiamo brevemente i progetti dall’area Politiche sociali, suddivisi in base alla forma di povertà che mirano principalmente a contrastare. Nella sezione successiva presentiamo invece i Programmi che intervengono più direttamente nell’ambito della povertà.


Gli interventi promossi dall’area operativa “Politiche sociali”

Povertà economica e politiche per il lavoro

Articolo +1 – Il bando “Articolo +1” stimola il territorio a formulare progetti e politiche innovative nel campo dell’occupazione giovanile. In particolare, questo bando finanzia interventi rivolti a giovani inoccupati o disoccupati tra i 15 e i 29 anni, con un’attenzione particolare a persone che presentano un basso livello di occupabilità. Il bando si propone inoltre di indirizzare l’attività delle agenzie per il lavoro verso la presa in carico di giovani sfavoriti dalla selezione del mercato del lavoro e di facilitare il collegamento con le imprese. Questo obiettivo è raggiunto attraverso l’attivazione di brevi percorsi formativi realizzati sulla base di richieste espresse da aziende che offrano poi immediate possibilità di inserimento; i progetti finanziati garantiranno inoltre un accompagnamento educativo-sociale alla persona e all’azienda nella fase dell’inserimento lavorativo. Attraverso il bando la Compagnia ha selezionato e coprogettato sei iniziative, avviate nel febbraio del 2017.

Reciproca solidarietà e lavoro accessorio – L’iniziativa “Reciproca solidarietà e lavoro accessorio” coinvolge ogni anno in attività retribuite focalizzate su azioni di cura della comunità circa 1.000 persone disoccupate in condizioni di difficoltà economica. Avviata nel 2010, è promossa da CSP sul territorio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Genova.

Questo progetto risponde all’obiettivo di sostenere il reddito e di favorire processi di educazione al lavoro e di aumento dell’occupabilità. La Compagnia delibera i contributi a favore dei Comuni, che assumono direttamente il ruolo di committenti oppure emanano specifici bandi rivolti ai soggetti del terzo settore.

Fondo regionale per il microcredito – La Compagnia ha promosso, tra il 2003 e il 2009, un intervento sperimentale nell’ambito del sostegno all’auto-imprenditoria. Facendo tesoro di questa esperienza, la Regione Piemonte nel 2009 ha formalizzato un modello operativo di microcredito per sostenere attività imprenditoriali o di lavoro autonomo di soggetti e imprese che non dispongono dei requisiti necessari per ottenere un prestito da un istituto bancario. Il Fondo è realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, la Commissione regionale ABI (Associazione Bancaria Italiana), Finpiemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Si avvale inoltre della partecipazione del terzo settore e di nove associazioni datoriali, che seguono la fase istruttoria della concessione del credito e accompagnano la persona e/o l’azienda nello sviluppo dell’idea progettuale.


Esclusione sociale, povertà relazionale e alimentare

Fatto per bene – Il bando “Fatto per bene”, alla sua terza edizione, nasce dal riconoscimento della funzione sociale e relazionale svolta dalle reti di prossimità e intende promuovere lo sviluppo di queste reti in maniera omogenea sul territorio piemontese. “Fatto per bene” (che abbiamo approfondito qui) ha lo scopo di mettere a disposizione di persone e famiglie beni di prima necessità (es. cibo, farmaci, abbigliamento, mobili) attraverso una filiera di recupero e riciclo che coinvolga tutti i soggetti che abitano il territorio: cittadini, commercianti, terzo settore, istituzioni. All’interno di questo bando è inserito anche il supporto alle mense per gli indigenti, stimolate a sviluppare i propri servizi in maniera innovativa e coerente con un modello di welfare generativo.


Povertà educativa

Fondo povertà educativa  Compagnia di San Paolo partecipa al Fondo nazionale di contrasto alla povertà educativa nato dalla cooperazione fra governo e FOB (di cui abbiamo parlato con Marzia Sica, componente del Comitato d’Indirizzo Strategico, qui). Il Fondo, attraverso l’impresa sociale Con i bambini, intende finanziare progetti sperimentali miranti a favorire opportunità educative, ricreative e formative per bambini e ragazzi. Finora ha emanato un bando sulla prima infanzia (0-6 anni) e uno sull’adolescenza (11-17 anni).

KIT – Montiamo insieme il tuo futuro Con questo bando, giunto alla sua terza edizione, la Compagnia sostiene attività extrascolastiche aventi il fine di rafforzare competenze trasversali e relazionali di bambini e ragazzi (6-14 anni). I progetti sono promossi da partenariati territoriali in cui operi almeno un istituto scolastico, per favorire la costruzione di una rete educativa sul territorio.

Provaci ancora, Sam! – Nell’ambito della povertà educativa, uno dei più importanti progetti finanziati è “Provaci ancora, Sam!”. Questo progetto, nato nel 1992 per prevenire la dispersione scolastica, si rivolge a bambini e bambine a partire dalla quarta elementare e comprende azioni implementate all’interno del contesto scolastico e attività extra-scolastiche. È realizzato da CSP in collaborazione con la Fondazione per la scuola, l’Ufficio Pio, il Comune di Torino, l’Ufficio Scolastico Regionale, 31 scuole torinesi e 21 associazioni del terzo settore. Nel corso degli anni il progetto è stato più volte modificato e ha attribuito una crescente attenzione alle situazioni di disagio che spesso conducono alla dispersione scolastica e, conseguentemente, alla povertà educativa. In particolare, il progetto è stato completamente rivisto nel 2015 (ce ne siamo occupati qui), quando è stato rafforzato il carattere preventivo e sono state previste attività dedicate ai bambini della scuola primaria: in precedenza il progetto si rivolgeva ai ragazzi della scuola media. “Provaci ancora, Sam!” attualmente prevede anche la realizzazione di interventi personalizzati di sostegno al conseguimento della licenza media (a favore di minori pluriripetenti) e di supporto nell’apprendimento della lingua italiana (a favore di minori di recente immigrazione).


I Programmi

Povertà abitativa

Il Programma Housing è nato nel 2006 per realizzare progetti innovativi volti a promuovere nuove soluzioni abitative e a prevenire la caduta nell’emergenza di persone e famiglie che – pur essendo in temporanea difficoltà abitativa, sociale ed economica – non possiedono i requisiti per accedere all’edilizia residenziale pubblica. Il programma si caratterizza per l’attenzione rivolta agli aspetti architettonici, urbanistici e sociali dell’abitare.

Gli obiettivi del programma sono stati raggiunti, nel corso degli anni, attraverso il finanziamento di modelli sperimentali di housing sociale (come la residenza temporanea Luoghi Comuni), con l’emanazione di bandi per sostenere progetti simili sviluppati sul territorio da altri soggetti e con l’adesione a fondi immobiliari legati alla realizzazione di alloggi da destinare all’housing sociale (FASP – Fondo Abitare Sostenibile Piemonte e FHSL – Fondo Housing Sociale Liguria).


Povertà infantile e familiare

Il Programma ZeroSei si concentra sulla prima infanzia, promuovendo azioni miranti allo sviluppo del benessere fisico e delle competenze cognitive e sociali dei bambini piccoli (0-6 anni), in particolare di quelli appartenenti a famiglie vulnerabili.

Del Programma ZeroSei fanno parte diverse azioni, come ad esempio “Infanzia, prima”. Il bando, realizzato in partnership con Fondazione Con il Sud e Fondazione Cariplo, ha portato alla selezione di 10 progetti innovativi nell’ambito della cura e dell’educazione nei primi anni di vita e del miglioramento dell’accesso e della fruibilità dei servizi. Alcuni dei progetti selezionati – particolarmente significativi per la loro capacità di rivolgersi a più target – prevedono anche spazi di co-working e garantiscono un’integrazione con servizi per la ricerca del lavoro e/o la formazione professionale dei genitori, in particolare delle mamme.

Qualche cifra

Compagnia di San Paolo, nel 2016, ha destinato 48 milioni di euro al contrasto delle diverse forme di povertà. A queste risorse si aggiungono i versamenti destinati a sostenere il Programma Housing e il Programma ZeroSei. L’impegno finanziario della Compagnia nel sostenere progetti, bandi, fondi e programmi di contrasto alla povertà citati è riassunto nella tabella 1.


Tabella 1. Copertura finanziaria di progetti, bandi, fondi e programmi di contrasto alla povertà nel 2016
Fonte: dati forniti dalla Compagnia di San Paolo.


Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di un’intervista realizzata il 19 gennaio 2017 con Daniela Gregnanin (Coordinatrice del settore Inclusione sociale all’interno dell’area istituzionale "Politiche sociali") e Marzia Sica (Coordinatrice del settore Nuove generazioni e Programma ZeroSei all’interno dell’area istituzionale "Politiche sociali").


Riferimenti

La pagina dell’area “Politiche sociali” sul sito della Compagnia di San Paolo

Il sito dell’Ufficio Pio

Il sito della Fondazione per la scuola

Il capitolo del Primo Rapporto sul secondo welfare dedicato alle Fondazioni di origine bancaria