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  • Il target sono ragazzi delle scuole medie più esposti alle conseguenze sociali della pandemia

  • Saranno coinvolti 2.500 studenti universitari che aiuteranno gli adolescenti in difficoltà

  • Il progetto sarà implementato in Lombardia, ma si pensa già alla scalabilità nazionale

 Coinvolgere studenti universitari per aiutare giovani ragazzi in difficoltà nello studio e nelle relazioni, contrastando le conseguenze della pandemia sulla loro socialità e la capacità di apprendimento. È l’obiettivo di TOP – Tutoring Online Program, programma promosso dall’Università Bocconi e dall’Università di Harvard nell’ambito del LEAP – Laboratory for Effective Anti-poverty Policies della Bocconi), con la collaborazione dell’Università Bicocca.

Dopo la prima fase di sperimentazione, il progetto sarà rafforzato in Lombardia e alle province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola grazie al sostegno di Fondazione Cariplo.

Come funziona TOP

Lanciato come programma pilota nel corso del primo lockdown, TOP ha offerto a 80 scuole secondarie di primo grado sparse su tutto il territorio nazionale la possibilità di richiedere un tutoraggio individuale online, che nel complesso ha coinvolto oltre 500 ragazzi. A causa della pandemia e dell’introduzione della didattica a distanza (DAD), i problemi di apprendimento sono cresciuti tra i più giovani e le richieste sono state numerose.

A ciascuno studente tra quelli segnalati dagli insegnanti delle scuole coinvolte era stato assegnato un tutor identificato tra gli studenti volontari delle università milanesi Bocconi, Bicocca e Statale che, debitamente formati, hanno garantito supporto nello studio di una o più materie tra matematica, italiano e inglese. I tutor hanno supervisionato i ragazzi delle medie per almeno due ore la settimana e, grazie al ricorso al digitale, hanno potuto raggiungere situazioni in cui l’opportunità di un supporto allo studio non era neanche contemplata. Ottenendo risultati significativi.

La valutazione d’impatto condotta da LEAP ha confermato miglioramenti del rendimento scolastico e del benessere psicologico e socio emozionale dei ragazzi coinvolti. Da qui la scelta di replicare il progetto TOP anche nell’anno in corso in cui, come vi abbiamo raccontato, sembrano non essersi esauriti i problemi legati alla DAD.

Didattica a distanza e povertà educativa

La nuova edizione di TOP sarà sostenuta da Fondazione Cariplo in collaborazione con l’Università Bocconi, l’Università Bicocca, CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) e la rete delle Università lombarde. L’obiettivo è raggiungere almeno 2.500 minori sul territorio lombardo e nelle provincie di Novara e Verbania, tradizionale territorio operativo di Cariplo.

Attraverso il progetto i promotori si propongono di contrastare il fenomeno del Learning loss, che durante la pandemia ha colpito molti studenti svantaggiati, e porre un rimedio alla mancanza di strumenti digitali adatti, attraverso la distribuzione di pacchetti digitali agli studenti beneficiari di TOP attraverso la donazione di PC portatili ricevuta da Intesa Sanpaolo. Un modo dunque per affrontare un gap digitale che, come spiegavamo qui, in Italia è più diffuso di quanto si pensi e interessa soprattuto le fasce più vulnerabili della popolazione.

Per raggiungere tali obiettivi si cercherà di consolidare il modello d’intervento attraverso la collaborazione con le realtà del Terzo Settore che operano sui territori. L’intento dichiarato è quello di poter arrivare a una diffusione strutturata a livello nazionale.

Fosti: così sosteniamo chi ha meno opportunità

A riguardo, Giovanni Fosti, Presidente della Fondazione Cariplo ha affermato che “sostenere i ragazzi che hanno meno opportunità attraverso il protagonismo dei giovani: questa è la forza del progetto Tutoring Online Program, emersa dalle prime due edizioni realizzate da Università Bocconi, Harvard e Università Bicocca”.

La povertà educativa e digitale“, ha continuato Fosti, “oggi rischia di essere una vera e propria condanna a una povertà di futuro: un’ingiustizia per chi la subisce e una perdita di potenziale per tutto il Paese. Per questo Fondazione Cariplo ha deciso di aderire alla nuova edizione di questo progetto e contribuire al suo ampliamento sul territorio.

 

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