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Il 21 marzo si è celebrato in tutto il mondo il "World Social Work Day", quest'anno dedicato al tema “Promoting Community and Environmental Sustainability” incentrato sulla promozione della comunità e della sostenibilità ambientale. Approfondiamo in questo articolo i principali temi proposti dall'International Federation of Social Workers e dall'Ordine degli Assistenti Sociali.
La Legge di Bilancio 2017 ha previsto, nell'ambito del cosiddetto pacchetto famiglia, l’introduzione del bonus Mamme domani: un assegno una tantum, pari a 800 euro, riconosciuto alle donne che nel corso del 2017 raggiungeranno il settimo mese di gravidanza. Al momento però, nonostante le rassicurazioni dell'INPS, non sono ancora state fornite le modalità di accesso alla prestazione.
Abbiamo chiesto a Elena Carnevali, relatrice alla Camera della legge sul Durante e Dopo di Noi, di approfondire la genesi e i contenuti della legge 112/2016, “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”. L'obiettivo principale della norma, ampliare i diritti esigibili dalle persone con disabilità attraverso l'implementazione delle loro capacità e potenzialità, è stato raggiunto?
Il 15 marzo a Roma è stato presentato lo studio di fattibilità realizzato da Human Foundation e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT sui nuovi strumenti finanziari pay-by-result per sostenere programmi di reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute. L’obiettivo dello studio è di mettere in relazione risultati sociali, come l’abbassamento del tasso di recidiva, con potenziali risparmi a favore dell’amministrazione della giustizia, offrendo spunti per realizzare strade innovative che rispondano ai nuovi bisogni sociali.
È online il nuovo numero di Quaderni di Economia Sociale, la rivista semestrale realizzata da SRM e Fondazione con il Sud in collaborazione con Banca Prossima e dedicata ai temi del non profit e della partecipazione civica. A questo fascicolo ha partecipato anche il nostro Laboratorio con i contributi di Paolo Pantrini, Valentino Santoni ed Eleonora Maglia, che si sono occupati di politiche per la disabilità, cooperazione tra profit, non profit e settore pubblico e di welfare aziendale e conciliazione vita lavoro.
Il Consiglio dei Ministri del 9 marzo ha approvato lo statuto della Fondazione Italia sociale, ente previsto dalla legge di riforma del Terzo settore per promuovere l’aggregazione e l’utilizzo di risorse e competenze provenienti da attori pubblici, privati e non profit. In attesa di capire meglio struttura e modus operandi che assumerà questo nuovo soggetto, è impossibile non notare diversi punti di contatto con altre realtà che già operano in diversi territori del nostro Paese: le fondazioni di comunità.
L'Alleanza contro la povertà ha annunciato l'avvio di una ricerca finalizzata al monitoraggio e alla valutazione del Sostegno all’Inclusione Attiva. Un team di ricerca composto da alcuni dei maggiori esperti del tema nei prossimi mesi studierà lo stato di implementazione della misura per identificare i meccanismi che ne stanno ostacolando o favorendo il funzionamento, in modo da poter meglio orientare i prossimi passi che saranno messi in campo dal Governo per contrastare la povertà nel nostro Paese.
Nel dibattito politico italiano l’ipotesi di istituire il reddito di cittadinanza sta sicuramente prendendo campo ben oltre il Movimento Cinque Stelle che pure ne ha fatto da tempo la sua bandiera. Il guaio è che, come spesso avviene nella nostra litigiosa arena politica, passa in secondo piano l’approfondimento sul come, il quanto e la platea che ne dovrebbe usufruire. Serve quindi che chiunque abbia intenzione di formulare ipotesi in tal senso chiarisca se questo sono compatibili con i fragili equilibri della nostra finanza pubblica
In queste settimane siamo entrati nella fase cruciale della Riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale. La legge delega introduce delle significative innovazioni che avranno un impatto sull’assetto di tutto il settore. In questo articolo Andrea Bernardoni ci offre alcuni riflessioni sulla parte relativa all’impresa sociale, formulando alcune proposte che hanno l’obiettivo di ampliare gli effetti postivi della riforma per lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale nel Paese.
Per contrastare la povertà e l’esclusione sociale, lo scorso dicembre l’Emilia Romagna ha introdotto il Reddito di Solidarietà (Res). La misura, che sarà operativa tra poche settimane, consiste in un sostegno economico erogato nell’ambito di un progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo. Il Res è stato pensato per rivolgersi ai nuclei familiari esclusi dal Sostegno all’Inclusione Attiva (Sia), misura nazionale di contrasto alla povertà giudicata da molti esperti troppo selettiva.
Con un comunicato diffuso lo scorso dicembre, il Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà (CILAP), sezione italiana dell’European Anti Poverty Network (EAPN), ha posto l’attenzione sui risultati deludenti che l’implementazione del Sostegno all’Inclusione Attiva sta ottenendo. Per approfondire la questione abbiamo intervistato Nicoletta Teodosi, presidente del Cilap-Eapn, che ci ha spiegato quali sono i principali fattori che stanno limitando la misura.
Il 20 dicembre scorso, nel corso dei lavori del Consiglio regionale per l'approvazione del bilancio di previsione 2017-2019, è stato approvato un emendamento che impegna la Giunta Regionale della Lombardia ad adottare le opportune misure dirette all’ampliamento delle esenzioni, ovvero alla rimodulazione in riduzione, del cosiddetto superticket. Abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, Segretario Regionale Cisl Lombardia, di spiegarci meglio la questione.
Ci sono persone che vivono in strada 365 giorni all'anno. Poi, in inverno, alcune di loro muoiono e tutti parlano di emergenza. Quando passerà il gelo, però, torneranno tutti invisibili. Fio.PSD vuole essere una voce fuori dal coro e sostenere che, se adeguatamente supportati da una strategia di uscita dal circuito dell’emergenza, da servizi innovativi basati sulla presa in carico professionale e su progetti personalizzati, della cosiddetta emergenza freddo si può non morire.
L’istituto Bertelsmann Stiftung ha recentemente pubblicato il terzo rapporto annuale sulla giustizia sociale in Europa, basato sulla misurazione del Social Justice Index. Il rapporto 2016 conferma sostanzialmente quanto emerso lo scorso anno: nonostante il miglioramento generale dei valori che compongono l'indice, quasi nessun paese dell’Unione Europea è riuscito a tornare ai livelli di benessere e giustizia sociale precedenti la crisi.
Il 20 dicembre è stato presentato il quarto Rapporto sul benessere in Italia (BES – Benessere Equo e Sostenibile). L’obiettivo è quello di raccontare la realtà attraverso nuovi indicatori, catturando le sfumature della complessità dello sviluppo economico e del progresso sociale dell’Italia, con un occhio rivolto in particolare al tema della sostenibilità, sia essa economica, sociale o ambientale. Stefano Bruni (MioWelfare) e Valentino Santoni (Percorsi di secondo welfare) ci propongono una sintesi del Rapporto pubblicato quest'anno.
L’Alleanza contro la povertà in Italia ha lanciato un appello affinché l’iter del disegno di legge delega per il contrasto alla povertà prosegua e sia finalmente predisposto il piano nazionale annunciato dal Governo. L'attuale situazione di incertezza politica, infatti, rischia di privare tante famiglie indigenti della possibilità di ricevere il sostegno adeguato. Come dimostra il fatto che da gennaio, l’Italia sarà l’unico paese europeo in cui lo Stato non sostiene le persone in condizione di povertà assoluta.
Il Sostegno per l'Inclusione Attiva non funziona. I vincoli per l’accesso sono troppi, le domande rifiutate oscillano fra il 40% e l'80% di quelle presentate e di fatto sono stati esclusi i nuclei familiari più giovani e con un solo figlio, una delle fasce che il SIA nelle intenzioni originali avrebbe dovuto sostenere. A sostenerlo in un comunicato è Nicoletta Teodosi, presidente del Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà (CILAP), sezione italiana della European Anti Poverty Network (EAPN).
Ogni anno l’Istat pubblica un rapporto basato sull’indagine campionaria “Reddito e condizioni di vita”, che permette una lettura delle condizioni di benessere nel nostro paese e monitora il raggiungimento, a livello nazionale, degli obiettivi di Europa 2020. Elisabetta Cibinel ha analizzato l'ultima edizione del Rapporto, relativa all'anno 2015, dal quale emerge come l’Italia sia ancora lontana dal raggiungere i propri obiettivi.
Nel numero 5/2016 di Welfare Oggi Daniela Di Capua e Monica Giovannetti approfondiscono funzioni, sviluppo e prospettive dello SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Attraverso un approccio multilevello, e grazie alla collaborazione tra enti locali e terzo settore, negli ultimi anni lo SPRAR si è ampliato notevolmente e attualmente garantisce percorsi di inserimento sociale ed conomico a circa 27.000 richiedenti asilo e rifugiati giunti nel nostro Paese.
I Contrat à Impact Social, la versione francese degli anglosassoni Social Impact Bond, sono diventati realtà. La Francia rientra così nel novero di quei Paesi che hanno iniziato la sperimentazione di strumenti payment by result, un approccio innovativo alla finanza pubblica che prevede che il committente paghi solo a risultato raggiunto. Lo strumento è stato presentato a Milano durante un incontro promosso da Social Impact Agenda per l’Italia.
La crisi di Governo rischia di congelare l’Iter del ddl povertà che, approvato alla Camera la scorsa estate, è ora in Senato. Tutto questo quando l'Istat ci ricorda che in Italia più di un quarto della popolazione è a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il disegno di legge delega, collegato alla Legge di Stabilità 2016, mira a contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso l’introduzione del Reddito di Inclusione. Ma questa misura rischia appunto di essere su un binario morto.
Il progetto "VelA - Verso l'Autonomia" è stato promosso da Fondazione CRC in partenariato con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino. Si è concluso ora con un convegno che ne ha valutato l'impatto traendo stimoli per implementare le politiche per la disabilità attraverso un modello basato sui diritti.