#LavoroDignitoso

La promozione e la protezione del lavoro sono al centro del nostro Focus “Welfare e contrattazione”. Inoltre seguiamo regolarmente gli sviluppi del mondo del lavoro nelle aziende e nel Terzo Settore. Approfondisci il Goal 8 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Dal 15 febbraio sarà attivo il corso destinato a coloro che vogliono fare del welfare aziendale la loro professione. Il percorso, promosso da eQwa insieme a Percorso di secondo welfare e Walà, si svolgerà da remoto e in modalità flessibile ed è strutturato per formare professionisti con le linee guida definite dalla Prassi di Riferimento UNI/PdR 103:2021 sul welfare aziendale e il Welfare Manager.
Il nuovo numero di Quaderni di Economia Sociale, la rivista di SRM e Fondazione CON IL SUD, analizza i cambiamenti generati dalla crisi pandemica, mettendo in luce il ruolo determinante del Terzo Settore e della co-progettazione tra Pubblico, privato e non profit. Tra gli articoli ci sono anche due pubblicazioni curate dai nostri ricercatori.
Nel corso della pandemia gli amici di Pares si sono trovati a dover costruire laboratori di formazione online coinvolgenti e attivanti. Una sfida non facile, visti anche i diversi temi di cui si occupano, che hanno voluto affrontare utilizzando differenti canvas. In questo articolo ci propongono 3 modalità di impiego di questi strumenti e alcune considerazioni sull’efficacia di ciascuna delle opzioni praticate, che possono funzionare anche al di fuori della dimensione digitale.
Partendo da un progetto concreto, le esperte di Dialogica Lab propongono alcuni spunti per misurare l'impatto sociale generato da iniziative e progetti rivolti alla comunità. Si tratta di una riflessione interessante per tutte quelle organizzazioni che operano sui territori per promuovere innovazione e cambiamento.
Alcuni parlamentari avevano presentato emendamenti alla Legge di Bilancio 2022 per rendere strutturale la detassazione dei fringe benefit fino a 516 euro l'anno, ma nessuno di essi è stato recepito nel testo finale approvato dal Parlamento. Eppure, al netto degli attuali limiti di utilizzo, il raddoppio avrebbe potuto essere un'occasione importante per incentivare le imprese a investire nel welfare aziendale.
La pandemia ha trasformato i bisogni sociali delle persone, influenzando anche le pratiche di welfare e conciliazione vita-lavoro messe in campo dalle aziende. Per affrontare queste necessità si stanno diffondendo nuove figure professionali che possono accompagnare le imprese e gli operatori del settore nell'affrontare queste sfide: i Welfare Manager.
Le piattaforme digitali contribuiscono alla creazione di spazi virtuali in cui utenti, beneficiari e fornitori di beni e servizi possono interagire tra loro. La potenzialità di queste piattaforme è replicabile anche nel campo del welfare. Data la loro centralità, la Commissione Europea ha recentemente presentato un pacchetto di misure per la loro regolamentazione. Per saperne di più abbiamo intervistato Giuseppe Guerini, Presidente di Cecop Europe.
Secondo una recente indagine condotta da alcune associazioni di Confindustria, nel 2021 i salari in alcune aree settentrionali del Paese sarebbero aumentati mediamente dell’1,8%. E a crescere sarebbe anche la presenza di misure di welfare aziendale. Permangono però forti differenze tra piccole e grandi imprese.
L’attuale sistema di long term care non è in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più anziana, esposta alla perdita dell’autonomia e all’infragilimento. Per affrontare le sfide che mergono in questo ambito occorre agire nei territori attivando reti di attori pubblici e privati, muovendo verso un “platform welfare” che permetta di informarsi, acquistare e usare servizi usando strumenti digitali che aggreghino domanda e offerta.
Il 2022 potrebbe essere decisivo per affrontare la riforma dei servizi per i non autosufficienti e offrire nuove opportunità di cura per gli anziani: il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha chiesto al Governo di creare le condizioni per avviare un processo che è sempre più urgente per il nostro Paese. Ci mancano infatti gli strumenti adeguati per affrontare questo cambiamento epocale. Ne parliamo nella nostra inchiesta per Buone Notizie.
Oltre dieci anni dopo l’ultima misura organica in materia, pochi giorni fa la Commissione Europea ha presentato il suo Piano d’Azione per l’Economia Sociale. Giulio Pasi e Paolo Venturi ci offrono alcuni spunti di riflessione sulle opportunità di questa scelta, che ha profondamente a che fare con l’urgenza di ripensare le politiche, sociali e non.
Al Senato sono stati presentati emendamenti alla Legge di Bilancio per rendere strutturale il raddoppio a 516 euro. Secondo alcuni esperti questo potrebbe dare alle aziende maggiori possibilità di programmazione in materia di welfare aziendale, ma bisogna stare attenti a incentivare la dimensione territoriale, oltre che le sinergie con il Pubblico, per evitare distorsioni.
Secondo le rilevazioni del Ministero del Lavoro, a novembre 2021 ci sono quasi 14 mila contratti di secondo livello che regolamentano premi di produttività per i lavoratori. Il 60% di questi prevede anche misure e servizi di welfare aziendale. Nonostante la pandemia, la contrattazione di strumenti premiali sembra restare stabile.
Abbiamo letto l’ultimo rapporto di Ocsel, l’Osservatorio sulla Contrattazione di Secondo Livello di Cisl. Secondo le stime del sindacato, nel 2020 la contrattazione del welfare aziendale si è ridotta notevolmente a causa delle crisi e delle difficoltà delle imprese. È aumentata però la presenza dello smart working e delle misure di conciliazione vita-lavoro.
Circa 95 milioni di persone, il 22% di chi vive in Europa, si trova a rischio povertà e esclusione sociale. Entro il 2030 l'UE intende abbassare questa cifra di almeno 15 milioni, di cui un terzo minori, e per farlo sta mettendo in campo diversi strumenti. Basteranno per limitare le conseguenze del Covid-19? Ne parliamo nella nuova puntata di Europa Sociale, la serie di Secondo Welfare per capire come cambierà l'Unione dopo il Summit di Porto.
Grazie alla collaborazione con i Comuni di Abano, Montegrotto e Battaglia Terme e il Distretto del commercio delle Terme Euganee, TreCuori ha realizzato un progetto che permette alle attività commerciali del territorio di destinare una piccola quota del fatturato verso il non profit e il Terzo Settore.