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Per affrontare con efficacia i rischi sociali contemporanei a un territorio servono conoscenza, collaborazione e concretezza. Solo così è infatti possibile indirizzare le risorse disponibili, ma reperirne di nuove, verso i bisogni davvero prioritari per la comunità. È a partire da questa convinzione che nasce OsservaBrescia – Osservatorio territoriale del Bresciano, progetto di Intesa Sanpaolo realizzato con la collaborazione scientifica Percorsi di secondo welfare, Laboratorio di ricerca e informazione legato all’Università degli Studi di Milano. L’obiettivo? Fornire agli attori locali gli strumenti per comprendere meglio le trasformazioni in corso e sviluppare risposte concrete, condivise e innovative.

L’Osservatorio è partito ufficialmente il 14 aprile, con il primo incontro del Tavolo di lavoro degli stakeholder, che segna l’inizio del percorso pensato per far emergere e affrontare, in modo partecipato e basato sull’evidenza, le principali criticità sociali del territorio bresciano.

Nel corso di questo momento, a cui hanno preso parte oltre 60 stakeholder territoriali, sono stati presentati gli obiettivi di OsservaBrescia, le attività previste e il senso del percorso che sarà svolto per realizzarle. Una parte dell’incontro è stata dedicata all’importanza dei dati quali base per lo sviluppo di azioni sociali in grado di rispondere efficacemente ai bisogni della comunità bresciana.

Perché un osservatorio su Brescia?

Negli ultimi anni, le comunità locali si sono trovate ad affrontare sfide sociali complesse e interconnesse: povertà, disuguaglianze, precarietà abitativa e lavorativa, invecchiamento della popolazione, fragilità educativa. Temi che – per essere compresi e affrontati – richiedono uno sguardo sistemico e dati solidi su cui basare riflessioni e strategie.

OsservaBrescia nasce per rispondere a questo bisogno, mettendo in connessione istituzioni pubbliche, organizzazioni del Terzo Settore, rappresentanze economiche e sociali, enti filantropici, realtà religiose e accademiche. L’idea è semplice, ma ambiziosa: creare uno spazio di confronto permanente, alimentato da dati condivisi, per promuovere politiche e interventi che migliorino concretamente il benessere della comunità bresciana.

“In un contesto segnato da scarsità di risorse e crescente complessità” spiega Franca Maino, direttrice scientifica di Percorsi di secondo welfare e professoressa dell’università degli Studi di Milano “i dati diventano fondamentali per orientare le scelte, misurare gli impatti e costruire alleanze efficaci per affrontarli. La cultura del dato è un presupposto imprescindibile per fare innovazione sociale e OsservaBrescia offre l’opportunità di andare in questa direzione”.

A garantire tale azione sarà appunto Percorsi di secondo welfare, che metterà a disposizione la propria esperienza nella ricerca applicata e nel coinvolgimento multistakeholder, curando le diverse attività previste dal progetto e garantendo al contempo consulenza e accompagnamento strategico a Intesa Sanpaolo per delineare le linee di intervento future.

Un approccio collaborativo e data-driven

Alla base dell’Osservatorio c’è infatti un’impostazione fortemente data-driven. OsservaBrescia si propone di raccogliere, analizzare e valorizzare un ampio spettro di informazioni quantitative e qualitative, provenienti da fonti nazionali, regionali e locali. Particolarmente rilevante sarà la possibilità di includere nell’Osservatorio i dati raccolti dalle organizzazioni del territorio, che spesso sono depositarie di conoscenze preziose ma ancora poco sistematizzate.

A partire da questa base conoscitiva, attraverso un processo di coprogettazione strutturato, OsservaBrescia si propone così di individuare le priorità sociali più urgenti, sviluppare strategie condivise di intervento e accompagnare la realizzazione di azioni concrete sul territorio.

Una prospettiva ambiziosa che OsservaBrescia intende realizzare attraverso una serie di attività articolate che si svolgeranno nei prossimi mesi.

Le attività previste

Il primo passo è stata la Costituzione di un Tavolo di lavoro permanente, coordinato dalle ricercatrici di Percorsi di secondo welfare Anastasia Rita Guarna e Chiara Lodi Rizzini, che raccoglie i principali attori del territorio, pubblici e privati e che, come detto, ha avuto il suo primo incontro lo scorso 14 aprile. Contestualmente è stata attivata una Rete Territoriale più ampia, che potrà contribuire e partecipare ai lavori in modo flessibile.

Grazie al confronto dal gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare e gli stakeholder in tale sede, OsservaBrescia prevede la costruzione di un set di oltre 50 indicatori per monitorare i bisogni e le dinamiche sociali locali del Bresciano. I dati raccolti saranno riportati in un rapporto analitico e resi disponibili attraverso un sito interattivo che offrirà una lettura approfondita delle sfide in corso.

Sulla base dei dati e grazie a un confronto continuativo con gli stakeholder del Tavolo saranno quindi definite strategie d’azione condivise, orientate alla concretezza e alla misurabilità, per affrontare i bisogni individuati come più urgenti.

Per tutta la durata del progetto Percorsi di secondo welfare garantirà attività di disseminazione per coinvolgere la cittadinanza e diffondere una cultura del dato e della responsabilità collettiva.

Una visione integrata per il territorio

OsservaBrescia è un progetto realizzato insieme a Intesa Sanpaolo per il Sociale, la struttura del Gruppo Intesa Sanpaolo che si occupa di contrastare le povertà e promuovere l’inclusione. Con sede nazionale a Brescia, Intesa Sanpaolo per il Sociale opera con un approccio collaborativo, attivando percorsi ed iniziative di coprogettazione con soggetti del pubblico, del privato e del privato sociale.

Una visione che si riflette anche in questo progetto, che vuole favorire lo sviluppo di un ecosistema territoriale più inclusivo, coeso e sostenibile, capace di generare valore sociale e innovazione anche grazie all’azione della banca.

In questo senso, come ha spiegato Andrea Forghieri, Executive Director di Intesa Sanpaolo per il Sociale “OsservaBrescia nasce per comprendere meglio e affrontare le sfide sociali complesse che sta vivendo il territorio di Brescia, dove Intesa Sanpaolo è presente da lunghissimo tempo. Vogliamo creare uno spazio di confronto permanente, basato su dati solidi e condivisi, per promuovere iniziative che migliorino concretamente il benessere della comunità bresciana. La città è oggi sede di Intesa Sanpaolo per il Sociale, la struttura della Banca che coordina e progetta gli interventi e le azioni nel sociale in tutto il Paese, attraverso il lavoro comune, la collaborazione e la co-gestione con il Terzo Settore e le Istituzioni Pubbliche”.

OsservaBrescia si configura dunque come un esperimento di governance collaborativa, un laboratorio di innovazione sociale e una piattaforma per accendere riflettori sui bisogni reali delle persone e costruire risposte capaci di fare la differenza.

 

 

Foto di copertina: Cătălin Todosia, Pexels.com