Si chiama WILL, Welfare Innovation Local Lab, e rappresenta una delle iniziative più ambiziose nel panorama del welfare locale italiano. Promosso da IFEL e accompagnato da diversi partner, questo progetto si è infatti posto l’obiettivo di ridefinire i modelli tradizionali di erogazione dei servizi territoriali attraverso una logica inclusiva, collaborativa e innovativa incentrata sul concetto di piattaforma.

Percorsi di secondo welfare ha seguito WILL occupandosi del coordinamento scientifico e dell’accompagnamento strategico di alcuni grandi Comuni per aiutarli a ripensare i propri sistemi di welfare. Abbiamo quindi acquisito diverse competenze sul tema, frutto di un lavoro che ha dovuto fare i conti anche con la pandemia, il mutato quadro internazionale e le “grandi transizioni”.

Molte di queste competenze sono state raccontate nel volume “Platform Welfare”, scritto in collaborazione con CERGAS-Bocconi, e in un Report che verrà presentato il 28 novembre 2024 all’evento di chiusura del progetto e che riporta gli esiti di questo lungo percorso. In questo articolo, prendendo spunto dal capitolo del Report scritto dalla nostra Direttrice Scientifica Franca Maino, raccontiamo i principali punti di attenzione del progetto WILL.

Stimolare il cambiamento necessario nel welfare

Innovare i sistemi di welfare locale non è cosa da poco, soprattutto in un’epoca di transizioni fondamentali – da quella socio-demografica a quella climatica, fino a quella digitale – in cui i bisogni di persone e comunità variano e si allargano continuamente. Partire da questo assunto vuol dire riconoscere che i sistemi tradizionali di protezione sociale non sono più sufficienti per affrontare tante sfide, vecchie e nuove. Lo sanno bene i Comuni di WILL, in prima linea per rispondere alle esigenze dei cittadini, a cui è sempre più evidente la necessità di rivedere l’assetto di risposta al bisogno e di erogazione delle risposte.

In questo senso, WILL ha inteso generare un cambiamento radicale: mutare le logiche centralizzate di risposta al bisogno che risultano inadeguate di fronte alle necessità emergenti e sempre più complesse, così come l’erogazione quantitativa per farvi fronte, per individuare nuove soluzioni. Per farlo, ha lavorato su diverse dimensioni come l’impatto sociale, le logiche della collaborative society e della governance collaborativa, ma anche sulla creazione di valore sociale attraverso le piattaforme digitali.

Nell’ultimo quinquennio, WILL ha accompagnato 8 Comuni capoluogo per adattarsi alle dinamiche dell’economia della condivisione facilitando l’incontro tra domanda e offerta di servizi, riducendo i costi di transazione. Soprattutto ricorrendo al concetto di piattaforma.

Piattaforme collaborative come strumento per il welfare

Se infatti le piattaforme digitali rappresentano l’infrastruttura tecnologica per gestire le interazioni in modo efficace in qualsiasi campo, nel welfare locale possono, in una logica collaborativa, essere spinta per la creazione di relazioni sostenibili ed efficienti, ma anche l’incentivo per alimentare la fiducia e la trasparenza nelle valutazioni dei servizi. Per questo, nell’ambito del progetto WILL, sono state identificate due categorie principali di piattaforme su cui i Comuni sono stati chiamati a confrontarsi e a lavorare:

  • le piattaforme di ricomposizione sociale, che mirano a creare comunità coese, favorendo il senso di appartenenza e il supporto reciproco (ad esempio, per categorie come anziani o persone sole)
  • le piattaforme marketplace, che connettono individui con bisogni specifici a professionisti in grado di soddisfarli (ad esempio, si rivolgono ai NEET, ai working poor e agli anziani fragili).

Così facendo, la piattaforma in WILL non è stata intesa solo un mero strumento digitale, ma un mezzo che migliora l’accesso a servizi già esistenti creando al contempo opportunità e sviluppo locale.

WILL nel concreto

Durante tutto il progetto, Percorsi di secondo welfare, CERGAS-Bocconi e On! hanno accompagnato i Comuni con attività finalizzate a metterli nelle condizioni di sperimentare le logiche della ricomposizione sociale, del marketplace e dell’approccio outcome-based. L’accompagnamento erogato si è svolto sotto forma di incontri bilaterali di approfondimento con i singoli Comuni e momenti di confronto in plenaria. Al percorso hanno partecipato i referenti comunali individuati da ogni ente e i soggetti della rete partner impegnati nel progetto sperimentale con caratteristiche di innovazione ed esemplarità internamente individuate.

Durante gli incontri bilaterali sono stati identificati i temi su cui intervenire insieme alle priorità strategiche e alle logiche di intervento, sono state condivise le logiche di coinvolgimento di stakeholder e partner, è stato definito il modello di monitoraggio e valutazione delle attività e, infine, sono stati messe in campo le fasi operative per l’avvio del progetto.

Gli incontri in plenaria hanno invece avuto lo scopo di permettere, su temi specifici, un confronto costante sul livello di attuazione dei diversi step previsti nel percorso e su eventuali difficoltà attuative riscontrate, nonché di favorire momenti di scambio e apprendimento reciproco tra i Comuni coinvolti.

Welfare di iniziativa e governance collaborativa

I Comuni che hanno partecipato a WILL si sono dunque messi in gioco affrontando una sfida certamente ostica: leggere in maniera multidimensionale i bisogni e offrire risposte personalizzate prima che si trasformino in richieste esplicite, prevedendo azioni di scouting e immaginando una diretta presa in carico. Dal cosiddetto “welfare on demand”, i Comuni hanno iniziato ad adottare un’impostazione di “welfare di iniziativa” o “proattivo”, proprio allo scopo di dare risposte capillari rispetto ai bisogni che presentano sempre più nuove complessità.

Accanto a questo, i Comuni sono stati incentivati ad adottare modelli di governance che privilegiassero la coprogrammazione e la coprogettazione, andando a coinvolgere altri attori pubblici, aprendo al privato e ragionando in modo più collaborativo con il Terzo Settore.

Questo ha anche significato sperimentare approcci dinamici e partecipativi e aprire un confronto sulle logiche outcome-based per riflettere su come misurare l’impatto sociale delle iniziative messe in campo. Sotto questo profilo la sfida principale riguarda l’individuazione di indicatori in grado di misurare il valore sociale generato (e non solo o non tanto quello economico) dei progetti e degli interventi realizzati o da realizzare grazie all’apporto delle reti multiattore che operano nelle comunità locali.

Un’occasione per tirare le fila di WILL

Dopo 5 anni, come detto, WILL esaurirà il suo ciclo. Il 28 novembre a Milano si svolgerà un evento in cui si tireranno le fila del lavoro svolto: un’occasione per approfondire gli aspetti sopra descritti e mettere in luce le dinamiche e le esperienze più interessanti che si sono sviluppate nel corso del progetto. A nostro avviso, tuttavia, non si tratterà di un punto di arrivo ma, anzi, di un’occasione di ripartenza per diffondere gli apprendimenti fatti e, soprattutto, confrontarsi con i Comuni partecipanti per capire come proseguire lungo la strada tracciata insieme. Anche coinvolgendo altri enti locali alle prese con le medesime sfide.

Alla luce dei mutamenti sistemici in atto, infatti, solo attraverso un approccio innovativo, inclusivo  e partecipato gli enti locali possono trovare nuove risorse e competenze per affrontare le complessità del presente e del futuro in tema di welfare. E non solo.

L’evento del 28 novembre 2024 è aperto a chiunque ritenga interessante il progetto. Per registrarsi, è necessario compilare questo form. Sarà possibile anche seguire la diretta streaming dei lavori sul canale YouTube di IFEL.