Realizzare interventi volti a favorire lo sviluppo di comunità, la coesione sociale e a prevenire marginalità e criticità in ambito familiare e territoriale puntando su nuovi luoghi di welfare socio-culturale. È questo, in estrema sintesi, l’obiettivo di LucerLAB, progetto sviluppato dalla cooperativa sociale Comin a Rho, alle porte di Milano, in sinergia con la biblioteca comunale del quartiere di Lucernate e grazie alle risorse economiche e progettuali di Sercop, azienda consortile dell’ambito del rhodense.

Si tratta di un progetto sta promuovendo la rigenerazione urbana e sociale attraverso laboratori, attività ed esperienze di gruppo che coinvolgono cittadini e prendono vita in spazi pubblici del quartiere come parchi, piazze, l’oratorio e il teatro. L’idea è quella di creare luoghi sicuri e inclusivi, dove le persone appartenenti a diversi backgroundculturali o generazionali possono incontrarsi, partecipare e organizzare attività culturali, scambiare idee e insieme rafforzare la coesione sociale del quartiere. Uno di questi luoghi è appunto la biblioteca, che si sta rivelando una risorsa preziosa per tutta la comunità di Lucernate.

Il progetto si sta distinguendo per la sua capacità di costruire una partnership operativa tra scuola, famiglie e territorio: un legame che si sta realizzando grazie a interventi educativi che contrastano la dispersione scolastica e intervengono per prevenire il rischio di emarginazione. In sintesi sono dunque due gli audaci obiettivi del progetto LucerLAB: da un lato riqualificare e ricucire il tessuto urbano del quartiere e dall’altro rigenerare le relazioni sociali e comunitarie a livello locale. Vediamo di seguito come.

Attivatori di comunità: contesto e attori che hanno co-promosso LucerLAB

Lucernate è un quartiere popolare situato nelle vicinanze della ferrovia che attraversa Rho, adiacente al Parco dei Fontanili e caratterizzato dalla presenza di edifici dismessi. Il quartiere si trova in una zona isolata rispetto al centro, contraddistinto da case di edilizia popolare abitate da famiglie di diverse origini e provenienza. La mancanza di servizi e di collegamento con il resto della città e la scarsità di servizi (non c’è un supermercato e solo da un anno c’è un bar) evidenziano ulteriormente la fragilità del contesto urbano.

Oggi, insieme ad altri quartieri del territorio metropolitano, Lucernate è oggetto di investimenti realizzati nel quadro di un programma di riqualificazione promosso dal Fondo sociale europeo (e quindi grazie alla Politica di coesione UE, di cui Secondo Welfare si sta occupando attraverso il progetto A Brave New Europe, ndr). In questa realtà dal 2022, grazie al progetto LucerLAB, la cooperativa Comin ha individuato un terreno fertile per ravvivare la comunità, adottando il concetto di piazza come luogo in grado di unire e migliorare i servizi già esistenti con la collaborazione attiva degli abitanti. In questa visione è stata inclusa anche la biblioteca, individuata come un luogo accogliente che è diventato uno spazio aperto a tutto il quartiere.

Comin è stata fondata nel 1975 nell’area metropolitana milanese e opera anche nelle province di Pavia e di Monza e Brianza. Nel corso degli anni, Comin ha dato vita a diversi servizi e progetti innovativi in ambito educativo, rivolti a famiglie e bambini in difficoltà, come ad esempio l’affido familiare, l’assistenza educativa e lo sviluppo di comunità. I valori che accompagnano la cooperativa nella sua storia sono molti: partendo dalla scelta di essere una cooperativa che favorisce trasparenza e coinvolgimento di tutti i soci, al miglioramento della qualità e dell’impatto del lavoro sociale.

Parlando con Silvana Santoro, responsabile della biblioteca di Lucernate, e Riccardo Martinelli, referente della cooperativa Comin, è emerso come l’incontro tra le due realtà le abbia portate ad influenzarsi positivamente: “ad essere tessere di un mosaico in espansione”. La cooperativa Comin e la biblioteca di Lucernate hanno infatti mescolato i loro saperi creando collaborazione e condivisione e dando vita ad uno spazio di welfare in cui la comunità si incontra.

La biblioteca comunale di Lucernate nasce nel 2016 ed è gestita dal Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest (CSBNO), una grande rete di biblioteche guidata dall’idea secondo cui “la biblioteca è di più”. Lo spazio dove oggi si trova la biblioteca ha ospitato nel corso del tempo diversi servizi con funzioni diverse: è stata sede di un ambulatorio medico, dei carabinieri e di un centro civico. Oggi nell’edificio – insieme alla biblioteca – hanno sede una scuola di musica e un teatro e adiacente vi è una scuola primaria. Quella di Lucernate non è la principale biblioteca del comune di Rho, ma nel tempo è diventata una realtà in grado di aprirsi a nuovi orizzonti. Con l’obiettivo di ricreare il senso civico che l’ha sempre contraddistinta, sono state proposte iniziative a bambine e bambini che poi hanno coinvolto i loro genitori. Questo luogo ha un’impronta culturalmente orientata, dove la presenza di educatori contribuisce a valorizzare l’offerta culturale anche sul piano sociale.

La biblioteca mette cura nelle cose, nelle proposte culturali che presenta e rende il setting prezioso, familiare, dove “non si parla di accoglienza della diversità, perché questa si pratica e si respira”. La cooperativa Comin ha un’attenzione più specifica verso le dinamiche relazionali che si creano nel contesto locale, collabora con altri attori della comunità, come l’oratorio e le associazioni del quartiere, che si aggiungono al mosaico, arricchendo il progetto trasformativo della comunità.

Praticare la bellezza è praticare il domani

LucerLAB ha dato vita ad esperienze di gruppo nel quartiere di Lucernate, nello specifico attraverso la creazione di laboratori rivolti ai più piccoli e alle loro famiglie (ad oggi coinvolge 40 bambine e bambini e le loro famiglie). Gli obiettivi che il progetto vuole perseguire sono la promozione dell’inclusione sociale, l’intergenerazionalità, la cittadinanza attiva, la prevenzione della dispersione scolastica, la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso laboratori di quartiere. Due educatori professionali e un coordinatore pedagogico compongono il gruppo che lavora al progetto, che collabora con la bibliotecaria della biblioteca di Lucernate e si interfaccia con altre figure professionali del territorio.

Il progetto è nato con la volontà di trasformare il quartiere di Lucernate in un luogo più attivo e inclusivo, rivalutando l’idea di piazza intesa come spazio di incontro tra il mondo culturale e il mondo sociale. Un incontro promosso attraverso la realizzazione di diverse iniziative, che riguardano ad esempio la cura dei parchi, “la valigia dei libri”, le letture nella scuola. Una partnership tra un attore pubblico e un attore sociale che valorizza quanto già fatto da queste realtà, ampliandone l’impatto, e coinvolgendo bambine, bambini e famiglie che solitamente non frequentano la biblioteca.

Luoghi dove la densità di relazioni ricompone impresa e società

LucerLAB funge da ponte tra biblioteca e territorio, e persegue l’obiettivo di moltiplicare le proposte e di creare spazi di cultura nei quartieri e nei parchi. Esempi concreti: il book-bike, la biblioteca itinerante e la biblioteca dei semi, lo swap party.

  • L’idea del book-bike, che possiamo tradurre in “bicicletta culturale”, nasce per conciliare la cultura e la sostenibilità: lo scopo è quello di diffondere la lettura e lo scambio di libri nei quartieri, coinvolgendo bambini, bambine e famiglie, i quali interagendo con il resto della comunità favoriscono l’interazione sociale.
  • La biblioteca itinerante o bibliobus è un vero e proprio pulmino al cui interno si trovano libri di ogni genere: una biblioteca a quattro ruote che porta la lettura fuori dai suoi spazi abituali, dando l’opportunità a tutti di usufruire di questo servizio.
  • Nella biblioteca dei semi i bambini e le bambine (e anche gli adulti) possono prendere in prestito dei semi, i quali vengono registrati su uno specifico quaderno come se si trattasse di un libro. In questo modo vi è una responsabilità della semina e della cura della pianta, e una volta cresciuta, verranno presi i semi nuovi e riportati in biblioteca per continuare la diffusione e lo scambio. Quest’ultima iniziativa visionaria e all’avanguardia viene praticata da sole sei biblioteche in Italia, e incentiva i piccoli e la comunità a prendersi cura della terra e dell’agricoltura biologica nella prospettiva di educare alla tutela dell’ambiente.
  • La biblioteca e la cooperativa Comin promuovono anche il riciclo per ridare nuova vita alle cose attraverso l’organizzazione in biblioteca di “swap party”, ovvero momenti di scambio di oggetti e capi d’abbigliamento.

Le due realtà nel loro lavoro quotidiano con le bambine e i bambini del quartiere rimarcano il concetto di costruire e condividere bellezza, e lo fanno all’interno di spazi di condivisione: ogni incontro è un’occasione anche per le bambine e i bambini per dire una cosa bella successa nella loro giornata. Il concetto di praticare la bellezza diventa lo strumento necessario per aumentare la coesione sociale e la rigenerazione comunitaria: non solo attraverso i libri, ma anche attraverso la cura, la valorizzazione dei luoghi (la biblioteca, i parchi, il quartiere) e delle relazioni.  L’obiettivo di coloro che promuovono e realizzano nella pratica questo progetto è tramandare l’insegnamento del “praticare la bellezza: educando e insegnando il valore della cura di sé, degli altri e degli spazi che li circondano, alle generazioni future, alle bambine e ai bambini di oggi che saranno il nostro domani”.

Dettagli che non sono dettagli: alcune iniziative promosse

Una volta a settimana, gli educatori della cooperativa Comin coinvolgono le bambine e i bambini, ma anche i loro genitori e tutti coloro che vivono nel quartiere di Lucernate, in progetti allestiti o all’interno della biblioteca o negli spazi urbani vicini.

Il progetto Art-Attack, come altri, si avvia con un momento famigliare e di convivialità come la merenda, in cui le bambine e i bambini collaborano nella preparazione della tavola, si accomodano raccontandosi un po’ di sé e delle loro giornate, per poi entrare nel cuore dell’iniziativa.  L’intento di “Art-Attack” prevede che i partecipanti imparino la tecnica del riutilizzo e l’importanza del riciclo e allo stesso tempo li coinvolge nell’arte figurativa di sé dando loro la possibilità di esprimere la propria identità personale e culturale.

Un’altra iniziativa avviata dal comitato dei genitori e dalla consulta della frazione è stata la pulizia dei parchi, che si configura come un esemplare caso di coinvolgimento attivo dei cittadini. Le famiglie hanno partecipato attivamente, collaborando insieme per migliorare gli spazi comuni che erano trascurati.

Il laboratorio “Lettura al Parco” coniuga le opportunità offerte dagli spazi all’aperto – il parco ad esempio – con l’approccio alla conoscenza rappresentato dalle letture che la biblioteca propone. La peculiarità di questa iniziativa è data dalla sua capacità di infondere nei parchi un tocco di animazione e narrazione.

La dimensione di luogo che alimenta l’innovazione sociale

Ogni mese gli educatori della cooperativa Comin diffondono un volantino che elenca le attività in programma e lo distribuiscono nelle scuole.

Nel mese di ottobre 2023 ad esempio è stato promosso un evento di particolare rilievo in occasione di Halloween, che ha unito le famiglie, la comunità locale, la biblioteca e altre organizzazioni del territorio. Durante la giornata, gli educatori hanno realizzato una “parata horror” in cui tutti indossavano costumi e andavano per negozi a fare il consueto “dolcetto e scherzetto”. Questa attività ha messo in evidenza il fatto che il quartiere, essendo di dimensioni ridotte e particolarmente trafficato, non rende più pratico lo stare in strada o passeggiare, una tradizione che invece gli educatori vogliono recuperare. Durante l’evento le bambine e i bambini hanno coinvolto attivamente le loro famiglie in un momento di merenda “da brivido” e di intrattenimento curato anche dalla scuola musicale e dal gruppo teatrale affiliato alla biblioteca, creando così un momento “mostruosamente stimolante”.

Un nuovo orizzonte

A nostro avviso LucerLAB evidenzia il potere della collaborazione e della condivisione di saperi.

Il progetto ha riportato la biblioteca ai piccoli, partendo da chi giocava per strada, permettendogli di scoprire il mondo dei libri in un contesto dove la relazione con gli altri è valorizzata. Gli stessi genitori, non abituati a frequentare la biblioteca e che manifestavano un certo scetticismo, si sono resi conto che i propri figli imparavano a prendersi cura di qualcosa di condiviso. La biblioteca si impegna così a considerare sempre di più il contesto esterno con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la comunità e integrarla nelle sue proposte.

In merito all’espansione delle attività proposte da LucerLAB sul territorio, la biblioteca e la cooperativa sociale si stanno attivando per aderire a nuovi progetti e a fondi di finanziamento. Ciò permetterebbe di ampliare le proposte, anche grazie a nuove collaborazioni con enti pubblici e privati. A questo proposito, la biblioteca di Lucernate, grazie alla vincita di un bando per un nuovo progetto, avrà la possibilità di aprire tutti i giorni della settimana, rafforzando la collaborazione con la cooperativa Comin. Inoltre, un’occasione sfidante per LucerLAB sarebbe quella di avvicinare sempre più persone e giovani anche attraverso attività di volontariato socioculturale.

LucerLAB è un contenitore e un moltiplicatore di iniziative che trasformano l’ordinario in uno straordinario luogo di cultura sociale.

Per approfondire

 

Questo contributo è parte del Focus tematico Collaborare e partecipare, che presenta idee, esperienze e proposte per riflettere sui temi della collaborazione e della partecipazione per facilitare cooperazione e coinvolgimento. Curato da Pares, il Focus è aperto a policy maker, community maker, agenti di sviluppo, imprenditori, attivisti e consulenti che vogliono condividere strumenti e apprendimenti, a partire da casi concreti. Qui sono consultabili tutti i contenuti del Focus.