La conciliazione tra vita privata e lavorativa è un bisogno sociale che si è affermato nel corso degli ultimi decenni, anche a partire da una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro e dal crescente desiderio dei padri di essere più presenti nella vita dei propri figli.

Per rispondere a questo bisogno, nel 2011,  Regione Lombardia ha dato vita alle Reti Territoriali di Conciliazione (RTC), un sistema di governance multilivello e multiattore che ha lo scopo di sostenere la costruzione e lo sviluppo di un quadro coerente di politiche e di azioni volte alla conciliazione vita-lavoro nel sistema regionale. 

Per queste loro caratteristiche, Percorsi di secondo welfare si è occupato a più riprese delle RTC con numerosi articoli e pubblicazioni nel Primo e nel Secondo Rapporto biennale. Più recentemente, ha partecipato a WorkLife Community – Percorso Formativo per le Reti Territoriali di Conciliazione di Regione Lombardia, un’iniziativa lanciata nel 2022 dalla Regione in vista dell’avvio della nuova programmazione e volta a rivitalizzare le RTC attraverso occasioni di formazione e di condivisione di pratiche ed esperienze. Di seguito vi raccontiamo alcuni degli apprendimenti più interessanti emersi durante questo progetto, che si concluderà ufficialmente il 13 novembre con un convegno ospitato a Palazzo Lombardia.

Le RTC lombarde: un laboratorio di innovazione

È noto che una delle caratteristiche fondanti del sistema di welfare lombardo sia il suo forte orientamento alla sussidiarietà, verticale e orizzontale, e le RTC rappresentano da più di un decennio una delle principali iniziative sviluppate in base a questo principio. Nate con l’obiettivo di promuovere l’integrazione tra le aree del lavoro, della formazione e dei servizi alla persona/famiglia, le RTC hanno rappresentato un’esperienza all’avanguardia per almeno due ragioni. Da un lato, il legislatore regionale ha convenuto di rispondere ai crescenti bisogni conciliativi attraverso uno strumento innovativo, le RTC appunto. Dall’altro, esse si proponevano di perseguire un obiettivo all’avanguardia, ossia offrire una risposta a un bisogno in rapida crescita e per il quale l’azione pubblica è stata (ed è ancora oggi) residuale. 

Da allora, le RTC si sono espanse e rappresentano oggi ampie e articolate reti territoriali in grado di superare il binomio Pubblico-Terzo Settore e coinvolgere in attività di conciliazione-vita lavoro anche imprese e parti sociali, ponendosi come realtà pioniere di quanto previsto dalla nuova disciplina della coprogettazione e della coprogrammazione (art. 55 del Codice del Terzo Settore). Questo perché le RTC hanno da sempre promosso una concezione più collaborativa (e meno competitiva) dell’interazione tra enti pubblici e Terzo Settore, che in oltre 10 anni ha permesso di dar vita a pratiche più o meno innovative per migliorare la conciliazione a livello locale.

Oggi le 8 ATS, le Agenzie di Tutela della Salute che hanno sostituito le ASL (Aziende Sanitarie Locali), sono le capofila di altrettante RTC. Durante il triennio 2020-2023, sono stati realizzati 40 progetti su tutto il territorio regionale da parte di altrettante Alleanze1, per un totale di 290 interventi2. Progetti e interventi sono stati messi concretamente in campo coinvolgendo un numero complessivo di realtà aziendali, pubbliche e del Terzo Settore che, nell’arco del decennio, è passato da 433 a 567.  

WorkLife Community: formazione e confronto

Rivolto alle figure apicali delle RTC e delle Alleanze territoriali, nonché a tutti i soggetti che le compongono, WorkLife Community è stato un percorso formativo realizzato su incarico della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia che si è posto l’obiettivo di creare uno spazio di riflessione e confronto all’interno delle RTC sull’esperienza maturata nel corso degli anni. L’intento, in poche parole, era analizzare e discutere delle criticità incontrate al fine di individuare leve strategiche di sviluppo in vista della prossima programmazione.

Al via WorkLife Community, il percorso formativo per le Reti Territoriali di Conciliazione della Lombardia

L’offerta formativa, suddivisa in un percorso rivolto ai referenti delle RTC all’interno delle ATS e un altro alle Alleanze, si è articolata in: lezioni frontali, pillole formative (sotto forma di video-lezioni), percorsi laboratoriali di benchlearning per i soggetti delle ATS, delle RTC e delle Alleanze e predisposizione di dispense (contenenti articoli originali) a supporto del percorso didattico. 

Le dispense e le video-lezioni sono state poi disseminate attraverso percorsi dedicati. Le prime sono state pubblicate sul portale di Secondo Welfare. Le seconde, le cosiddette “Pillole di conciliazione”, sono invece state pubblicate su YouTube

Apprendimenti e prospettive da WorkLife Community

Nel corso di WorkLife Community si sono svolti numerosi incontri laboratoriali realizzati da Secondo Welfare seguendo la modalità delle Comunità di Pratiche. Questi laboratori sono stati l’occasione per sviluppare una profonda riflessione su quanto realizzato dalle RTC e dalle Alleanze nel corso degli ultimi dieci anni e, soprattutto, per proiettare lo sguardo verso il futuro. 

Da questi incontri è emersa, ad esempio, l’importanza della comunicazione verso il territorio o il ruolo chiave che può essere giocato da nuove figure professionali come il Welfare Community Manager. Ulteriori spunti di discussione e riflessione hanno poi riguardato l’importanza di conoscere il territorio, le persone e i servizi che già sono presenti; un passaggio imprescindibile se l’obiettivo delle RTC è quello di innovare e anticipare i bisogni (e non sopperire alla mancanza di servizi “ordinari”). Per fare questo, fondamentale appare la valorizzazione delle competenze acquisite nel corso degli anni dai professionisti e dalle professioniste della conciliazione, promuovendo non solo la formazione continua, ma anche il confronto costante tra i territori attraverso momenti interattivi come quelli costituiti dalle Comunità di Pratiche. 

Le considerazioni e riflessioni emerse nel corso dei laboratori sono state tradotte da Secondo welfare in raccomandazioni che, una volta validate dai partecipanti ai percorsi laboratoriali, sono state condivise con Regione Lombardia. L’obiettivo è stato fornire linee guida utili alla progettazione di future iniziative in grado di promuovere le politiche di conciliazione vita-lavoro nel territorio lombardo.

Questa iniziativa è al centro del Capitolo 6 del Sesto Rapporto sul secondo welfare, in cui sono disponibili dati e numeri aggiornati sulle RTC, si ripercorre l’origine delle reti e si analizzano i più recenti sviluppi di questo strumento di conciliazione. Qui sarà possibile approfondire gli spunti emersi dal percorso WorkLife Community e capire i nessi tra questa iniziativa e le pratiche collaborative della coprogettazione e coprogrammazione.

Agire insieme. Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfareè il titolo del Sesto Rapporto sul secondo welfare. Il Rapporto contiene ricerche condotte dal nostro Laboratorio su queste pratiche e analizza numerose esperienze realizzate negli ultimi anni. Nel pomeriggio del 4 dicembre si svolgerà la presentazione nazionale.

 

Note

  1. Nel quadro delle RTC, le Alleanze sono quei partenariati che, nell’arco della triennalità in esame, sono responsabili dell’attuazione dei progetti risultati vincitori della Manifestazione d’Interesse pubblicata da ciascuna ATS in seguito alla Delibera  n. 2398 del 11 novembre 2019.
  2. Ogni Alleanza o progetto può prevedere al suo interno uno o più interventi.
Foto di copertina: Marten Bjork, Unsplash.com