Nel cuore di Spinea, in provincia di Venezia, La Villa Incantata è molto più di un centro educativo: è un punto di riferimento per famiglie, bambini e operatori del territorio. Attiva dal 2008, questa realtà ha saputo costruire negli anni un’offerta articolata e coerente, capace di rispondere a bisogni complessi della fascia 0-11 anni. La partecipazione al Progetto Paidia, promosso da Percorsi di Secondo Welfare e cofinanziato dall’Impresa sociale Con i Bambini, ha rappresentato per La Villa Incantata un’occasione di confronto, crescita e visibilità, confermando l’importanza di fare rete tra realtà educative diverse.
Paidia nasce con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei servizi educativi privati, spesso poco conosciuti ma capaci di intercettare e rispondere a bisogni specifici in modo capillare. In questo contesto, La Villa Incantata si è distinta per un approccio integrato e multidisciplinare, che mette al centro il benessere del bambino e della famiglia. Il progetto ha consentito alla struttura veneta di rafforzare il proprio lavoro quotidiano e di entrare in relazione con altri attori del settore, pubblici e privati, aprendo nuovi scenari di collaborazione.
Un modello educativo che unisce cura, formazione e inclusione
La Villa Incantata gestisce due servizi per la prima infanzia, autorizzati e accreditati dalla Regione Veneto secondo la LR 22/2002. Gli spazi sono pensati come luoghi di socializzazione, stimolo delle potenzialità cognitive, affettive e relazionali. Ma l’offerta non si ferma qui: nel tempo, il centro ha sviluppato un servizio di doposcuola altamente specializzato, pensato per bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche legate a disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), ADHD, bisogni educativi speciali e situazioni di disagio emotivo.
La collaborazione con psicologi, psicomotricisti, educatori ed esperti in psicopatologia dell’infanzia consente un intervento mirato e personalizzato. Il doposcuola lavora in stretta sinergia con le scuole e le famiglie, diventando un ponte tra contesti educativi differenti e supportando anche la genitorialità, spesso messa alla prova da ritmi frenetici e da una crescente complessità nella gestione quotidiana.
La Villa Incantata è anche un luogo di formazione continua. I corsi per insegnanti dell’infanzia e per i genitori, tenuti da professionisti come psicologi, nutrizionisti e pediatri, contribuiscono a costruire una comunità educante competente e coesa. Inoltre, la struttura è accreditata come Centro Qualificato e punto di riferimento per il Gruppo Leader degli Atenei Digitali, confermando il proprio impegno anche nella dimensione dell’innovazione didattica.
Il valore del confronto tra pari
Per La Villa Incantata, entrare nella rete di Paidia ha significato soprattutto uscire dalla dimensione locale e confrontarsi con altre realtà simili – e talvolta profondamente diverse – per approccio, contesto e risorse. “È stata un’esperienza preziosa, che ha dato voce a piccole realtà spesso invisibili e ha fatto emergere criticità, ma anche soluzioni creative e replicabili”, raccontano i referenti del centro. La consapevolezza condivisa è che, per sostenere davvero i bambini nella fascia 0-3 anni, servono strumenti specifici e figure adeguatamente formate, nonché investimenti pubblici all’altezza delle sfide educative odierne.
Nonostante l’accreditamento regionale e l’esperienza pluriennale, anche La Villa Incantata sente la mancanza di un riconoscimento strutturale del proprio lavoro. “Oggi la fascia 0-3 è ancora vista come un fanalino di coda, mentre dovrebbe essere il cuore pulsante di una strategia educativa di lungo periodo”, sottolineano. Da qui, l’urgenza di costruire reti professionali solide, capaci di supportare le educatrici e gli educatori nell’individuare precocemente difficoltà e nel sostenere genitori che, sempre più spesso, vivono una condizione di fragilità.
Un esempio virtuoso da valorizzare
L’esperienza di La Villa Incantata mostra come i servizi educativi privati possano essere protagonisti di un welfare generativo, capace di rispondere in modo flessibile ai bisogni emergenti del territorio. In un panorama frammentato e spesso polarizzato tra pubblico e privato, il lavoro portato avanti a Spinea suggerisce che è proprio nell’intersezione tra queste dimensioni che possono nascere modelli efficaci e inclusivi.
Paidia ha avuto il merito di mettere in luce queste esperienze, di valorizzarne il sapere pratico e di stimolare un confronto costruttivo. Ora, la sfida è fare in modo che queste buone pratiche non restino episodi isolati, ma diventino parte di una strategia sistemica che riconosca il valore delle micro-realtà e investa con decisione nell’infanzia. Perché, come ricorda La Villa Incantata, è proprio nei primi anni di vita che si costruisce il futuro di ciascuno di noi – e della nostra società.