A Bassano del Grappa, in Veneto, la Fondazione Pirani Cremona rappresenta un esempio di come storia, valori e progettualità possano fondersi per generare innovazione sociale. Con radici che affondano nel XVIII secolo – il 2025 segna il 275° anniversario dalla nascita dell’Orfanotrofio femminile fondato da don Giorgio Pirani – la Fondazione è oggi una realtà viva e poliedrica, attiva nel campo dell’accoglienza, dell’educazione e della cura, tanto dei minori quanto degli adulti in situazione di fragilità.
Patrimonio al servizio della comunità
Negli ultimi decenni, la Fondazione ha scelto di dedicare l’intero patrimonio immobiliare e culturale – che include anche quattro chiese storiche – a progetti sociali. L’approccio è coerente con i valori originari, intreccio di laicità attiva e ispirazione cristiana. In partnership con realtà locali, ha dato vita a strutture che rispondono a bisogni educativi, assistenziali e inclusivi: dall’Ostello di Bassano alla Fattoria Sociale Conca d’Oro, dalla comunità per minori “La Casa sull’Albero” ai progetti di ospitalità sul Grappa, oggi patrimonio Unesco. Il cuore dell’attività resta però nel centro storico di Bassano, dove trovano spazio le Comunità Educative per minori e i servizi scolastici montessoriani.
Educazione come vocazione
Gestiti direttamente dalla Fondazione, il nido integrato e la scuola dell’infanzia montessoriana offrono un’esperienza educativa fondata sul rispetto del bambino come soggetto attivo. Completano l’offerta i doposcuola per primaria e secondaria di primo grado, pensati per garantire continuità, sostegno e accompagnamento ai minori e alle famiglie. A questi si affiancano i centri estivi, attivi da oltre trent’anni, e una biblioteca per ragazzi con più di 6000 volumi, punto di riferimento cittadino per la promozione della lettura.
Una rete educativa che ascolta il territorio
Ascoltare e costruire relazioni: è questa la cifra distintiva della Fondazione. Dal 1994 coordina la “Città dei ragazzi”, iniziativa volta a rendere visibile l’infanzia nei suoi bisogni e potenzialità, attraverso pratiche ludiche e creative. Dal 2002 promuove anche il “Coordinamento Nidi”, una rete di 23 strutture del Distretto 1 dell’Asl 7 Pedemontana, che condivide formazione e buone pratiche. La logica è quella della co-progettazione, del coinvolgimento attivo e della generazione di senso comune.
Paidia: un’occasione per rafforzare il legame col territorio
Nel 2023 la Fondazione è stata coinvolta dal Comune di Bassano nel progetto Paidia, dedicato alla prima infanzia. L’adesione ha rappresentato l’occasione per dare sistematicità a un lavoro già avviato e per attivare nuove energie. La fase di mappatura ha permesso di esplorare il territorio alla ricerca di risorse, formali e informali, spesso nascoste ma ricche di potenziale. Ne sono nati sei tavoli di lavoro, ognuno con un focus specifico: dalla prevenzione delle fragilità genitoriali alla formazione per educatrici, dalla creazione di un catalogo di professionisti all’organizzazione di una grande festa per famiglie con bimbi 0-3.
Spazio 0: quando le mamme si fanno comunità
Uno dei progetti più emblematici è nato a Valbrenta, comune montano privo di servizi per la prima infanzia. Qui, alcune giovani mamme con competenze educative hanno deciso di attivarsi per creare nuove opportunità. Guidate dalla Fondazione, hanno dato vita al tavolo “Spazio 0”, con l’obiettivo di offrire occasioni di incontro e sostegno a genitori con bambini piccoli. Il progetto, in fase di avvio, ha già individuato un nome e un logo e si prepara a lanciare attività formative e aggregative, con una particolare attenzione alla dimensione multiculturale. Un esempio concreto di cittadinanza attiva e partecipazione dal basso.
La prima infanzia come priorità educativa e sociale
Per la Fondazione Pirani Cremona, investire nella fascia 0-3 non è solo una scelta educativa, ma una visione politica e culturale. “Considero nidi e scuole dell’infanzia servizi fondamentali – afferma la direzione – e credo che la sensibilità che un territorio esprime verso la prima infanzia sia indice di una più ampia sensibilità sociale”. Un pensiero che si nutre delle intuizioni di Maria Montessori – per cui il bambino piccolo costruisce se stesso assorbendo l’ambiente – e degli studi economici di James Heckman, secondo cui ogni euro investito nella prima infanzia genera un ritorno sociale del 13%.
Con il suo lavoro paziente e radicato, la Fondazione Pirani Cremona dimostra come la qualità dell’educazione, il senso di comunità e l’attenzione alla fragilità possano coesistere e rafforzarsi. La partecipazione a Paidia ha offerto nuovi strumenti e alleanze, ma il vero motore resta quello originario: l’intenzione profonda di “accogliere” e “curare” ogni persona, a partire dai più piccoli.