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L’Italia conta oltre 2 milioni di Neet1, ovvero giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi formativi. Circa 254.000 sono residenti nella sola Lombardia.

Di questo insieme fanno parte ragazze e ragazzi con caratteristiche diverse dal punto di vista personale, scolastico ed educativo, ma che nella metà dei casi hanno in comune la mancanza del diploma, dunque un basso livello di istruzione. Vivere la condizione di Neet, soprattutto per un periodo di tempo prolungato, genera conseguenze che si ripercuotono in molteplici ambiti della vita: dalla salute e benessere psicologico fino alla capacità di compiere scelte con piena autodeterminazione.

Per questo Fondazione Cariplo nel 2016 ha lanciato il progetto Neetwork con l’obiettivo di riattivare queste persone che non sono impegnate in corsi di studio o formazione, non hanno una occupazione, hanno un basso livello di scolarizzazione e non si attivano autonomamente rispetto alle politiche attive del lavoro.

Neetwork nel 2024

Nel 2024 l’iniziativa proseguirà con 11 progetti sostenuti dal bando “Neetwork in rete, a cui sono stati destinati complessivamente 3 milioni di euro (circa 700.000 euro in più rispetto ai 2,3 milioni di euro inizialmente messi inizialmente a disposizione). Il bando si è rivolto a organizzazioni in grado di intercettare e attivare i Neet che si trovano in una condizione di particolare fragilità: ragazze e ragazzi tra 18 e 29 anni, in possesso al massimo della qualifica professionale e disoccupati da almeno 3 mesi.

Il bando “Neetwork in rete”, valorizzando l’esperienza acquisita nelle precedenti fasi del progetto, ha lavorato nella direzione di valorizzare ulteriormente le risorse del territorio e la capacità di intervento degli enti nel supportare i Neet più a rischio di marginalità favorendone l’inserimento nel mercato del lavoro e la ripresa del percorso formativo.

Attraverso gli 11 progetti selezionati si stima di poter raggiungere oltre 1.700 giovani in possesso delle caratteristiche di fragilità previste dal bando e di attivare oltre 340 ragazzi mediante inserimenti lavorativi (tirocini retribuiti di durata pari o superiore a 6 mesi, contratti di durata pari o superiore a 4 mesi) e – laddove possibile – la ripresa degli studi.

I progetti selezionati da “Neetwork in rete”

I progetti selezionati verranno realizzati a Milano e nell’hinterland milanese, 1 nel territorio dell’Arcidiocesi di Milano (che comprende le province di Milano, Varese, Lecco, Monza e Brianza, parte di quella di Como e alcuni comuni della provincia di Bergamo), 1 tra Milano e le province di Varese, Cremona e Mantova, 2 in provincia di Brescia e 1 rispettivamente nelle province di Como, Lodi e Bergamo.

Gli 11 progetti selezionati sono N.E.E.T – Naufraghi Emersi per Essere Timonieri (Capofila: IAL – Innovazione apprendimento Lavoro), Credito al Futuro (Capofila: Fondazione Don Gino Rigoldi), EmpowerNEET Como – opportunità di riattivazione per i NEET attraverso percorsi educativi esperienziali (Capofila: Cooperativa Sociale Tikvà), Meet the Neet (Capofila: Cooperativa Famiglia Nuova), POV: Power, Opportunity, Value (Capofila: Fondazione S. Carlo Onlus), LDS – Luoghi di Sperimentazione (Capofila: ActionAid International Italia), FocusFuture – Sviluppa il tuo Potenziale (Capofila: Consorzio R.I.B.E.S), Aperti Orizzonti (Capofila: Il Calabrone Cooperativa Sociale), MATCH – nuove rotte per i giovani a Milano (Capofila: Istituto Cooperazione Economica Internazionale), Change your MINDset (Capofila: A&I Società Cooperativa Sociale), CHANCE: Sistema diffuso per nuove opportunità (Capofila: Essere Società Cooperativa Sociale).

Maggiori informazioni sui progetti sono disponibili sul sito di Fondazione Cariplo.

Un nuovo bando in arrivo

Per continuare questo impegno ritenuto prioritario, Fondazione Cariplo ha già previsto la pubblicazione di nuovo bando con un budget di 2 milioni di euro che arriverà nella primavera 2024.

 

 

Note

  1. Acronimo di Not in Education, Employment or Training.
Foto di copertina: Generata con DALL·E di OpenAI su prompt di Secondo Welfare