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Terzo Settore

Donare è integrare: quale ruolo per il secondo welfare?

È il tema dell'intervento che la nostra Chiara Agostini ha proposta all'Assemblea Generale di AVIS Nazionale, che quest'anno si è svolta a Brescia

Dal 23 al 25 maggio al Brixia Forum di Brescia si è svolta la 91ª Assemblea Generale di AVIS Nazionale, dedicata al tema ““Le nuove vie del dono. Strategie, obiettivi, unitarietà”. Una tre giorni di confronto, approfondimento e scambi di idee e progetti per disegnare e rafforzare la visione sul futuro dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue.

L’Assemblea è stata l’occasione per celebrare risultati importanti – in primis il trend positivo dei donatori, ormai ampiamente tornati ai livelli pre-Covid, e le oltre 2 milioni di donazioni registrate nel 2024 – ma ha anche per riflettere sui temi dell’inclusione e dell’impegno civico.

In questo senso, nel corso della tavola rotonda Il dono che include”, ha suscitato interesse l’intervento di Chiara Agostini, ricercatrice di Percorsi di secondo welfare, dedicato al tema “Donare è integrare: quale ruolo per il secondo welfare?”. Agostini ha proposto una lettura originale del gesto del dono, inteso non solo come atto di generosità, ma come espressione concreta di integrazione.

Secondo la ricercatrice, infatti, il volontariato e la donazione sono indicatori chiave della partecipazione sociale, e promuoverli tra i cittadini di origine straniera – ad esempio – significa rafforzare la coesione e l’appartenenza alla comunità. Attraverso i dati, Agostini ha evidenziato come i migranti contribuiscano attivamente al welfare italiano anzitutto sul piano fiscale, ma ricevano in cambio molto meno supporto e accesso ai servizi rispetto a quanto versano. Per superare questo squilibrio, è fondamentale attivare percorsi di inclusione in cui il secondo welfare giochi un ruolo strategico.

In questo contesto, AVIS può fare molto per costruire relazioni di prossimità, mediazione e orientamento, che aiutino i nuovi cittadini a sentirsi parte della società. Solo così si può creare quel contesto favorevole che trasforma la donazione in un gesto naturale, accessibile e condiviso.

 

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Foto di copertina: www.avis.it