Conciliazione

Con il termine “conciliazione vita-lavoro” si fa riferimento a un vasto insieme di politiche attuate dallo Stato o promosse da enti privati per permettere alle persone di raggiungere un maggiore equilibrio tra tempi personali e professionali.

Si tratta di un ambito sempre più importante per il welfare, poiché lo sviluppo di politiche di conciliazione permette di accrescere il benessere delle persone, raggiungere la parità di genere e, più in generale, sostenere la crescita del Paese.

Efficaci interventi di conciliazione vita-lavoro, infatti, oltre a giocare un ruolo di primo piano nel sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro, favorire l’uguaglianza uomini-donne e garantire lo sviluppo economico possono contribuire ad affrontare le grandi sfide attuali delle nostre comunità, quali ad esempio i mutamenti demografici e la povertà educativa.

Di seguito i nostri articoli sul tema.

"Nuove sinergie: reti territoriali a sostegno della conciliazione" è un progetto sostenuto da Spazio Aperto Servizi nell'ambito dei piani di conciliazione promossi da Regione Lombardia allo scopo di promuovere la costituzione di una rete tra imprese per avviare iniziative di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro. Le aziende interessate possono manifestare il loro interesse fino al 15 gennaio 2021.
In questa intervista rilasciata all'Eco di Biella Franco Ferraris, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, racconta il progetto dell'Osservatorio territoriale realizzato attraverso l'accompagnamento dal nostro Laboratorio. In un mondo sempre più complesso e a fronte di una riduzione delle risorse disponibili - sostiene Ferraris - occorre dotarsi di strumenti di analisi più scientifici per orientare le politiche erogative.
Sale riunioni dell'ufficio a disposizione dei figli dei dipendenti per sostenere esami e interrogazioni, supporto psicologico gratuito, rimborsi per linea internet durante lo smart working, 15 giorni aggiuntivi di permesso retribuito per assistere familiari malati di Covid-19 e la possibilità di effettuare test sierologici. L'emergenza sanitaria non fa paura a tante realtà lombarde che hanno risposto rafforzando le misure di welfare.
Cosa sono gli smart working places? Quale supporto possono offrire a chi lavora lontano dal proprio ufficio? Che ruolo possono avere all'interno di un contesto urbano e relazionale che sta cambiando a causa del Covid-19? Sono alcune delle domande alle quali cerca di rispondere il Rapporto "Smart workers e smart working places: lavorare oltre l'ufficio", frutto delle ricerche svolte da Secondo Welfare nell'ambito del progetto "Smart Working Places".
Il welfare occupazionale si sta diffondendo in maniera rilevante attraverso la contrattazione collettiva, anche grazie ad alcune formule innovative. Il contratto collettivo nazionale degli assistenti familiari, ad esempio, ha introdotto formule assicurative per le famiglie datrici di lavoro, mentre quello degli elettrici prevede la possibilità ti convertire il premio annuale in ferie e permessi.
Dal 16 al 22 settembre si svolge ogni anno la Settimana Europea della Mobilità. L'iniziativa, oltre a sollecitare anche quest’anno incontri e manifestazioni, ha stimolato nuove riflessioni alla luce dei grandi cambiamenti che la pandemia ha determinato e continuerà a determinare nei nostri stili di vita. Ve ne parliamo perché la mobilità sostenibile, secondo noi, è anche un tema di welfare. Elisabetta Cibinel ci spiega perché.
Il Consiglio Regionale per le Pari Opportunità di Regione Lombardia ha lanciato la seconda edizione di "Parità Virtuosa. Iniziative creative e sostenibili di conciliazione vita-lavoro in Lombardia ai tempi del Covid-19" per premiare le best practice di welfare aziendale e work-life balance promosse da imprese che operano sul territorio regionale. C'è tempo fino al 16 ottobre per presentare il proprio progetto.
Trenord, la società che opera nel settore del trasporto ferroviario passeggeri della regione Lombardia, conta oggi oltre 4.200 dipendenti. Nel corso degli ultimi 10 anni, l'azienda ha dato vita a un articolato sistema di welfare aziendale che trova le sue basi nel fondo di previdenza complementare, nella Cassa di Mutuo Soccorso che fornisce prestazioni sanitarie e per il sostegno alle famiglie e nel Circolo Ricreativo Aziendale.
Quale può essere il ruolo del sindacato, della contrattazione e del welfare aziendale alla luce delle nuove sfide e dei nuovi bisogni sociali? È stata questa la domanda al centro del webinar "Dal Quarto rapporto sul secondo welfare alle sfide poste dall'emergenza Covid-19", organizzato da Cisl Lombardia e dal nostro Laboratorio. Valentino Santoni ci racconta che cosa è emerso nel corso dell'incontro.
Le Fondazioni di origine bancaria sono protagonisti sempre più centrali nel campo del secondo welfare e, allo scoppio della pandemia, si sono prontamente attivate per supportare il nostro sistema sanitario e sociale. L’investimento di risorse - economiche e progettuali - messo in campo dalle Fondazioni nei territori di riferimento in questa fase potrà rappresentare un ulteriore passo verso la promozione di un cambiamento sociale duraturo?
La Fondazione Giordano Dell’Amore, braccio strategico e operativo della Fondazione Cariplo nel campo dell’impact investing, ha lanciato una dual call chiamata Get it! Twice, un programma di impact investment readiness che intende orientare l’innovazione tecnologica e sociale delle imprese e delle startup verso problemi sociali e sanitari particolarmente rilevanti. C'è tempo fino al 30 per candidare la propria idea, da sottoporre al programma S2P del Politecnico di Milano.
ActionAid è un'organizzazione internazionale indipendente impegnata, in Italia e in 44 Paesi, a combattere povertà e ingiustizia sociale. Nel 2012 ha avviato un lungo percorso interno che ha portato a una nuova organizzazione e all'implementazione dello smart working. Abbiamo fatto una chiacchierata con Gaia Melloni, Responsabile del Dipartimento per l’Efficienza Organizzativa di ActionAid Italia, per capire quali siano stati gli effetti della pandemia su un'organizzazione abituata a lavorare in modo agile.
Se vogliamo favorire la ripresa ed il rilancio del nostro Paese, l'educazione e lo sviluppo delle capacità dei bambini e ragazzi devono essere considerate un ambito di investimento prioritario. È la convinzione dell'Alleanza per l’Infanzia che, pur riconoscendo che il Decreto Rilancio ha iniziato ad occuparsi dei bisogni educativi e di socialità di bambini e adolescenti, ritiene sia necessario maggior coraggio, più risorse e nuovi investimenti, nel breve e medio periodo.
Anche a causa della pandemia di Coronavirus il tema del work-life balance è tornato al centro del dibattito pubblico. Allo scopo di approfondire la questione, in questo contributo vi presentiamo i risultati del rapporto "Rebalance", che analizza il ruolo della contrattazione collettiva e degli accordi tra le parti sociali nella promozione di politiche di conciliazione vita-lavoro e di sostegno alla genitorialità nei principali Paesi UE.
Quali sono gli strumenti che un'azienda può utilizzare per valutare e certificare le sue politiche per il benessere aziendale? Nel corso degli ultimi anni sono nate norme, standard di qualità, sistemi di gestione e riconoscimenti legati ai temi della conciliazione vita-lavoro, del welfare aziendale, della responsabilità sociale d’impresa e altro ancora. In questo articolo vi proponiamo una sintesi di quelli più comuni e utilizzati.
La riapertura delle scuole, le difficoltà a garantire a tutti il diritto allo studio, i rischi connessi al possibile aumento della povertà e delle disuguaglianze, la garanzia di condizioni di lavoro sicure. Sono solo alcune delle questioni che con il progressivo allentamento delle misure di lockdown appaiono sempre più urgenti. Ne abbiamo parlato con Paola Gilardoni, Segretaria regionale di Cisl Lombardia.
La Regione Puglia ha recentemente pubblicato due nuovi avvisi allo scopo di sostenere finanziariamente le imprese del tessuto produttivo pugliese che vogliono implementare misure di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro. Per gli interventi, rivolti in via prioritaria agli enti bilaterali e alle piccole e medie imprese, l'amministrazione regionale ha stanziato 16 milioni di euro.
Le aziende che considerano la felicità dei loro dipendenti come una priorità strategica hanno una maggiore produttività e un miglior rendimento economico. Inoltre, molte organizzazioni hanno capito che i soldi e la carriera non bastano più per assicurare coinvolgimento e motivazione da parte di chi vi lavora. Anche per queste ragioni, negli ultimi anni è nata una nuova figura professionale: il Chief Happiness Officer.
Nonostante bambini e ragazzi rimangano assenti dalla strategia del Governo per la fase 2, da qualche giorno nel dibattito pubblico si è iniziato a riflettere di come i più piccoli potranno affrontare la "convivenza" col virus. La discussione, tuttavia, sembra sbilanciata verso i problemi di conciliazione tra vita e lavoro, mentre restano in secondo piano temi centrali come il valore delle istituzioni educative e il diritto allo studio.
Valoriamo è un progetto finanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando "Welfare in azione", che intende creare un sistema di welfare "a km 0" sul territorio lecchese, coinvolgendo le imprese locali per realizzare progetti sociali a livello locale. A circa un anno dall'avvio della progettualità abbiamo incontrato i rappresentanti di tre degli attori promotori di Valoriamo e ci siamo fatti raccontare i principali sviluppi dell'iniziativa.
Il fatto che l’Italia stia invecchiando è ormai chiaro a tutti. Meno chiare sono forse le conseguenze che questo trend demografico comporterà per il nostro Paese nel medio-lungo periodo, in particolare sul welfare. L’Alleanza per l’infanzia, un nuovo network di associazioni, rappresentanti della società civile e studiosi, ha individuato tre strade da seguire per cercare di cambiare la situazione. Ne parliamo nella nostra ultima inchiesta per Corriere Buone Notizie.