#MenoDisuguaglianze

Il contrasto alle disuguaglianze e all’esclusione sociale è uno dei nostri principali temi di ricerca e approfondimento. Dedichiamo particolare attenzione alle persone maggiormente a rischio di esclusione, per esempio, con il nostro Focus “Immigrazione e accoglienza”. Approfondisci il Goal 10 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L'obiettivo è quello di dare una traduzione a espressioni nate nel contesto anglosassone come "colorismo", "razzismo sistemico", o "diversità e inclusione". E fornire una cassetta degli attrezzi per parlare di razzismo e questioni razziali anche in Italia.
Percorsi di secondo welfare, grazie al sostegno di Bolton Hope Foundation, sta realizzando una ricerca in tre scuole per comprendere come l'innovazione digitale della didattica può favorire l’inclusione sociale. Vi raccontiamo come è nato questo progetto, come sarà realizzato e quali risultati intende raggiungere.
Sulla rivista internazionale "Social Development Issues" Marco Betti, Valeria De Tommaso e Franca Maino propongono un'analisi della situazione sulla base dei livelli essenziali di assistenza e cura, che permettono di individuare ben quattro diverse velocità tra i sistemi sanitari regionali.
A novembre è partito “Bella storia. La tua”, il percorso di crescita personale e culturale dedicato a 50 giovani da Campania e Calabria promosso e ideato da Fondazione Unipolis. Il suo obiettivo? Sperimentare nuove pratiche di sostegno a giovani promettenti provenienti da contesti fragili. Elisa Paluan ci racconta cosa è emerso dai primi incontri coi partecipanti, dove si sono iniziate a scorgere vie di sviluppo per accompagnare ragazze e ragazzi nel diventare protagonisti del proprio cambiamento.
Un forte consenso e alcune novità normative avevano generato aspettative elevate per il modo in cui sono state accolte le persone in fuga dall’invasione russa. Il coinvolgimento del Terzo Settore e l'accoglienza in famiglia sembravano poter ridisegnare tutto il sistema italiano. A un anno dallo scoppio del conflitto, come è andata davvero? Facciamo un primo bilancio.
Quasi un terzo delle famiglie in povertà assoluta nel 2021 ha rimandato cure e visite mediche per motivi economici e la situazione è destinata a peggiorare con l’allungamento delle liste d’attesa del SSN. La Banca delle Visite è nata per sostenere chi non ha la possibilità di curarsi, donando visite specialistiche o esami di accertamento o favorendo l'accesso agevolato a tali servizi.
È il tema del 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care di Cergas SDA Bocconi, che propone dati e riflessioni sulla situazione della LTC in Italia, il funzionamento dei suoi servizi residenziali e la gestione delle risorse umane impiegate. Oltre a piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore. Ce lo raccontano Giovanni Fosti, Elisabetta Notarnicola e Eleonora Perobelli.
Il rapporto "Centri d’Italia 2022" racconta di un sistema focalizzato sull'emergenza (che non c'è) e incapace di programmare l'integrazione. La mancanza di trasparenza e informazione da parte delle Istituzioni favorisce letture distorte della realtà. Il Parlamento deve tornare a esercitare il suo ruolo di controllo ed indirizzo politico.
La sanità pubblica calabrese vive una crisi ormai cronica che risulta ancora più evidente nelle aree interne, dove è molto difficile poter ricevere cure adeguate, in particolare in casi di emergenza. In questa situazione complicata si assiste tuttavia alla crescita di processi virtuosi di advocacy a tutela del diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine calabresi. Possono essere una strada per affrontare adeguatamente la situazione?
Sul magazine "Prospettive" di Mefop, Valentino Santoni analizza lo sviluppo del welfare integrativo per professionisti e autonomi da parte di casse di previdenza, organizzazioni di rappresentanza e studi professionali. Lo Stato, ad oggi, non è invece in grado di garantire tutele visto che il "Jobs Act Autonomi" è inapplicabile.
Come migliorare il reddito di cittadinanza? Disegnando con cura gli incentivi e investendo nelle politiche e nei servizi pubblici al lavoro. E poi riflettendo sulle caratteristiche dei beneficiari: il livello di istruzione e di qualifiche è basso, ma soprattutto mancano lavori congrui. Il PNRR potrebbe essere d'aiuto.
La settimana corta potrebbe avere un impatto positivo sulle vite delle persone. Ma bisogna tenere in considerazione i carichi di cura e promuovere una cultura della condivisione per evitare che ricadano ancora di più sulle donne. Altrimenti i vantaggi della misura non saranno equi.
La sociologa Laura Zanfrini riflette sulle condizioni dei lavoratori stranieri in Italia. E su cosa si potrebbe fare per migliorarle, anche grazie agli attori del secondo welfare. Per l'esperta della Fondazione ISMU i migranti hanno risentito dei processi di “precarizzazione e a-tipicizzazione” dei rapporti di impiego, ma “ci sono ampi margini per favorire legalità e lavoro di qualità”.
Le crisi hanno sempre molte facce. Per questo la transizione ecologica necessaria per affrontare il cambiamento climatico può essere giusta solo considerando le crescenti diseguaglianze sociali, che sono sempre più evidenti ad esempio nel campo del lavoro. E, in quest'ottica, un'attenzione particolare va dedicata alla condizione delle donne.
Un emendamento alla Manovra ha introdotto il Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare, nato per supportare le persone in condizione di indigenza e cercare di ridurre, al contempo, lo spreco alimentare. Ce ne parlano Valeria De Tommaso e Franca Maino.
Le disuguaglianze sono un fenomeno multifattoriale e diversificato, che necessita un corso di azione strategico fatto di proposte valide nell'interesse dei più fragili, come quelle avanzate negli anni dal Forum Disuguaglianze e Diversità. Lo sostiene Silvia Vaccaro nell'ultimo numero di Rivista Solidea.
Il sistema antiviolenza italiano non è dotato di politiche e interventi strutturali, integrati e adeguatamente finanziati in grado di sostenere a 360 gradi le donne che subiscono violenza. Abbiamo intervistato Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid Italia, per farci raccontare la situazione che emerge nell'ultimo Report dell'organizzazione dedicato proprio al contrasto alla violenza sulle donne.