In un recente articolo pubblicato su Vita, Nicla Panciera affronta il tema del burnout nei caregiver familiari, ovvero coloro che, spesso senza alcun supporto, si prendono cura di parenti anziani o malati. Un tema complesso che Percorsi di secondo welfare segue (anche) col Focus Long Term Care (gli articoli più recenti sono qui, qui e qui).
Con l’aiuto della psicologa Francesca Brandolini, responsabile del servizio di psicologia di Vidas, Panciera analizza la compassion fatigue, uno stato di profondo esaurimento emotivo e fisico. La cura continua, infatti, porta a una graduale rinuncia alla propria vita personale e alla perdita di speranza. Il carico è emotivo, fisico, sociale e relazionale, spesso vissuto in solitudine, soprattutto da donne, su cui pesa ancora il retaggio culturale del “prendersi cura”.
L’articolo sottolinea anche l’importanza della condivisione tra pari e della possibilità – spesso non concessa – di chiedere aiuto. Solo così si può tutelare la salute del caregiver e migliorare la qualità dell’assistenza offerta.