Rassegna Stampa

Sul Corriere della Sera è uscito un articolo di Greta Sclaunich che, con il supporto di Secondo Welfare, ha analizzato i problemi dell'Italia con la natalità e i possibili interventi da attuare per invertire il trend
L’accesso e la gestione dei fondi da parte dei comuni è un elemento critico nell’attuazione del Pnrr. È un aspetto sul quale è necessario fare di più, attraverso provvedimenti che permettano alle amministrazioni di integrare le professionalità necessarie.
In vista del rinnovo del CCNL in scadenza a giugno Fiom-Fim-Uilm chiedono un aumento della quota welfare e la creazione di una piattaforma nazionale, oltre a più misure per conciliazione e flessibilità
Nonostante i suoi molti limiti a è stato uno strumento cruciale per contenere il disagio economico di molte famiglie, in particolare durante la pandemia. Le nuove misure non paiono in grado di affrontare molte situazioni di povertà.
Zai.net approfondisce le situazioni di difficoltà degli studenti universitari fuorisede, soprattutto sul tema alloggi, e quale contributo possa dare l'UE.
Le proteste degli universitari contro il caro affitto non si fermano, ma qualcosa si sta muovendo. Ne parla Edoardo Berritto su Zai.net.
La risposta al caro affitto sono gli studentati, su cui anche l’Unione Europea sta lavorando anche grazie alla politica di coesione. Ne parla Edoardo Berritto su Zai.net.
Francesca Menta su Slow News cerca di comprendere, tra rapporti e ricerche, se e quali disuguaglianze vengono colmate grazie ai fondi europei.
Le prossime elezioni europee possono essere osservate anche attraverso la politica di coesione Ue, la quale potrebbe avere alcuni effetti sui comportamenti elettorali e che, a sua volta, verrà influenzata in futuro dai risultati del voto. Paolo Riva su Slow News spiega come.
Stabilire i LEP è un problema annoso e irrisolto, con cui la politica italiana nel suo complesso ha a che fare da ormai più di vent’anni. La Legge sull'autonomia differenziata delle Regioni potrebbe permettere un passo avanti, ma rischia di generare numerose criticità.
L’Unione europea ha approvato un fondo da 19 miliardi di euro per contrastare le conseguenze socio-economiche della decarbonizzazione nelle aree più fragili del continente. Basterà? Matteo Scannavini ne scrive su Slow News, citando l’esempio virtuoso della Repubblica Ceca e i ritardi italiani.