Rassegna Stampa
Primo Welfare

I nessi tra LEP, autonomia differenziata e welfare

Stabilire i LEP è un problema annoso e irrisolto, con cui la politica italiana nel suo complesso ha a che fare da ormai più di vent’anni. La Legge sull'autonomia differenziata delle Regioni potrebbe permettere un passo avanti, ma rischia di generare numerose criticità.

Cosa sono i LEP, i Livelli essenziali delle prestazioni, di cui tanto si sente parlare in questi giorni? Il Post ne ripercorre la storia degli ultimi vent’anni fino ad arrivare a spiegare la loro importanza per l’attuale Legge sull’autonomia differenziata delle Regioni, al momento in discussione in Parlamento.

“Stabilire i LEP è un problema annoso e irrisolto, con cui la politica italiana nel suo complesso ha a che fare da ormai più di vent’anni: fin da quando, cioè, la riforma costituzionale del 2001 ha previsto un potenziamento delle autonomie locali. Con quella riforma, all’articolo 117 sono state indicate le 23 materie che le regioni avrebbero potuto gestire da sole, ed è stata contestualmente attribuita allo Stato la responsabilità di definire i LEP. Da allora vari governi di diversi orientamenti politici hanno annunciato o avviato lavori per arrivare a questo obiettivo, quasi sempre tentativi velleitari e inconcludenti”, ha scritto Il Post.

Il tema è al centro del dibattito politico e ha un’importanza cruciale per il sistema di welfare italiani, come ha spiegato anche Il Sole 24 Ore in un pezzo dedicato alle 10 parole chiave della riforma dell’autonomia regionale.

“I livelli essenziali delle prestazioni (Lep) costituiscono il nucleo di prestazioni da erogare in modo uniforme sul territorio nazionale al fine di garantire la tutela dei diritti civili e sociali. Hanno una notevole importanza: riguardano diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini. I diritti di cittadinanza, la cui determinazione è competenza esclusiva dello Stato (articolo 117 della Costituzione, primo comma, lettera m), si traducono essenzialmente nel diritto di tutti i cittadini all’assistenza sanitaria e sociale, all’istruzione, alle prestazioni previdenziali per i lavoratori eccetera. La giurisprudenza costituzionale ha chiarito (sentenza 220 del 2021) che i Lep indicano la soglia di spesa costituzionalmente necessaria per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale, nonché il nucleo invalicabile di garanzie minime per rendere effettivi tali diritti”.

Le potenzialità criticità legate al tema dei LEP sono diverse: Redattore sociale ne riporta alcune, dando voce ad organizzazioni della società civile che si occupano di anziani, persone con disabilità e ambiente. “Disomogeneità nei servizi socio sanitari e nel sostegno ai più vulnerabili, ma anche minaccia per l’ambiente: sono questi i rischi maggiori che le associazioni del terzo settore individuano nel disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato in Senato”, scrive l’agenzia.

Questi benedetti LEP
Il Post, 25 gennaio 2024

Autonomia, dai servizi minimi alle risorse, le 10 parole chiave della riforma
Andrea Carli, Il Sole 24 Ore, 23 gennaio 2024

Autonomia differenziata, le associazioni: “Penalizza i vulnerabili”
Redattore sociale, 24 gennaio 2024