L’Italia è sempre più in difficoltà: oltre 2,2 milioni di famiglie, pari a 5,7 milioni di persone – una su dieci – vivono oggi in povertà assoluta. Tra loro più di 1,3 milioni di minori, quasi un bambino su sette. Luca Mazza, su Avvenire.it, racconta i dati allarmanti del nuovo report dell’Alleanza contro la Povertà.
Secondo l’Alleanza, la povertà nel Paese è ormai strutturale e intergenerazionale, aggravata dal calo dei sostegni pubblici dopo il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione e dall’impennata dell’inflazione (me abbiamo parlato qui). Il nuovo sistema di aiuti, spiegano, è meno inclusivo, con una copertura del 2,5% della popolazione, ben lontana da quella di altri Paesi europei.
Per affrontare la situazione il documento propone otto riforme chiave, tra cui l’ampliamento dei requisiti di accesso alle misure di sostegno, la revisione delle soglie economiche e il rafforzamento dei servizi sociali locali. Interventi cruciali, come sottolinea il portavoce dell’Alleanza contro la Povertà Antonio Russo: “trascurare il fatto che la povertà sia ormai una realtà strutturale significa mettere a rischio il futuro di intere generazioni.”