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Assifero è l’associazione italiana delle fondazioni ed enti filantropici, un’organizzazione che si impegna a promuovere una filantropia italiana efficace e riconosciuta come partner strategico di sviluppo umano e sostenibile. Il 13 e 14 giugno l’associazione si è riunita a Milano per la prima assemblea annuale dei soci in presenza dallo scoppio della pandemia. Gli oltre 160 partecipanti – in rappresentanza dei 135 enti affiliati ad Assifero – hanno vissuto due giorni di confronto e contaminazione e hanno approvato il primo Bilancio Sociale dell’associazione. L’incontro è stato un modo per riaffermare la rilevanza dell’Agenda 2030 e per sottolineare il contributo fondamentale che la filantropia può offrire nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (un tema che abbiamo ampiamente approfondito anche nel Quinto Rapporto sul secondo welfare 2021).

L’Agenda 2030 e il primo Bilancio Sociale di Assifero

Il primo giorno dell’Assemblea si è svolto presso il Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati all’insegna di tre concetti chiave: collaborazione, confronto e contaminazione positiva. Intorno a questi si sono sviluppati sei tavoli di confronto dedicati ad altrettanti temi legati all’Agenda 2030: la transizione verde, la trasformazione digitale, la resilienza della società civile e le nuove modalità di finanziamento e supporto, la coesione e rigenerazione territoriale, il protagonismo giovanile e l’economia sociale. Ogni tavolo è stato animato da esperti, studiosi e professionisti italiani ed europei. Come sottolineato da Stefania Mancini, Presidente di Assifero, i lavori di questa prima giornata hanno fatto emergere “una comunità competente, ove i processi di apprendimento innescano la incubazione di buone pratiche, e moltiplicano l’impatto collettivo“.

Nel corso della seconda giornata, ospitata dalla Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, sono stati votati all’unanimità il Bilancio d’Esercizio 2021 e, come detto, il primo Bilancio Sociale di Assifero. Questo documento non rappresenta solo un adempimento della normativa della Riforma del Terzo Settore, ma è stato inteso da Assifero come strumento per la piena valorizzazione del proprio operato. In questo senso è stata impiegata una metodologia di valutazione di impatto elaborata a livello internazionale proprio per supportare la filantropia strategica, il quadro di riferimento delle 4C (Capacity, Capability, Connection, Credibility).

Uno sguardo verso l’Europa

La giornata si è conclusa con l’intervento di Kirsten Hommelhoff, Segretaria Generale dell’Associazione nazionale delle fondazioni ed enti filantropici tedesche (Bundesverband Deutscher Stiftung) e con una sessione interattiva dedicato al ruolo specifico delle fondazioni ed enti filantropici per l’Agenda 2030. Il confronto ha riguardato anche il coordinamento tra la filantropia italiana e quella europea.

Come affermato da Carola Carazzone, Segretaria Generale di Assifero: “la complessità delle sfide del nostro tempo non lascia più spazio agli individualismi: per affrontarle c’è sempre più bisogno di soggetti intermedi, infrastrutture solide che permettano lo scambio reciproco e facilitino alleanze inusuali tra i diversi attori dell’ecosistema“. In questo senso “il sistema filantropico italiano deve lavorare in sinergia e reciprocità vitale con il piano europeo e i sistemi filantropici degli altri Paesi“.

Proprio sulla spinta di questo approccio internazionale nell’Assemblea è stata lanciata la campagna #WhenWeUnite, nata da un’idea di Philea-Philanthropy Europe Association allo scopo di far sentire la voce di fondazioni ed enti filantropici di tutta Europa, evidenziando il loro contributo. Assifero ha infine promosso l’iniziativa “Future Chair“: un invito rivolto a tutte le organizzazioni – profit e non profit, pubbliche e private – a lasciare una sedia vuota a ogni tavolo di lavoro, riunione e incontro. Questa “Future Chair” rappresenta le generazioni future e vuole essere un promemoria costante e visibile della necessità di tenere a mente diritti, aspirazioni, capacità e opportunità delle giovani e future generazioni nei processi decisionali.