terzo settore

In Italia le imprese salvate dai lavoratori sono ormai un’esperienza consolidata, come anche in Francia e Spagna. Ora, l’Unione Europea vorrebbe sostenere lo strumento per diffonderlo ancora di più.
I dati raccolti nell'ambito del progetto WePlat indicano che, rispetto ad altri settori, le piattaforme di welfare operanti nel nostro Paese presentano caratteristiche ibride in termini di gerarchia, mercato e rete. Una complessità che porta con sé varie conseguenze.
Coprogrammazione e coprogettazione, che poggiano ormai su un quadro giuridico chiaro, potrebbero essere utilizzati anche per perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma per evitare "gare mascherate" servono strumenti radicalmente alternativi a quelli competitivi.
Corinna Crippa ci racconta della figura professionale nata nell'ambito del progetto InRete sul territorio di Forlì e comprensorio. È stata un'innovazione nella definizione delle strategie di contrasto alla povertà educativa che ha mostrato la sua efficacia, tanto da essere oggetto di un percorso di modellizzazione.
La convenzione di Istanbul impone al nostro Paese di raccogliere dati che riguardano la violenza di genere. Ma questo avviene in maniera incostante e incompleta, non permettendo così di avere un quadro esaustivo del fenomeno nella sua complessità e articolazione. È importante che le cose cambino.
In Italia esiste una rete di luoghi che aiuta le donne vittime di violenza. Funzionano soprattutto grazie alle organizzazioni di secondo welfare, ma sono diversi i problemi che occorrerebbe affrontare perché funzioni adeguatamente. Uno dei principali riguarda le risorse.
I numeri del mese scorso confermano l'andamento a rilento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Cosa non sta funzionando? Se ne parlerà in un webinar organizzato da Excursus Plus il 16 marzo prossimo.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione della comunità di Monza e della Brianza, a Seregno contrasta la povertà educativa promuovendo spazi e proposte creative per ragazzi e ragazze, coinvolgendo le famiglie, animando la comunità educante e realizzando interventi personalizzati di orientamento.
L’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano ha organizzato un esperimento sulla raccolta fondi per mostrare le applicazioni per il non profit di questa tecnologia. Ve lo raccontiamo partendo da alcune parole chiave.
L'aumento del costo della vita, nei casi più gravi, impedisce a molte famiglie di fronteggiare le spese sanitarie più basilari. Per questo l'iniziativa proposta dal Banco Farmaceutico appare ancora più importante per sostenere 1.800 realtà assistenziali che aiutano oltre 400.000 persone in povertà sanitaria.