primo welfare

Tra i diversi cambiamenti indotti dalla pandemia spicca il rafforzamento del ruolo dell’Unione. Si è passati dalla semplice regolazione del «sociale» in Europa alla presenza diretta dell’«Europa» nel sociale.
Banca Etica ha presentato la nuova edizione della propria indagine riguardo alle scelte degli italiani sulla destinazione del proprio 5 per mille. In base ai risultati è emerso un aumento della quota destinata verso organizzazioni non profit. Tuttavia, rimane evidente il divario tra le organizzazioni di grandi e piccole dimensioni. In questo articolo riportiamo nel dettaglio i dati raccolti dall’indagine.
La pandemia di Covid-19 ha determinato enormi cambiamenti nel mondo del lavoro ma nonostante tutto il welfare aziendale continua a riscuotere l'interesse di imprese e dipendenti. Proprio per questo appare ancora più cruciale capire come favorire la crescita di questo fenomeno in maniera equa e sostenibile. È il tema della nostra ultima per Buone Notizie del Corriere della Sera.
Secondo l'Istat nell'anno della pandemia risultano in condizione di povertà assoluta poco più di 2 milioni di famiglie: il 7,7% del totale, in aumento rispetto al 6,4% del 2019. In termini reali si tratta di oltre 5,6 milioni di individui, il 9,4% dei residenti in Italia. I nuovi dati confermano la situazione drammatica delle fasce più giovani della popolazione, in particolare i minori e le loro famiglie.
La direttrice di Secondo Welfare ha rilasciato un'intervista all'Alleanza contro la povertà in cui ha approfondito il ruolo che il Reddito di Cittadinanza ha avuto e sta avendo per il nostro Paese. Maino ha evidenziato come la misura abbia evidenti difficoltà nel raggiungere adeguatamente la platea dei beneficiari: per questo è necessario garantire una presa in carico organica, facilitando la collaborazione tra servizi sociali e Centri per l'Impiego.
Per contrastare la corruzione e la criminalità d'impresa il decreto legislativo 231/2001 ha previsto l'adozione di un modello organizzativo volto a gestire la correttezza dei comportamenti e il rispetto delle norme. Maria Giovanna Salaris e Graziano Maino, in occasione dei 20 anni dall'approvazione del decreto, ci propongono quattro metafore per comprendere meglio la portata di tale norma: navigatore, sistema di allarme, torre di controllo e paracadute ausiliario.
Tra il 9 e il 12 giugno 2021 la SISEC terrà il suo quinto convegno, quest'anno ospitato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania. Tra le numerose sessioni della conferenza, che sarà seguibile interamente online, vi segnaliamo "Contrasto alla povertà: redditi minimi e inclusione attiva nell'emergenza", curata anche dalla direttrice di Percorsi di secondo welfare Franca Maino insieme ad Andrea Ciarini e Rosangela Lodigiani.
Il sostegno alle famiglie da parte delle istituzioni implica lo sviluppo di un sistema di interventi integrato e trasversale. A partire da un recente incontro organizzato dalla Cisl Lombardia, Paola Gilardoni ci propone alcune riflessioni sulle azioni che potrebbero essere messe in campo a livello regionale per affrontare, anche grazie a una maggiore sinergia tra Pubblico e privato, le esigenze di conciliazione, genitorialità e cura.
La pandemia ha messo al centro delle preoccupazioni degli europei due ambiti nei quali però, l'UE ha poteri limitati: occupazione e welfare. Ma è proprio da qui che Unione e Stati membri devono ripartire.
Le piattaforme digitali nel campo del welfare sono uno strumento sempre più diffuso. Se da una parte riescono a facilitare l'incontro tra domande e offerta, dall'altra rischiano però di eliminare il processo di intermediazione tra beneficiari e servizi sociali. Affiancare questi strumenti digitali con luoghi di informazione fisici potrebbe evitare il processo di disintermediazione tra bisogni e utenti. Ce ne parla Valentino Santoni.
La crisi sanitaria in corso ha fatto emergere con chiarezza le conseguenze dei mancati investimenti sul fronte del welfare territoriale. Secondo i dati Istat più recenti è evidente come ci sia un generale sotto finanziamento di alcuni interventi e come permanga un forte squilibrio tra Nord e Sud. Resta inoltre aperta la questione della definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni. Ce ne parla Gianluca Budano.
Vi segnaliamo la pubblicazione del rapporto "Il reddito di cittadinanza in Lombardia", promosso da Regione Lombardia e curato da Polis Lombardia insieme a Ismeri e Percorsi di secondo welfare. I risultati saranno utilizzati per analizzare come l'attuazione del Reddito di Cittadinanza si sia declinata a livello regionale. Gli esiti del rapporto serviranno per supportare i decisori regionali nel processo di rimodulazione del welfare regionale.