Italia

Anche a Roma è partita la sperimentazione della Nuova Carta Acquisti. A fine aprile è stata pubblicata la graduatoria definitiva e, nel mese di maggio, Poste Italiane ha erogato le prime carte. Attualmente, l’amministrazione è impegnata nella somministrazione dei questionari di valutazione rivolti ai beneficiari. A breve, partiranno anche i progetti personalizzati. La sperimentazione prende il via al termine di un lungo e complesso lavoro che ha visto l’amministrazione di Roma Capitale impegnata nella gestione delle 8.263 domande raccolte.
UBI Banca ha presentato i risultati dell'edizione 2016 di "Un giorno in dono", progetto di volontariato d'impresa che, dopo una fase di sperimentazione svolta nel 2014 nell'area di Milano, negli ultimi due anni è stato implementato su tutto il territorio nazionale. L'iniziativa prevede la possibilità per i dipendenti del Gruppo di donare un proprio giorno di ferie, trascorrendolo presso una realtà non profit del territorio ed impegnandosi in una tra le 150 attività di volontariato selezionate.
Per affrontare le trasformazioni in atto e intervenire sui nuovi bisogni dei suoi dipendenti, Luxottica ha scelto di rinnovarsi e adottare due nuove importanti misure che guardano al futuro. Il Gruppo ha scelto di ampliare ulteriormente il proprio sistema di welfare aziendale introducendo un "Bonus vita" a favore dei propri dipendenti e avviando operativamente i primi percorsi per il cosiddetto "Patto generazionale’ in azienda.
Forum Terzo Settore Lombardia e della Città di Milano, CSVnet Lombardia e Ciessevi Centro di Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano hanno presentato il documento “La Sfida della Riforma del Terzo Settore”, con il quale intendono portare all'attenzione del Governo le istanze del terzo settore lombardo. Il documento è frutto di oltre un anno di lavoro caratterizzato da momenti di confronto e dibattito che hanno coinvolto le principali organizzazioni della regione.
Cosa fanno veramente i Neet? Sono davvero solo dei forzati del divano oppure anche tra di loro passa una linea di ulteriore disuguaglianza? Una divisione che separa gli «esogeni», quelli che sono impegnati ogni giorno in un duro corpo a corpo con un mercato del lavoro che non vuole includerli, dagli «endogeni», gli scoraggiati che si sentono drammaticamente inadeguati e sono portati ad arretrare davanti a qualsiasi sfida?
Per una volta si può parlare di partecipazione delle donne al mondo del lavoro in modo positivo: l’analisi del mercato del lavoro del Comune di Milano, sviluppata dal progetto EQuIPE 2020 di Italia Lavoro per conto del Ministero del Lavoro, ci restituisce la fotografia di una città laboriosa, produttiva e in movimento, con tassi d’occupazione femminile allineati a quelli dei maggiori paesi dell’Unione europea.
All'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano è stato presentato l'ultimo numero della rivista "Politiche Sociali", interamente dedicato al terzo settore e agli spunti che vengono dalla recente riforma approvata dal parlamento. L'incontro di presentazione è stata un'occasione di approfondimento e confronto tra accademici e politici sul ruolo svolto dal terzo settore nel sistema di welfare italiano.
I sistemi di welfare occidentali stanno attraversando una fase di trasformazione che vede crescere il ruolo di attori privati, sia profit che non profit, per affrontare i rischi e bisogni dei cittadini. In questo contesto emergono nuovi modelli di intervento e gestione. Fondazione Lang Italia, ad esempio, si pone l'obiettivo di diffondere alcune prassi della "filantropia strategica" anche nel nostro Paese, diventando un punto di riferimento per le grandi organizzazioni italiane.
L'invecchiamento attivo può essere un'occasione per favorire scambi tra generazioni che, anche se spesso percepite fra loro molto distanti, hanno molto da dare l'una all'altra. Può essere infatti una dinamica che diminuisce la solitudine, permette alle persone di sentirisi utili e migliorare il benessere della persona. Lina Bonomo ne parla partendo dall'esperienza di AbilMENTE Insieme, progetto realizzato a Potenza grazie alla collaborazione tra numerosi attori pubblici e privati.
Yepp è un progetto internazionale che promuove la partecipazione dei giovani alla vita delle comunità, una forma di cittadinanza che attiva chi la pratica e il territorio. Simone Ricci, membro dell'Associazione Yepp Italia, su Welfare Oggi spiega funzionamento e obiettivi del metodo Yepp, che nel nostro Paese coinvolge oltre 80 comuni, 6 fondazioni, circa 150 associazioni e realtà locali, 24 centri di aggregazione e oltre 2.000 ragazzi.
Lardini, noto brand sartoriale italiano che opera nell’alta moda, si distingue non solo per la qualità della sua produzione, ma anche per il modo innovativo di gestire le relazioni industriali e i rapporti con il personale. Sin dalle sue origini, infatti, Lardini è sempre stata attenta alle condizioni di lavoro e di vita dei propri dipendenti, intraprendendo una strada virtuosa nel campo della responsabilità sociale e del welfare aziendale.
Il 19 giugno Piero Fassino e Chiara Appendino si sfideranno al ballottaggio delle elezioni amministrative per diventare il prossimo sindaco di Torino. Nel tentativo di andare oltre le polemiche degli ultimi giorni e fare chiarezza su temi cruciali come la tenuta del welfare cittadino e la lotta alla povertà, abbiamo ai candidati concederci un'intervista in cui esporre la propria visione su diversi aspetti legati alle politiche sociali. Il Sindaco uscente ci ha concesso una lunga intervista che vi proponiamo in vista del voto.
A Torino si è svolto un ciclo di incontri dedicato alle tematiche educative e al mondo della scuola, intitolato “Dialoghi sull’educazione”. I seminari sono stati un’occasione d’incontro e confronto per sviluppare riflessioni secondo una prospettiva di lifelong e lifewide learning. Di particolare rilevanza per il mondo del secondo welfare è stato l’incontro “Educazione e lotta alle povertà. Mappe e progetti per rompere il circolo vizioso delle povertà educative”, dedicato alle iniziative di Save The Children.
Il blocco della mobilità sociale è stato individuato da tempo come una delle principali manifestazioni della disuguaglianza italiana ed è anche arcinoto l’effetto che ha nell’allargare il gap generazionale. L’ascensore sociale quindi non sale più. Anche perché sono diminuiti i piani alti. Un fenomeno che è ben visibile anche nel sistema delle imprese del nostro Paese, connotato da problemi endogeni ed esogeni che hanno portato alla diminuzione delle posizioni alte a disposizione dei giovani manager italiani.
Nato a Milano nel 1958, laureato in Economia Aziendale alla Bocconi, lavora per oltre 25 anni nel settore privato come manager di grandi aziende. Nel 2009 diventa direttore generale del Comune di Milano per Letizia Moratti. Dal 2010 al 2016 è amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A e dal 2013 Commissario unico per Expo. Ora è il candidato del centrosinistra per le elezioni di Milano. Abbiamo chiesto a Beppe Sala di raccontarci qual è il suo giudizio sulla situazione sociale della città e, soprattutto, quali scelte intende intraprendere in tema di welfare qualora diventasse sindaco. Ecco come ci ha risposto.
La diffusione di nuove forme di povertà, l'aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), l’afflusso di un numero crescente di migranti, la necessità di trovare nuovi strumenti per conciliare vita e lavoro, l'emergenza casa: sono solo alcune delle grandi sfide che Milano ha dovuto affrontare negli ultimi anni, mettendo alla prova la propria capacità di reazione e, soprattutto, di innovazione. Ne abbiamo parlato con Stefano Parisi e Beppe Sala, candidati a sindaco di Milano nelle ormai prossime elezioni amminsitrative.
In che modo un Comune può aiutare le organizzazioni di volontariato a realizzare le proprie attività? Si può immaginare che, nonostante l'attuale situazione dei conti pubblici, l’ente locale possa finanziarle attraverso il proprio bilancio? Una amministrazione può sostenere in maniera efficiente ed efficace i volontari anche senza risorse finanziarie aggiuntive? Graziano Maino propone alcune considerazioni a partire da queste domande, con l'intento di avviare una riflessione più ampia sul tema.
Come italiani fatichiamo ad accettare che nel Paese vivano 1,1 milioni di bambini in povertà assoluta. Che diventano 2 milioni se esaminiamo la povertà relativa: 1 bambino su 5. Persino nella rissosa lotta politica è rimasto quest’ultimo tabù: la paura di ammettere che in Italia ci sono situazioni che una volta definivamo da «Terzo mondo» e che non coinvolgono solo ragazzi stranieri. E questa amnesia convive con un paradosso: la quota crescente di bambini poveri si accompagna alla diminuzione delle nascite.
Martedì 10 maggio presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano si è svolto il seminario “Il futuro del welfare aziendale delle PMI: tra profit e non profit” presentato da VITA, società editoriale di riferimento per il non profit e l’economia sociale - e Generali Italia, compagnia assicurativa italiana. L’incontro è stato incentrato sulle tematiche del welfare aziendale e, in particolare, sulla loro diffusione nelle piccole e medie imprese.
Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione CON IL SUD, descrive lo sviluppo dei servizi per la disabilità nelle Regioni meridionali soffermandosi in particolare sul "durante e dopo di noi" e il ruolo assunto dalla sua Fondazione in questi anni. Nell'intervista emerge come l'obiettivo primario dell'ente sia promuovere l'integrazione sociale delle persone con disabilità, valorizzandone le autonomie e costruendo servizi in un'ottica di domiciliarità.
Sono sempre di più gli italiani che non vogliono avere rapporti con le altre generazioni. Per l'esattezza si tratta di 8 milioni di persone che quando devono sottoporsi a una visita medica, fare acquisti, farsi consigliare su questioni personali, andare in vacanza o impegnarsi sul luogo di lavoro preferiscono non rapportarsi con persone di un'età troppo distante dalla propria. È il quadro sconcertante che emerge dalla ricerca «L'Italia delle generazioni» realizzata dal Censis.
Access to knowledge and culture remains a problem for many children in Italy, in particular for those who are born in underprivileged familiar contexts. This is the bitter reality that emerges from “Illuminiamo il futuro 2030”, Save the Children’s research launched in 2014 and specifically dedicated to educational poverty. In this paper, Save the Children has identified a strategy to “illuminate the future” of children who live in Italy and to eliminate educational poverty before 2030.