#IstituzioniSolide

Abbiamo bisogno di istituzioni solide e trasparenti e di cittadini e cittadine consapevoli. Per questo ci occupiamo, tra le altre cose, di biblioteche e welfare socio culturale e collaboriamo mensilmente alle inchieste di Corriere Buone Notizie. Approfondisci il Goal 16 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L'Albero della Vita è una Onlus che da oltre 15 anni si occupa di accoglienza e sostegno ai minori e alle famiglie vulnerabili. Recentemente ha pubblicato il volume "Due Famiglie per Crescere" dedicato ai temi della protezione e della tutela dell'infanzia attraverso lo strumento dell'affido. Il libro, a cui hanno partecipato 35 esperti di ricerche, pratiche e politiche pubbliche sull'affido, è accessibile gratuitamente online.
Dopo un certo numero di anni all'interno del mondo del lavoro, uomini e donne sono maggiormente predisposti per un bilancio del loro posizionamento in termini di carriera lavorativa e di risultati raggiunti nella vita privata. L'accompagnamento in questa fase, anche per immaginare il futuro dopo la pensione, potrebbe diventare un servizio da inserire nei piani di welfare attraverso il "consulente di carriera".
Gli effetti della pandemia stanno mostrando la necessità di predisporre al più presto un piano nazionale per rimettere al centro dell'agenda politica del Paese il lavoro e il ruolo delle donne. Una proposta già avanzata nel recente passato e che deve rappresentare una priorità per l'Italia e per i decisori politici. Oggi più che mai è importante ribadirlo, perché nessuna resti indietro.
Il Network Non Autosufficienza ha definito un quadro progettuale dettagliato per costruire anche in Italia un sistema di Long Term Care articolato e coerente con i bisogni di una popolazione sempre più anziana. Secondo la rete di associazioni, esperti e accademici, attraverso un investimento di 7,5 miliardi di euro si potrebbe riformare il sistema della cura del nostro Paese allo scopo di renderlo maggiormente inclusivo e sostenibile.
La diffusione del welfare aziendale nel settore pubblico è ancora in una fase embrionale e ben lontana dai livelli del settore privato. Il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e della coesione sociale firmato nei giorni scorsi da Governo e sindacati potrebbe però cambiare questa situazione, permettendo investimenti nel campo della previdenza complementare e nelle premialità legate al welfare anche nella Pubblica Amministrazione.
La "questione giovanile" è una sfida sociale divenuta sempre più rilevante per il nostro Paese. Per questo sono necessari nuovi approcci e nuovi strumenti per affrontare quella che ormai è una vera e propria emergenza, intrisa di retorica ma povera di azioni concrete. Secondo Francesca Gennai e Flaviano Zandonai l'innovazione dei servizi di welfare e della sfera tecnodigitale possono essere i punti di partenza.
Secondo Maurizio Ferrera attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza è possibile mettere a punto una strategia virtuosa che, mantenendo ferma la rotta verso il futuro, sia anche in grado di rispondere ai bisogni del presente. In questa direzione è cruciale investire per creare rapidamente nuova occupazione e rafforzare il sistema di protezione sociale.
Nel 2019 l'Italia ha destinato al welfare il 56,08% dell'intera spesa statale: una percentuale che, nonostante il debito molto elevato, colloca il Paese ai vertici delle classifiche mondiali e che, come puntualizzato dall'Ottavo Rapporto Itinerari Previdenziali, smentisce il luogo comune secondo cui si spenderebbe poco per le prestazioni sociali.
Diversi operatori dell'ecosistema filantropico si sono detti favorevoli a sviluppare nuove forme di collaborazione sistemica per superare la logica "a silos" che spesso vede ogni ente confinato in sé stesso. Simone Castello, segretario generale di Fondazione Mazzola, suggerisce tre punti tra loro collegati che possono contribuire al superamento di quello che Carola Carazzone ha indicato come il “solipsismo” delle realtà italiane.
Brindisi è una città che a partire dalla fine degli anni ’70 ha affrontato la crisi del proprio modello industriale, la proliferazione dello spaccio di droga e molte altre difficoltà. Ora il tentativo di rinascita passa anche da luoghi come Palazzo Guerrieri, dove prendono vita interventi per l'attivazione di progetti imprenditoriali orientati all'innovazione economica e sociale.
“Pratiche educative domiciliari. Educatori e famiglie tra case e cimase” è un libro che parla di un lavoro di/sul confine, meravigliosamente complesso, praticato in prima linea, spesso svolto in solitudine da una figura professionale - l’educatore professionale/domiciliare - che ancora fatica ad affermarsi con chiarezza nel suo ruolo e nella sua funzione. Anna Di Nardo, co-autrice, ci racconta la gestazione e i principali contenuti del volume.
Il welfare aziendale può contribuire a una "rivoluzione" funzionale del welfare state, favorendo anche una rilettura delle relazioni tra capitale e lavoro. Carlo Rossi, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, parte da questo assunto per raccontare le iniziative che la Fondazione, insieme al nostro Laboratorio, avvierà per promuovere un welfare aziendale "a filiera corta" nella provincia toscana.
Continuano i nostri approfondimenti dedicati ai vent’anni della Legge 328/2000. In questo articolo Pier Paolo Inserra avanza alcune proposte per rilanciare e rafforzare le pratiche della pianificazione sociale territoriale e della progettazione partecipata. La crisi che stiamo vivendo ci spinge infatti a ripensare le strategie di sviluppo - sociale, economico e ambientale - intraprese fino ad ora.
Nel suo discorso programmatico davanti al Senato il Presidente del Consiglio Draghi ha toccato tantissimi temi di cui il nostro Laboratorio si occupa con crescente attenzione da diversi anni, ma di cui spesso si riscontra la totale assenza nel dibattito pubblico. Per questo ci pare interessante riproporvi il testo integrale dell'intervento, di cui abbiamo sottolineato alcuni passaggi che riteniamo particolarmente significativi.
In questo articolo sono analizzati i dati relativi all'andamento degli sbarchi dei migranti sulle coste italiane e alle richieste di asilo nel nostro Paese nel corso del 2020. A colpire è soprattutto il dato relativo ai giovani tunisini in fuga dalla crisi economica del loro Paese, impossibilitati a fare richiesta di asilo.
La Fondazione Cesare Pozzo e Percorsi di secondo welfare hanno recentemente condotto una ricerca i cui risultati, confluiti in un position paper dal titolo ''APRIRSI per ritornare al futuro", approfondiscono il ruolo del mutuo soccorso. Il documento è l'esito di un lavoro di ricerca sul campo in cui i ricercatori hanno interloquito con esperti e professionisti del settore. Ne ha parlato il Presidente della Fondazione Cesare Pozzo, Stefano Maggi.
Come spesso sottolineiamo la pandemia sta avendo effetti importanti per bambini e ragazzi, a causa della chiusura delle scuole e della sospensione dei servizi educativi e ricreativi. Proprio per questo vogliamo raccontarvi del progetto "Cantieri di Cittadinanza, Cultura e Coesione" che, in provincia di Lecce, ha cercato di riqualificare alcuni spazi dismessi per promuovere iniziative dedicate ai più giovani.
I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono delle organizzazioni composte da soggetti pubblici e privati che si propongono di favorire lo sviluppo e contrastare lo spopolamento di aree rurali e montane. Dato il loro ruolo all’interno del territorio, questi soggetti possono promuovere iniziative interessanti anche nel campo del welfare e della coesione sociale. Ne abbiamo parlato con Matteo Aguanno, direttore del GAL Prealpi e Dolomiti.
In Provincia di Trento le autorità pubbliche e il mondo della cooperazione hanno avviato il progetto “Prima classe. Destinazione futuro”, che intende sostenere i bambini e i ragazzi più colpiti dalla pandemia. L'intento è distribuire, in collaborazione con le scuole, “pacchi educativi” che permettano di accedere a supporto educativo professionale, libri, PC, ma anche visite a musei e esperienze di socializzazione, limitando così la povertà educativa.
I Progetti Utili alla Collettività (PUC) sono iniziative volte all'attivazione lavorativa dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza che stipulano i Patti per il lavoro e per l'inclusione sociale. In questo articolo vi proponiamo un'indagine che ha approfondito gli effetti, le criticità e le prospettive di tali interventi, partendo da due progettualità realizzate nei Municipi XIII e XV di Roma Capitale.