#ImpreseInnovative

Le imprese possono essere attori fondamentali per la promozione di un futuro sostenibile. Ne sono un esempio l’impegno nella filantropia d’impresa e le iniziative di welfare aziendale, ma anche lo sviluppo di nuovi modi di lavorare, come smart working e coworking. Approfondisci il Goal 9 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il termine "abilitare" permette di fare diverse riflessioni sulle piattaforme di welfare italiane. Abilitare significa infatti costruire un ambiente gradevole in cui muoversi facilmente e rapidamente, significa facilitare il matching fra domanda e offerta e, ancora, significa attivare logiche di community building. Marta Mainieri approfondisce questi aspetti.
Il progetto dell'Università degli Studi di Milano e Polis-Lombardia mette a disposizione 10 video-lezioni tenute da docenti ed esperti per approfondire tematiche centrali per la conciliazione vita-lavoro. Un armamentario di conoscenze su dimensioni che sono sempre più importanti per persone, organizzazioni e istituzioni.
In Italia le imprese salvate dai lavoratori sono ormai un’esperienza consolidata, come anche in Francia e Spagna. Ora, l’Unione Europea vorrebbe mettere in campo risorse per sostenerne la nascita e, soprattutto, garantirne la sostenibilità. Se ne è discusso in un convegno a Bruxelles.
In occasione dell'approvazione della Delega al Governo per la riforma fiscale si è tornati a parlare di welfare aziendale. Il dibattito sul tema è però bloccato sulla questione dei fringe benefit, mentre non si parla di come valorizzare davvero i servizi e le prestazioni orientate al benessere di lavoratori e lavoratrici.
Diverse ricerche mettono in luce come il welfare aziendale e le politiche per il benessere siano sempre più importanti per imprese e collaboratori. Ma anche che, per essere davvero efficaci, devono partire da un’analisi corretta dei bisogni della popolazione aziendale. Per questo sono fondamentali strumenti che aiutino a valutarli e supportare le imprese. Come WIN.
I dati raccolti nell'ambito del progetto WePlat indicano che, rispetto ad altri settori, le piattaforme di welfare operanti nel nostro Paese presentano caratteristiche ibride in termini di gerarchia, mercato e rete. Una complessità che porta con sé varie conseguenze.
Ivana Pais, Principal Investigator del progetto di ricerca promosso da Fondazione Cariplo, ci presenta alcuni dei principali dati raccolti finora. Il primo di una serie di approfondimenti con cui andremo a scoprire l’eterogeneità delle piattaforme nei servizi di cura e gli elementi che le distinguono dagli altri settori.
Sono tante le organizzazioni pubbliche e private che ricorrono a risorse istituzionali per finanziare le proprie attività senza tuttavia riuscire a sfruttarle per strutturarsi e fare progettazione strategica. È un problema che le Fondazioni di origine bancaria stanno provando ad affrontare con iniziative di accompagnamento e formazione, rivolte sia alla pubblica amministrazione che al Terzo Settore. Un esempio è quello che sta facendo Fondazione CRC in provincia di Cuneo.
È l'obiettivo di WIN, applicativo che aiuta le organizzazioni a essere più consapevoli delle reali necessità di lavoratrici e lavoratori per investire in maniera efficace nel welfare. Vi raccontiamo come è nato lo strumento che Secondo Welfare ha realizzato insieme a Walà.
Nei mesi scorsi Sky Italia e le rappresentanze sindacali aziendali hanno sottoscritto un accordo che rende possibile lavorare da remoto 12 giorni al mese. Questa scelta è esito di un processo di riorganizzazione che sta riguardando anche gli spazi aziendali. Ne abbiamo parlato con Cesare Randon, Facility Manager di Sky Italia.
L’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano ha organizzato un esperimento sulla raccolta fondi per mostrare le applicazioni per il non profit di questa tecnologia. Ve lo raccontiamo partendo da alcune parole chiave.
Un ascolto continuativo per aiutare lavoratori e lavoratrici a trovare i servizi più adatti alle proprie esigenze, ma anche indicatori che aiutino a capire la sostenibilità delle proprie scelte. Due dimensioni che esemplificano alcuni cambiamenti che stanno interessando (anche) il mercato del welfare aziendale.
Sul magazine "Prospettive" di Mefop, Valentino Santoni analizza lo sviluppo del welfare integrativo per professionisti e autonomi da parte di casse di previdenza, organizzazioni di rappresentanza e studi professionali. Lo Stato, ad oggi, non è invece in grado di garantire tutele visto che il "Jobs Act Autonomi" è inapplicabile.
Nonostante il dibattito scaturito dall’aumento dei fringe benefit, la Legge di Bilancio 2023 non ha previsto novità in tema di welfare aziendale. La normativa che regola beni e servizi per i dipendenti dovrebbe però essere perfezionata, soprattutto per salvaguardare il valore sociale delle misure. Ecco alcune proposte.
Grandi gruppi internazionali, imprese artigiane, aziende pubbliche, società benefit: nell'ultimo anno sono state molte ed eterogenee le organizzazioni che hanno previsto iniziative per aiutare i propri collaboratori alle prese con l'aumento del costo della vita. Facendo attenzione a non snaturare la logica sociale, anzitutto evitando di aumentare eccessivamente la soglia di defiscalizzazione, appare ormai evidente come il Legislatore debba rivedere in maniera strutturale la normativa sul welfare aziendale.
La Legge di Bilancio 2023 non prevede novità in materia di welfare aziendale. Sono molti tuttavia gli interventi, anche a costo zero, per migliorare la normativa che regolamenta i beni e i servizi rivolti ai dipendenti come integrazione della normale retribuzione. Emmanuele Massagli, presidente di AIWA, ci racconta la posizione dell’Associazione e le sue proposte.
Nel Cuneese sta per partire un progetto che vuole promuovere la nascita di reti pubblico-private per la sperimentazione di azioni di welfare aziendale territoriale. L’iniziativa è promossa da ASL Cuneo 2 con il coinvolgimento dei consorzi socio-assistenziali del territorio e sarà accompagnata dal nostro Laboratorio.
L’iniziativa, nata in piena pandemia dalla collaborazione tra enti filantropici e finanziari per agevolare l’accesso al credito delle organizzazioni non profit in condizione di fragilità economica, mette a disposizione 30 milioni di euro complessivi. C'è tempo fino al 30 giugno 2023 per accedere ai finanziamenti.
L'obiettivo del bando è quello di promuovere in via prioritaria iniziative di welfare in rete e aperte al territorio. In questo modo si vuole facilitare la promozione del welfare aziendale nelle micro e piccole imprese e, al tempo stesso, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali.