#ImpreseInnovative

Le imprese possono essere attori fondamentali per la promozione di un futuro sostenibile. Ne sono un esempio l’impegno nella filantropia d’impresa e le iniziative di welfare aziendale, ma anche lo sviluppo di nuovi modi di lavorare, come smart working e coworking. Approfondisci il Goal 9 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

La XI edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo Settore realizzato da AICCON e Intesa Sanpaolo offre diversi dati sul rapporto tra Terzo Settore e banche, sul ricorso alla finanza a impatto e sulle prospettive future delle imprese sociali.
Il cosiddetto welfare a filiera corta è una grande opportunità per imprese, lavoratori e comunità. Ma è complicato da realizzare. Andiamo a capire perché, guardando in particolare al ruolo dei provider e ai rischi delle nuove norme sul welfare delle imprese.
La grande diffusione del lavoro agile a seguito della pandemia ha portato molte organizzazioni a ripensare gli spazi aziendali. E così negli uffici si riducono sempre di più le postazioni individuali e si ampliano le aree condivise in cui poter lavorare. Ma anche socializzare. Ne abbiamo parlato con alcuni esperti che seguono il tema da diverse punti di osservazione.
Il Decreto Aiuti Quater ha aumentato notevolmente la soglia di defiscalizzazione dei fringe benefit. Per il Governo così si aiuteranno i lavoratori ad affrontare il caro vita, ma si rischia un cortocircuito per il welfare aziendale così come lo conosciamo. Andrebbe infatti ad affermarsi una visione consumistica lontana dalle finalità sociali previste dalla normativa. Esperti e addetti ai lavori condividono con noi preoccupazione e perplessità su questa scelta.
Durante il suo intervento ai TechSoup Days Paolo Venturi, direttore di AICCON, ha offerto molti spunti sul rapporto tra non profit, digitale e impatto sociale. Gli abbiamo chiesto di ripercorrere con noi i temi toccati nel suo "Digital keynote" e approfondire gli aspetti che ci sono parsi particolarmente interessanti.
Per rispondere alla domanda Secondo Welfare, eQwa e Walà hanno organizzato un convegno a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, accademici e responsabili di impresa. I relatori e le relatrici hanno fatto il punto sullo stato di salute del welfare aziendale, sottolineando la necessità di avere figure professionali che possano garantire la qualità degli interventi.
Con la Circolare 35/2022 l’Agenzia ha definito alcuni dettagli sul calcolo della soglia esentasse dei fringe benefit, chiarendo ad esempio le modalità di rimborso delle utenze domestiche e il conteggio dei bonus carburanti. Queste novità ci offrono l'occasione di riflettere sulle scelte che il nuovo Governo potrebbe assumere sul welfare aziendale con la Legge di Bilancio 2023.
Si chiama Ollipay consente di spendere i fringe benefit di welfare aziendale presso attività e servizi di prossimità, valorizzando così il circuito commerciale locale piuttosto che le grandi piattaforme di e-commerce. Ecco come funziona.
Si è conclusa la sperimentazione triennale del progetto che si impegnava a proporre nel Lecchese un welfare aziendale “a km0” che coinvolgesse il territorio. A conclusione di questo percorso facciamo un primo punto sugli “ingredienti” fondamentali per un progetto di welfare aziendale territoriale.
Abbiamo analizzato le parole pronunciate dalla Presidente del Consiglio davanti al Parlamento per chiedere la fiducia. Lo abbiamo fatto andando ad approfondire gli aspetti sociali che, già prima delle elezioni, avevamo individuato come prioritari per il nostro Paese.
Secondo l’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano il lavoro agile è presente oggi in 9 grandi imprese su 10. Ma mentre nel privato cresce il ricorso a forme ibride, tanto che molte organizzazioni iniziano a ripensare i propri spazi, la Pubblica amministrazione sembra essere rimasta indietro.
Le misure di welfare sono ormai una parte integrante delle strategie di sostenibilità di molte imprese. Ma perché queste possano diffondersi e strutturarsi occorre riflettere prioritariamente sulle disuguaglianze tra organizzazioni, settori e territori. Come? Ne abbiamo parlato con Stefania Rausa di Edenred e Paola Gilardoni di Cisl, che vedono nella contrattazione una strada importante da seguire.
La risposta è ambivalente: portano vantaggi per dipendenti e imprese, ma ad oggi non aiutano i lavoratori a investire sulla dimensione sociale, più “nobile”. Ecco perché occorre fare qualche riflessione sull’utilizzo di questi strumenti, la cui soglia esentasse è stata aumentata a 600 euro fino alla fine del 2022.
Il progetto è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con PoliS-Lombardia su incarico della Regione. L’obiettivo è rafforzare le capacità di progettazione e le competenze di gestione delle Reti favorendo confronto, coordinamento e integrazione delle stesse. Anche Percorsi di secondo welfare sarà impegnato attivamente nello sviluppo dell’iniziativa.
Una regia nazionale, l'interazione con le amministrazioni pubbliche e il coinvolgimento delle comunità. Secondo Francesco Gaeta sono i tre fronti su cui lavorare per poter creare condizioni favorevoli allo sviluppo e alla diffusione delle imprese recuperate dai lavoratori. Ne parla nella nostra ultima inchiesta per Buone Notizie.
Le imprese recuperate dai lavoratori crescono nel nostro Paese, ma la crisi energetica rischia di mettere in forte difficoltà quelle esistenti e di scoraggiare la nascita di nuove. Paolo Riva, nella nostra ultima inchiesta per Buone Notizie, si è confrontato con sindacalisti, investitori ed esperti su presente e futuro di queste realtà.
Dal 4 al 20 ottobre si svolgerà la manifestazione promossa dall'Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile per diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 e centrare i 17 Obiettivi fissati dall'ONU.
Non è sicuramente uno dei temi centrali, ma tutte le principali forze politiche richiamano più o meno esplicitamente l’importanza del welfare aziendale e delle misure di conciliazione vita-lavoro, promettendo investimenti e sostegni. Qualsiasi Governo uscirà dalle urne si occuperà dunque del tema: per questo è importante sottolinearne opportunità e limiti, ricordando la necessità di una visione maggiormente attenta al sociale.
Il dibattito sul welfare durante la campagna elettorale si è concentrato su pochi punti chiave, lasciando ai margini molti temi sociali che sono e saranno fondamentali per il nostro Paese. Per questo vogliamo offrire alcune riflessioni che possano essere utili al prossimo Governo.