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Qualche giorno fa si è conclusa la terza edizione di Impact Prototypes Labs (IP Labs), un programma di apprendimento collettivo che coinvolge studenti, studentesse e imprese locali nella realizzazione di prototipi a impatto sociale. Grazie al supporto di docenti universitari e tutor, i partecipanti al percorso si sono sperimentati nella progettazione di prodotti, servizi, modelli di business e organizzativi in linea con i principi della sostenibilità ESG.

L’edizione 2022/23 ha coinvolto 31 imprese del territorio piemontese nella realizzazione di 28 progetti ad impatto sociale, con la partecipazione di 86 giovani del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Vediamo come è andata.

IP Labs in breve

IP Labs è uno dei percorsi formativi organizzati dal Cottino Social Impact Campus, realtà istituita nel 2020 dalla Fondazione Cottino per promuovere la cultura dell’impatto sociale attraverso un’offerta formativa articolata e rivolta a un pubblico ampio (persone ancora in formazione, come nel caso di IP Labs, ma anche lavoratrici e lavoratori dipendenti e autonomi).

Nello specifico, IP Labs è un percorso di apprendimento collettivo che coinvolge studenti, studentesse e imprese, le quali si candidano a partecipare versando una quota di partecipazione. In ogni impresa partecipante è inserito un gruppo di giovani proveniente da diversi corsi di laurea magistrale.

La multidisciplinarietà è proprio uno degli elementi cardine di IP Labs: grazie all’apporto di varie discipline – da ingegneria gestionale a sociologia, da psicologia a ingegneria elettronica – le imprese ospitanti possono progettare insieme agli studenti e alle studentesse soluzioni ai propri problemi. I gruppi sono accompagnati da tutor del Cottino Social Impact Campus e di UniGens.

La terza edizione di IP Labs

Rispetto alle precedenti, nella terza edizione sono state introdotte due importanti novità. Innanzitutto è stato proposto ai giovani e alle imprese di concentrarsi maggiormente sulla sostenibilità sociale all’interno dei progetti. Anche per questo moltissimi dei prototipi costruiti si sono concentrati su temi legati, per esempio, al welfare aziendale.

L’attenzione alla dimensione sociale è stata accolta con grande entusiasmo dalle imprese partecipanti, che hanno vissuto il progetto come un’occasione per lavorare su un tema spesso percepito come distante dal proprio business ma giudicato molto rilevante per rafforzare la propria presenza sul territorio e per attirare e trattenere talenti all’interno della propria organizzazione.

Questo aspetto è emerso con forza anche all’evento conclusivo di IP Labs. Come ha spiegato Cristina Di Bari, CEO del Cottino Social Impact Campus e presidente della Fondazione Cottino, “un capitale relazionale e di competenze di così ampio respiro rafforza la nostra convinzione che stiamo andando nella giusta direzione che ci vedrà in futuro sempre impegnati per accompagnare e misurare la sostenibilità in tutte le sue espressioni”.

Coerentemente con questa impostazione, a partire da quest’anno anche l’Università di Torino si è unita al progetto: in questo modo la platea di partecipanti si è allargata fino a comprendere tutti gli indirizzi di studio (e non solo quelli afferenti al Politecnico). L’allargamento delle competenze in campo ha certamente favorito l’ibridazione dei progetti, un aspetto particolarmente importante quando si parla di sostenibilità ESG.

La terza edizione di IP Labs è stata sostenuta dalla Fondazione Cottino, della Camera di commercio di Torino e da UniCredit e realizzata dal Cottino Social Impact Campus. Il programma è reso possibile anche dall’ampio e solido partenariato che ha costruito intorno a sé: Camera di commercio di Torino, UniCredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, YES4TO, UniGens e Torino Social Impact.

L’edizione 2022/23 si è svolta in modo intensivo. In un percorso di poco più di 4 mesi, accompagnato da 13 docenti e 30 tutor di Cottino Social Impact Campus e di UniGens, i gruppi di studenti e studentesse e le aziende hanno progettato e realizzato prototipi di prodotti e servizi. A fine giugno c’è stata una prima Pitching Session in cui sono stati presentati i prototipi.

Studenti, studentesse e rappresentanti dell’azienda presentano un progetto durante la Pitching Session di fine giugno.

La giuria – composta da Camera di Commercio di Torino, Cottino Social Impact Campus, Unicredit, Università degli Studi di Torino e da un’azienda partecipante alla precedente edizione di IP Labs – ha selezionato 10 progetti finalisti che sono stati presentati all’evento conclusivo, svoltosi il 18 luglio presso il Politecnico di Torino. A conclusione delle presentazioni la giuria ha infine selezionato un progetto vincitore. Un secondo progetto ha invece ricevuto una menzione di merito da parte del Cottino Social Impact Campus.

I progetti vincitori… e non solo

La giuria ha scelto di premiare il progetto B_OND, realizzato dall’azienda F.lli Bonfanti (storica ditta produttrice di bottoni di alta moda) insieme a studenti e studentesse dei corsi di laurea in Ingegneria gestionale, Ingegneria meccanica, Ingegneria elettronica e Global Studies for International Cooperation.

B_OND è un prototipo di bottone “intelligente” che funziona come dispositivo di SOS: se premuto emana un segnale sonoro, attiva una registrazione e invia la propria posizione GPS e un messaggio di richiesta d’aiuto a numeri precedentemente registrati. Attraverso il progetto l’impresa e gli studenti si sono proposti di immaginare un piccolo aiuto concreto per tutelare la sicurezza delle persone – in particolare delle donne – e incrementare il loro senso di sicurezza, specialmente in determinati contesti e momenti (come per esempio il rientro a casa dopo un a serata fuori). Secondo la giuria il progetto ha il merito di “aver ricercato, attraverso l’innovazione tecnologica applicata a un prodotto tradizionale, una soluzione ad elevato impatto sociale a beneficio di ragazze e donne che si trovino in situazioni di pericolo percepito”.

Le sorelle Bonfanti, titolari dell’azienda F.lli Bonfanti, accompagnano il gruppo di studenti e studentesse nella presentazione di B_OND. Sulla camicia verde è visibile il primo prototipo del bottone progettato.

La menzione di merito del Cottino Social Impact Campus è andata invece all’azienda Ri-generation, società benefit che rigenera elettrodomestici e che ha partecipato a IP Labs con l’obiettivo di sviluppare strumenti per misurare e comunicare il proprio impatto e valore sociale per rafforzare la propria reputazione e accreditarsi maggiormente presso potenziali fornitori di elettrodomestici da rigenerare. Secondo il Comitato Scientifico del Cottino Social Impact Campus il progetto di IP Labs ha “integrato ed arricchito un modello di business nativamente orientato al paradigma dell’economia circolare ad obiettivi di impatto sociale intenzionale, misurabile ed addizionale”. Al raggiungimento di questo risultato hanno collaborato studenti dei corsi di laurea in Ingegneri gestionale e Design sistemico.

Tutti i 28 progetti di IP Labs presentano elementi di interesse, specialmente dal punto di vista del secondo welfare. Le imprese e gli studenti hanno vissuto il programma come un’opportunità per provare a uscire fuori dal proprio tracciato e cogliere in modi inediti la sfida dell’impatto sociale: è il caso della Fratelli Bonfanti, che ha messo a disposizione le proprie competenze nel campo della produzione dei bottoni per raggiungere un obiettivo sociale, anche grazie all’aiuto della tecnologia. Ma è anche il caso del progetto di Euro Stamp 1, PMI che lavora nel settore metalmeccanico ed è specializzata nella produzione di stampati a freddo in materiale metallico. L’azienda – grazie a studenti e studentesse dei corsi di laurea in Ingegneria aerospaziale, Ingegneria gestionale, Sociologia e Design sistemico – ha realizzato un prototipo di “carrello” che è al tempo stesso una brandina pieghevole e un piccolo armadio ed è stato pensato come rifugio per le persone senza dimora.

Sono inoltre moltissimi i progetti che hanno progettato strategie e modelli organizzativi per attirare e trattenere talenti nelle imprese e per migliorare il benessere dei e delle dipendenti. In molti casi, come detto, sono state proposte iniziative di welfare aziendale, con una particolare attenzione alla dimensione territoriale. Questa infatti è stata individuata come una strada privilegiata per andare incontro alle necessità di organizzazioni e territori.

Un esempio interessante in questo senso è quello di CIAC, Consorzio per la formazione professionale del Canavese che collabora con le imprese locali per strutturare corsi in linea con le richieste del mercato. Insieme a Confindustria Canavese ha fondato l’anno scorso Committo, impresa sociale che intende favorire e contribuire allo sviluppo umano e sostenibile del Canavese. Il progetto di IP Labs – sviluppato grazie a studentesse dei corsi di laurea in Psicologia clinica, Engineering & Management e ICT for Smart Cities – intende coinvolgere CIAC, Committo e Confindustria Canavese nella creazione di punti “connect” in grado di rispondere a bisogni diversi ma complementari delle imprese del territorio e della popolazione. Le iniziative concretamente realizzate saranno diverse, dall’apertura di un bar per gli studenti del CIAC alla creazione di un servizio di portineria di comunità, fino alla strutturazione di un servizio mensa per le aziende che insistono sul territorio del CIAC.

Perché IP Labs è interessante (anche) per il secondo welfare

IP Labs rappresenta un’occasione interessantissima di incontro tra aziende, studentesse e studenti: per le imprese IP Labs rappresenta la possibilità di incontrare nuovi talenti da assumere (cosa che si è verificata a seguito delle precedenti edizioni) e di conoscere nuove idee. Le PMI, per quanto propense a tutelare il benessere dei propri dipendenti, spesso faticano a implementare strategie in questi ambiti per mancanza di tempo, personale o competenze. Attraverso IP Labs hanno invece la possibilità di avvicinarsi a temi quali la sostenibilità ESG e il welfare aziendale e mettere in pratica iniziative con l’aiuto degli studenti e dei tutor. Perché IP Labs non è pensato come mero esercizio di stile, ma come laboratorio per sviluppare concretamente progetti e prodotti, indipendentemente dall’assegnazione dei premi (che infatti sono proprio “solo” dei riconoscimenti).

Per studenti e studentesse, IP Labs è un’opportunità per mettersi alla prova e mettere in pratica le competenze acquisite nel proprio percorso di studio, nonché per iniziare ad affinare le competenze trasversali necessarie per l’ingresso nel mondo del lavoro. Rappresenta anche, ovviamente, una concreta possibilità di entrare nel mondo del lavoro e confrontarsi con aziende che potrebbero essere interessate a proseguire la collaborazione.

Un elemento di particolare valore del progetto è, infine, la sua spinta verso l’ibridazione: studenti e studentesse provenienti dai corsi di laurea più disparati hanno l’occasione di lavorare insieme provando a valorizzare le competenze e le abilità di ciascuno per raggiungere obiettivi trasversali. Un esercizio fondamentale per riuscire ad affermare in tutti gli ambiti, e non solo in quelli tradizionalmente più propensi, l’importanza della sostenibilità ambientale e sociale.

 

Foto di copertina: la presentazione dei progetti alla Pitching Session di fine giugno al Cottino Social Impact Campus.