La seconda edizione del Barometro eco-sociale realizzato da Percorsi di secondo welfare per Fondazione Lottomatica riporta un dato ormai sempre più evidente: il cambiamento climatico spaventa, ma fanno paura anche gli effetti – spesso diseguali – delle politiche per contrastarlo.
A questo tema è dedicato un’inchiesta di Giulio Sensi pubblicata sul Corriere della Sera – frutto della collaborazione tra Percorsi di secondo welfare e Buone Notizie – che raccoglie i punti di vista dell’autore del Barometro eco-sociale Maurizio Ferrera, professore dell’Università degli Studi di Milano e Scientific Supervisor di Percorsi di secondo, e dell’economista dell’Università Roma 3 Leonardo Becchetti.
Come spiegato da Ferrera, dal Barometro emerge come le misure concrete per favorire la decarbonizzazione rischino di penalizzare in modo sproporzionato alcune categorie: persone con basse qualifiche, anziani a basso reddito, residenti in aree rurali, famiglie numerose e piccole imprese.
“Le persone sanno che senza seri provvedimenti si rischia l’estinzione, ma non sentono di poter sopportare i costi di decisioni penalizzanti“. “Quelle con istruzione più bassa” – spiega Ferrera – “possono perdere lavoro a causa di ristrutturazioni economiche nei settori che consumano l’energia fossile. Non è facile mettersi nei loro panni: trasferirsi, riqualificarsi, rimettersi nelle condizioni di mantenere un reddito per sé e la propria famiglia”.
Anche Becchetti insiste sulla necessità di un cambiamento percepito come socialmente desiderabile, sottolineando l’importanza di azioni che pongano al centro l’equità nella distribuzione dei costi, coinvolgimento delle comunità locali e partecipazione ai benefici economici generati.
Ma accanto alle azioni occorre lavorare anche sul modo in cui queste vengono comunicate. Secondo Ferrera bisogna anzitutto modificare la narrazione pubblica: non più solo catastrofismo o negazionismo, ma un approccio eco-positivo, che veda nella transizione “un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e una società non solo più salubre, ma anche più piacevole da vivere”.
Green roba da ricchi: sarà vero?
Giulio Sensi, Corriere della Sera, 20 maggio 2025
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