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Servizi per l’infanzia dimenticati: sei proposte per cambiare rotta

L’Alleanza per l’Infanzia denuncia l’assenza dei servizi educativi 0-3 nei piani strategici del Governo e propone interventi concreti per colmare le disuguaglianze e tutelare i diritti dei bambini.

In un recente comunicato, l’Alleanza per l’Infanzia denuncia l’assenza quasi totale dei servizi educativi per la prima infanzia nei principali documenti programmatici sul tema recentemente pubblicati dal Governo.

Nonostante l’importanza riconosciuta a livello internazionale dell’educazione nei primi anni di vita, i nidi e i servizi integrativi risultano marginali, ad esempio, nel sesto Piano Nazionale Infanzia, nel Piano per la Famiglia e nelle Nuove indicazioni 2025 per la scuola.

Il comunicato sottolinea anche le criticità legate all’attuazione del PNRR, che ha ridimensionato gli obiettivi iniziali di copertura dei posti nei nidi, rischiando di aggravare le disuguaglianze territoriali. La mancata ricostituzione della Commissione Nazionale 0-6, scaduta nel 2024, è un altro segnale preoccupante.

L’Alleanza avanza sei proposte concrete per affrontare questa sitazione:

  • Supporto al consolidamento del sistema integrato 0-6 e suo raccordo con il sistema scolastico;
  • Gratuità o forte riduzione dei costi per i posti disponibili nei servizi per l’infanzia per i bambini da 0 a 3 anni;
  • Sostegno deciso alla diffusione di servizi 0-3 nelle aree meridionali del Paese;
  • Revisione radicale delle Indicazioni Nazionali 2025 con l’inclusione dei servizi 0-3;
  • Armonizzazione delle politiche sociali di conciliazione con quelle educative per i bambini e le bambine da 0 a 3 anni e per le loro famiglie;
  • Ripristino della Commissione 0-6.

 

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Foto di copertina: Markus Spiske, Pexels.com