Per favorire la conoscenza del fenomeno della povertà alimentare il CURSA – Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente ha creato l’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare. Il suo obiettivo è indagare l’insicurezza alimentare nella sua multidimensionalità avvalendosi di strumenti di ricerca finora poco utilizzati nei Paesi a capitalismo avanzato e, a valle, affiancare le istituzioni nel processo decisionale per promuovere la formulazione di politiche informate e sensibili alle disuguaglianze territoriali. L’Osservatorio, dopo una fase di sperimentazione dei suoi strumenti di monitoraggio sul territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale, sarà presentato ufficialmente nel corso di un evento che si svolgerà a Roma il 25 gennaio.

Cos’è la povertà alimentare e perché ci riguarda

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), descrive la sicurezza alimentare come la condizione in cui “tutte le persone, in ogni momento, hanno accesso fisico, sociale ed economico ad alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti che garantiscano le loro necessità e preferenze alimentari per condurre una vita attiva e sana”1. Possiamo, quindi, definire la povertà alimentare (o insicurezza alimentare) come la condizione di incapacità o incertezza nel poter accedere ad una quantità sufficiente di cibo sano, nutriente e che rispetti le preferenze individuali. Ad un primo sguardo, questo problema sembra interessare esclusivamente le situazioni di estrema povertà nei Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, numerose ricerche dimostrano come il fenomeno dell’insicurezza alimentare colpisca anche i Paesi a capitalismo avanzato, rappresentando una delle molteplici forme di disuguaglianza nei nostri territori.

La sperimentazione degli strumenti sulla Città Metropolitana di Roma Capitale

Il progetto dell’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare è nato nel 2022 ed ha l’obiettivo di fornire una maggiore comprensione del tema. Dopo un primo approccio sperimentale sulla Città metropolitana di Roma Capitale, l’Osservatorio si impegna a sviluppare strumenti di ricerca in grado di monitorare il fenomeno della povertà alimentare e dell’accesso al cibo a livello territoriale.

La fase sperimentale ha visto l’applicazione di un Indice di Accessibilità Economica (IAE), proposto per la prima volta all’interno dell’Atlante del Cibo della Città metropolitana di Roma Capitale2. Utilizzando dati istituzionali facilmente accessibili, questo strumento è in grado di misurare il livello di insicurezza in relazione all’accesso ad una dieta sana. Il suo impiego permette di monitorare l’accesso economico (anche chiamato “affordability” in letteratura) ad una dieta equilibrata. L’indice permette, inoltre, di capire l’andamento dell’accessibilità in base alla variazione dei prezzi degli alimenti e alla variazione del punto vendita in cui si acquista.

Al contempo, è stato impiegato il Food Insecurity Experience Scale (FIES), una metodologia sviluppata dalla FAO nel 2013, che mira ad identificare la percezione dell’insicurezza alimentare tra la popolazione. L’Osservatorio ha rivolto l’indagine a un campione stratificato di 160 famiglie, in maggioranza single (35,4%) e genitori single (20,5%), seguiti da coppie (18%), coppie con figli maggiorenni (15,5%) e coppie con minori (10,6%). Dalla ricerca emerge come le categorie sociali più vulnerabili, ovvero con una la percezione più critica riguardo la propria sicurezza alimentare, siano i genitori single e i single. Inoltre, dall’indagine emerge quanto la mancanza di reddito o di altre risorse incida anche sulla qualità e sulla natura diversificata della dieta.

Ulteriori strumenti messi in campo nella fase sperimentale del progetto sono stati: la somministrazione di un questionario sui consumi alimentari ad un campione di 160 famiglie (lo stesso campione è stato monitorato per una durata di tre mesi, in cui è stata rilevata la spesa alimentare dettagliata giornaliera di ognuno); un Indice di Conformità di Adeguatezza Mediterranea (CAM), per comprendere l’aderenza dello stile alimentare alle linee guida della dieta mediterranea.

È stato realizzato un primo report delle attività svolte dall’Osservatorio nella fase sperimentale del progetto. Nel documento, disponibile qui, ciascuna delle metodologie elencate è descritta con maggiore dettaglio.

Il sistema di assistenza alimentare: al cuore dell’analisi

Allo stesso momento, l’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare ha voluto prestare attenzione al sistema dell’assistenza alimentare, attore principale della lotta alla povertà alimentare in Italia.

A questo scopo, l’Osservatorio ha creato un Tavolo di lavoro partecipativo con le associazioni che costituiscono la “filiera della solidarietà” sul territorio metropolitano di Roma. È stato quindi somministrato un questionario per la raccolta dei dati sui prodotti distribuiti; sono state svolte interviste e focus group con le associazioni. Questa linea di ricerca ha l’obiettivo di riflettere sulle pratiche di assistenza alimentare e formulare, in maniera partecipata, delle politiche di contrasto innovative ed efficaci.

Inoltre, è stato svolto un lavoro di ricostruzione della filiera degli aiuti attraverso la raccolta di diversi gruppi di dati, tra cui: i dati forniti dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) sul Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD); i dati sugli aiuti comunali attraverso la somministrazione di un questionario ai 121 Comuni della Città metropolitana; i dati interni alle associazioni del Tavolo sui prodotti raccolti e distribuiti nella filiera. Per ricostruire la filiera è stata utilizzata, in modalità sperimentale, la metodologia della Social Network Analysis (o analisi delle reti), capace di restituire la complessità di scambi e collaborazioni attive nell’ecosistema della solidarietà alimentare.

La presentazione dei primi risultati

Mercoledì 25 Gennaio 2023, presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini a Roma, si terrà la presentazione pubblica ufficiale dell’Osservatorio su Insicurezza e Povertà Alimentare (qui il programma). La giornata intende concludere la fase sperimentale e condurre il progetto verso una nuova fase strutturale. L’accesso all’evento è libero. Tuttavia, per partecipare, è necessario registrarsi poiché la sala ha una capienza limitata.

Note

  1. FAO (2006), Food Security, June 2006, Issue 2.
  2. Marino D., (a cura di), Bernaschi D., Cimini A., D’Amico G., Gallo G., Giovanelli G., Giustozzi D., Kollamparambil A., Lirosi L., Mazzocchi G., Minotti B., Pagano G., Stella G., Tarra S. (2022), Atlante del cibo. Uno strumento per le politiche locali del cibo, Città metropolitana di Roma Capitale, CURSA, ISBN 9788894227239.
Foto di copertina: Michal Matlon, Unsplash