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Riforma della non autosufficienza: dal Governo un piccolissimo segnale, dice Franca Maino

La direttrice di Secondo Welfare, intervistata da Roberto Poletti su Radio1, ha sottolineato come il decreto non affronti i principali problemi che riguardano gli anziani.
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Il Caffè di Radio1 del 26 gennaio ha dedicato la puntata al Decreto anziani e al Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, che dovrebbero dare finalmente attuazione alla riforma della non autosufficienza. Ad aprire il programma di Roberto Poletti è stato il coordinatore del Patto un nuovo welfare sulla non autosufficienza Cristiano Gori, che ha segnalato l’insufficienza delle risorse stanziate, l’assenza di alcuni elementi necessari a incoraggiare la domiciliarità e mancanze procedurali su alcuni servizi fondamentali. Gori ha tuttavia giudicato positivamente la semplificazione burocratica prevista dal decreto e parlato di basi significative da cui partire.

Franca Maino, direttrice scientifica di Percorsi di secondo welfare e docente dell’Università degli Studi di Milano, dal minuto 9.30 ha parlato di un “piccolo, piccolissimo segnaleda parte del Governo perché il provvedimento non interviene in senso universale sul tema della non autosufficienza  ma “si rivolge a una fetta circoscritta di una platea molto ampia”, prevedendo criteri economici di accesso che limitano l’impatto delle misure previste. Maino ha spiegato che l’invecchiamento ha costi elevati legati a cura, assistenza e sanità, oggi sono in gran parte sulle famiglie, e che gli interventi previsti non permettono di farvi fronte se non in minima parte.

Questa situazione, ha spiegato la direttrice a Poletti, è spesso legata anche a una mancanza di consapevolezza: per incrementarla servirebbe lavorare sui dati – come accaduto a Biella con OsservaBiella grazie al supporto di Secondo Welfare – e azioni sistemiche da parte delle diverse organizzazioni che sui territori lavorano sulla non autosufficienza. In particolare occorrerebbe riflettere sullo sviluppo di un secondo pilastro per la Long Term Care, da incentivare attraverso la contrattazione e il welfare aziendale. Di questi e altri temi Maino ha recentemente parlato anche col Corriere della Sera nell’ambito di un’inchiesta curata da Buone Notizie.

A conclusione della puntata la vice ministra Maria Teresa Bellucci ha difeso quanto fatto dal Governo, spiegando che il decreto introduce principi fondamentali per la tutela degli anziani fragili. Bellucci ha spiegato che si tratta dell’inizio delle riforma e che il Governo è consapevole che occorrerà continuare a impegnarsi su questa importante sfida.

 

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