L’Italia si prepara a una trasformazione demografica senza precedenti. Secondo le nuove Previsioni della popolazione residente e delle famiglie dell’Istat (base 1° gennaio 2024), nei prossimi decenni il Paese perderà milioni di abitanti e vedrà crescere il peso della popolazione anziana.
Gli attuali 59 milioni di residenti scenderanno a 54,7 milioni nel 2050 e a 45,8 milioni nel 2080. Nel frattempo, la quota di over 65 passerà dal 24,3% al 34,6%, mentre le persone in età lavorativa e i giovani continueranno a diminuire. Cambierà anche il volto delle famiglie: quelle con figli, oggi tre su dieci, diventeranno solo una su cinque; le famiglie unipersonali saliranno dal 36,8% al 41,1%.
Il calo interesserà tutto il territorio, ma sarà più marcato nel Mezzogiorno, che potrebbe perdere fino a 7,9 milioni di residenti entro il 2080. Nel breve periodo, solo il Nord potrebbe registrare una lieve crescita, trainata anche dalle migrazioni, che comunque non basteranno a invertire la tendenza complessiva.
I dati, disponibili su IstatData e sulla piattaforma tematica Demo, offrono un quadro utile per programmare politiche su sanità, previdenza, urbanistica, scuola e trasporti. Un futuro già scritto nei numeri, ma ancora aperto alle scelte di oggi.