Per fare welfare è necessario partire dai bisogni delle persone e dell’azienda. Questo presupposto è essenziale per costruire un percorso di welfare e azioni rivolte al benessere di collaboratori e collaboratrici. Negli ultimi mesi il Gruppo FNM1, Trenord2 e le organizzazioni sindacali hanno deciso di investire in un intervento per conoscere i bisogni di lavoratori e lavoratrici. Il percorso ha portato a rinnovare e rafforzare il sistema di welfare aziendale e contrattuale di FNM.
Il welfare del Gruppo FNM e di Trenord
Per capire il perché di questa scelta, è necessario prima comprendere come si è evoluto il sistema di welfare presente nel Gruppo FNM. Come vi abbiamo raccontato anche in passato, FNM e Trenord condividono il modello di welfare che – fino al 2020 – si è basato su tre pilastri: il fondo di previdenza complementare, la cassa per la sanità integrativa e il CRA, cioè il Circolo Ricreativo Aziendale3.
Il fondo previdenziale, che prevede l’accostamento di versamenti mensili, conta oggi 6.600 iscritti (pari all’87% del totale dei dipendenti). La cassa sanitaria integrativa copre invece il 92% della forza lavoro, (circa 6.800 persone) garantendo ai dipendenti e ai loro familiari una serie di sussidi e rimborsi per le spese sanitarie, come visite specialistiche, percorsi riabilitativi, rimborsi su visite o check up. I dipendenti di FNM possono poi contare sulle attività promosse dal Circolo Ricreativo Aziendale. Questo Ente – che conta circa 10.000 soci, poiché vi accedono anche dipendenti oggi in pensione – promuove attività ludiche, ricreative e benefiche e una serie di convenzioni valide per tutto il territorio regionale per accedere a beni e servizi a prezzi calmierati.
Da sottolineare, infine, che Trenord ha ampliato e diversificato leggermente la sua offerta di welfare. Ad esempio Trenord prevede per i propri dipendenti la carta di viaggio “FreePass”, che consente ai lavoratori e ai suoi familiari di utilizzare i servizi di Trenord gratuitamente, e la “Carta di Libera Circolazione” per viaggiare sulla linea gestita da Trenitalia attraverso prezzi convenzionati e ridotti.
A tutto questo si sono aggiunte, negli anni, novità formative grazie agli accordi sottoscritti in materia di Formazione Finanziata. Recentemente si è appena concluso un corso di relazioni industriali in cui manager e delegati sindacali partecipano insieme, lavorando sugli stessi contenuti (comunicazione, diritto del lavoro, macroeconomia, welfare). Vi sarà poi un percorso dedicato al tema della sostenibilità e degli obiettivi definiti dall’Agenda 2030, che mira a promuovere comportamenti consapevoli sia tra i rappresentanti sindacali sia tra i vertici aziendali.
Il percorso per rafforzare il welfare di FNM
Come detto negli ultimi anni FNM ha poi affrontato un percorso per innovare il suo sistema di welfare. Il primo passaggio è stato l’utilizzo di WIN, un applicativo realizzato da Walà Srl Società Benefit in collaborazione con Percorsi di secondo welfare, che permette una rilevazione multidimensionale dei bisogni della popolazione aziendale in materia di welfare e non solo (per saperne di più).
Grazie a questa prima analisi dei bisogni e delle necessità delle persone si è poi iniziato a integrare il welfare interno. A questo riguardo, come ci spiega Christian Colmegna, Segretario regionale della Fit-Cisl Lombardia, la prima grande innovazione è stata l’attivazione di una copertura Long Term Care per tutti i soci della cassa sanitaria integrativa FNM-Trenord.
“Questa copertura a carico dell’ente prevede una una tantum iniziale di 10.000 euro e 1.000 euro mensili in caso di non autosufficienza del lavoratore iscritto, senza limiti di durata. È inoltre possibile per il lavoratore attivare una seconda copertura o estenderla ai familiari di primo grado con un costo aggiuntivo di 97 euro l’anno. Sono previste soglie d’età specifiche: fino a 70 anni e 6 mesi per la prima iscrizione, con copertura garantita per 5 anni. La misura è già stata utilizzata da alcuni lavoratori, dimostrandone l’efficacia”.
Un altro cambiamento importante ha riguardato il fondo pensionistico, con l’introduzione della possibilità per i lavoratori di aprire una posizione previdenziale anche per i familiari a carico. Ma la novità più rilevante ha riguardato la creazione di un nuovo ente bilaterale, chiamato ALMA+.
“ALMA+ nasce allo scopo di gestire tutte quelle prestazioni non sanitarie che in passato erano coperte per consuetudine dalla cassa sanitaria. Il fondo sanitario del Gruppo erogava infatti anche una vasta gamma di interventi per il sostegno alla famiglia, come i contributi per il pagamento delle tasse scolastiche, le borse di studio, gli assegni di natalità, di matrimonio e di mortalità. L’obiettivo era riallineare la gestione alla normativa vigente, concentrando la cassa esclusivamente sulla sanità e spostando il resto su ALMA”, ci dice Colmegna.
Perciò oggi l’ente ALMA+ si occupa di erogare una serie di prestazioni e servizi alla persona come ad esempio sostegno allo studio, servizi per i care manager o di counseling psicologico. Non si tratta di una piattaforma di welfare, ma piuttosto di un portale creato da FNM allo scopo di veicolare esclusivamente servizi rivolti alla cura, all’assistenza e alla famiglia.
Le prospettive del welfare di FNM e Trenord
Grazie a questo nuovo ente bilaterale, composto da responsabili sindacali e dell’impresa, saranno attivate nuove indagini per mappare la popolazione aziendale, monitorare i bisogni emergenti e, ovviamente, progettare nuove misure. Alcune sono già in via di sviluppo.
“Al momento”, ci spiega Colmegna, “un’area critica che sta emergendo da un’indagine interna riguarda l’indebitamento dei lavoratori, che ricorrono frequentemente a cessioni del quinto, pignoramenti o anticipi del fondo pensione. Questo fenomeno rappresenta un problema sociale ed economico, con un impatto stimato oltre i 2 milioni di euro annui”.
Per affrontare questa criticità, ci racconta il sindacalista, ALMA+ potrebbe “attivare una forma di microcredito aziendale, in particolare per coprire bisogni urgenti di piccola entità, ipotizziamo sotto i 10.000 euro. A questa misura si vorrebbe affiancare un percorso di educazione finanziaria, che consideriamo necessario per aumentare la consapevolezza economica. La discussione è ancora in corso, ma puntiamo ad avviare il progetto nei prossimi mesi”.
Un welfare che si rafforza grazie al dialogo sociale
La strada intrapresa da FNM e, quindi, da Trenord è un esempio di come il welfare aziendale sia uno strumento oggi cruciale sia per rispondere ai bisogni delle persone che lavorano sia per rinnovare il confronto tra le parti sociali.
“In questo contesto di forte instabilità economica e insicurezza, il welfare aziendale sarà sicuramente una delle nuove leve contrattuali più rilevanti. Questo istituto, che fino a poco tempo fa veniva considerato una mera premialità, oggi assume un ruolo chiave in materia di contrattazione e dialogo tra le parti sociali. Anche per questo, da parte dell’azienda e del sindacato, ci dovrà sicuramente essere un lavoro comune finalizzato a individuare e cogliere le reali necessità sociali dei lavoratori”, conclude Colmegna.
I sistemi di welfare bilaterali, come mostra anche l’esperienza sopra riportata, si confermano quindi un’opportunità per le imprese e per i dipendenti. L’auspicio è che l’esempio di FNM e Trenord siano ora un seguito anche da altre organizzazioni, in particolare quelle con dimensioni e popolazioni aziendali simili al gruppo ferroviario. Il dialogo sociale e il confronto tra le parti, infatti, può dare origine a esperienze innovative, che riescono ad essere win-win per tutti gli attori in campo.
Note
- Il Gruppo FNM è un operatore attivo principalmente nei servizi di mobilità e nella gestione di infrastrutture autostradali e ferroviarie. La principale controllata del gruppo è Trenord.
- Trenord nasce nel 2012 nel momento della fondazione di Trenord srl, che è stata costituita da Trenitalia e da FNM Spa per operare nel settore del trasporto ferroviario passeggeri della regione Lombardia.
- Inoltre sia le società del Gruppo FNM che Trenord prevedono anche la possibilità di convertire il Premio di Risultato annuale in welfare aziendale, garantendo in questo caso una maggiorazione del 50% dell’importo.