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La Stazione – Coworking, Spazio Giovani e Associazioni è un progetto in rete di riqualificazione umana e urbana del varesotto avviato, in un’area periferica del Comune di Ispra (in provincia di Varese), dall’Amministrazione comunale. A due anni dall’avvio, abbiamo indagato gli sviluppi virtuosi ed i risultati dell’iniziativa, grazie ad un’intervista con Enzo Scudieri, Responsabile del progetto, e Davide Turetta, Assessore alle Politiche Giovanili.

Il contenuto, l’avvio e le fasi evolutive del progetto

Il piano di riqualificazione e rilancio interessa e parte dalla Stazione ferroviaria di Ispra. Questo luogo, da cui il progetto prende il nome, è stato aperto nel 1882 e disponeva allora di tre binari passanti, il cui smantellamento progressivo, avviato nel 2003, ha condotto poi alla definitiva chiusura della stazione al servizio viaggiatori. I locali, proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, sono ora dati in comodato d’uso gratuito al Comune di Ispra.

L’occasione per progettare qui un intervento di rilancio è stata data dall’Avviso per la presentazione dei piani territoriali delle politiche giovanili 2015/16 di Regione Lombardia, cui lo Sportello Lavoro del Comune ha partecipato elaborando “#Jobstartup. Parte il lavoro, parti tu!”, un progetto sovra-distrettuale con Sesto Calende e Somma Lombardo. Si tratta di una Rete Locale di 23 Comuni con l’obiettivo di sorreggere e finanziare la creazione di spazi di coworking, fab-lab e percorsi di formazione rivolti a giovani in cerca di occupazione oltre a iniziative di sostegno, anche economico, per l’avvio di nuove attività imprenditoriali, con un’attenzione particolare verso quelle attività che rispecchiano la specificità del territorio in questione, ovvero realtà a vocazione turistica, agricola, ittica e ambientale.

Fin dalle prime fasi è stata promossa la partecipazione fattiva dei giovani nella creazione di uno spazio a loro dedicato. Nel maggio 2015, l’Amministrazione Comunale ha infatti aperto l’area alle classi giovanili perché potessero prendere visione dei locali, della potenzialità di miglioramento, dei lavori da eseguire e soprattutto esprimere le proprie idee ed iniziative in modo da porre le basi per la creazione di un’associazione giovanile attiva sul territorio e partecipe alla vita della comunità. Ad Aprile 2016, poi, è stato pubblicato l’invito a presentare proposte progettuali che prevedessero la collaborazione con il Comune di Ispra nella ristrutturazione e gestione de La Stazione, Spazio giovani, Associazioni e Coworking.

La selezione ha premiato Binario 752, un’associazione giovanile fondata a fine 2015 per promuovere la zona di e attorno a Ispra, e valorizzando le idee dei ragazzi e collaborando con le associazioni territoriali. Questi entusiasti e laboriosi ragazzi si sono occupati della ristrutturazione dei locali, hanno recuperato parte degli arredi storici, come le prime panchine in legno riservate ai viaggiatori in attesa dei treni, e hanno introdotto elementi moderni e sostenibili. I nuovi mobili sono stati difatti prodotti con la tecnica del riuso creativo coinvolgendo la Società Cooperativa Sociale L’impronta onlus, che, con il progetto Impront-art sostenuto da Fondazione Cariplo, coinvolge i ragazzi in condizioni di difficoltà ed esclusione sociale in laboratori per la realizzazione di lavori artigianali. Si è realizzata così anche una virtuosa convergenza tra progetti che ha effettivamente centrato l’obiettivo della Cooperativa di promuovere uno sguardo nuovo e curioso verso ciò che spesso viene ritenuto vecchio e non più utile.

Il risultato è un luogo, luminoso e colorato, polifunzionale, adibito a coworking e ad aula studio, aperto anche in orario serale, che viene progressivamente riempito con iniziative aggregative giovanili e percorsi di formazione realizzati con enti come CFP Ticino Malpensa ed Enaip.

Le specificità illustrate dai rappresentati dell’Amministrazione comunale

Enzo Scudieri, Responsabile del progetto e dello Sportello Lavoro del Comune, e Davide Turetta, Assessore alle Politiche Giovanili, ci hanno illustrato le peculiarità dell’intervento. Abbiamo così avuto delucidazioni sulla costituzione della Rete Locale, sulla gestione di comunicazioni intergenerazionali, sugli elementi distintivi dei soggetti coinvolti e sui miglioramenti locali avvenuti. L’attività in rete si è strutturata facendo leva sulle pregresse esperienze di partecipazione a Bandi da parte degli Uffici che quotidianamente vi sono impegnati. Alcuni dei 23 Comuni coinvolti avevano precedentemente attuato alcuni progetti, ma storicamente non vi era ancora stata un’azione sinergica di intervento di politiche giovanili. Si tratta dunque della prima rete realizzata nel territorio.

L’ottica dei partecipanti alla rete è stata quella di unire le forze per fare economicamente massa critica e per cogliere il trend evolutivo delle realtà cittadine più grandi. Come richiesto dal Bando di Regione Lombardia, il progetto si è posto l’obiettivo di promuovere l’associazionismo giovanile: i giovani ispresi, già attivi a livello informale, hanno avuto così opportunità e modo di strutturarsi nel 2015 in una Associazione (Binario 752). Il coinvolgimento operativo dei giovani fruitori finali dell’iniziativa non è, però, esente da criticità. La presenza di soggetti eterogenei pone infatti il rischio che la comunicazione avvenga a due livelli, generando così dei limiti dal punto di vista interazionale. Una ulteriore problematica è data dal fatto che i ragazzi coinvolti si trovano in un’età di snodo delle loro esistenze verso differenti progetti di studio e di lavoro.

Una delle linee di azione del piano prevedeva il supporto a start-up con idee imprenditoriali vicine alle caratteristiche del territorio, ovvero il settore turistico, agricolo e rurale e iniziative di piccolo commercio ed artigianato. Le idee progettuali, che hanno concorso per il finanziamento di 22.000 euro messo a bando, sono state 10, di cui 3 hanno passato la prima selezione e 2 sono state infine assegnatarie dei fondi. Tutte le proposte erano fondate su visioni valide e centrate nell’obiettivo richiesto di assicurare un legame con il territorio e concorrere all’occupazione locale. Uno degli aspetti centrali nella scelta dei progetti vincitori è stato quello della sostenibilità economica dell’attività. Alla luce di ciò, per il futuro, si orienteranno i percorsi formativi, già attuati sul tema dell’agriturismo con Ascom e CoopAgri, tenendo conto delle emerse esigenze giovanili di potenziamento nella conoscenza e nell’utilizzo di strumenti aziendali come il business plan.

Garageeks: start up incubata nel progetto

La Stazione – Coworking, Spazio Giovani e Associazioni si propone dunque di divenire un luogo di riferimento per i giovani, che saranno così posti a contatto con professionisti e realtà imprenditoriali già avviate nonché coinvolti in piccole attività di volontariato e supporto alla creazione di iniziative. Su questo aspetto ci sono già delle evidenze: negli spazi del coworking ha trovato infatti sede GaraGeeks, una start-up tecnologica attiva nei settori smart home, smart grid e smart city.

I due giovani fondatori Niccolò Gallarati e Davide Viganò ci hanno presentato il loro progetto e le caratteristiche distintive di cui vanno più fieri. La collaborazione, che unisce competenze nei campi IT e fotovoltaici, è iniziata nel 2012 al Centro Comune di Ricerca di Ispra, continuata nel 2015 a Dublino e infine riposizionata a Ispra nel settembre 2016. Insieme hanno anche ideato, progettato e sviluppato Stop&charge solar, una stazione pubblica di ricarica smartphone a energia solare, che integra un sistema di gestione remota, con sensori di analisi della qualità dell’aria per il monitoraggio ambientale (recentemente le centraline collocate ad Angera, raccogliendo dati sulle polveri sottili, hanno rilevato un incendio locale, evento che ne ha posto in luce l’utilizzo ulteriore che possono avere come alert).

Per lo più promosse da PA, ad oggi, Stop&charge solar si trovano in 14 punti e con una presenza che da locale è divenuta prima regionale poi interregionale. I potenziali clienti futuri potrebbero anche essere Istituti o Dipartimenti universitari attivi in aree tecnologiche od aziendali, visto l’esempio positivo che questo progetto può costituire per gli studenti. Ora GaraGeeks ospita 4 tirocinanti, inseriti nel progetto Alternanza scuola lavoro dell’ITIS di Sesto Calende, che hanno così l’opportunità di venire a contatto con professionisti e realtà imprenditoriali già avviate e di orientare in modo più efficace le proprie future azioni in ottica lavorativa. Insomma, oltre all’attenzione alle implicazioni ambientali delle IT, si vede vi è anche un virtuoso interesse sociale alla situazione occupazionale territoriale.

Qualche considerazione

Questo progetto presenta aspetti interessanti. Da un lato restituisce una fotografia positiva di giovani cittadini che hanno mostrano proattività e si sono industriati fattivamente per promuovere lo sviluppo delle proprie aree territoriali di afferenza. Dall’altro lato, La Stazione – Coworking, Spazio Giovani e Associazioni dimostra come le Amministrazioni, anche piccole, possono, e con profitto, svolgere un ruolo di attivatori delle risorse umane e urbane presenti nelle proprie aree di competenza.

A Ispra si è realizzato un percorso di rilocalizzazione di eccellenze imprenditoriali e sono stati richiamati cervelli fuggiti all’estero, grazie all’avvenuta creazione di un ambiente germinativo idoneo a sviluppi personali e professionali. Il ripristino e la rimessa in uso degli spazi è stato inoltre rapido, consentendo che l’abbandono e il mancato utilizzo non ne peggiorassero ulteriormente le condizioni. Si notano forti caratteristiche di lungimiranza e flessibilità nella capacità degli Amministratori comunali di riconvertire uno spazio storico in un’ottica moderna e nella comprensione del nuovo trend occupazionale che vede la centralità di modalità di lavoro agile ed autogestito (come spiegato da un recente approfondimento sul tema pubblicato da La Stampa). I punti di forza su cui La Stazione – Coworking, Spazio Giovani e Associazioni ha fatto efficacemente leva sono il forte aggancio alle peculiarità territoriali e il coinvolgimento di una pluralità di protagonisti rappresentativi.

Il progetto, inoltre, conferma come le iniziative di secondo welfare stiano trovando terreno fertile nella Provincia di Varese (si pensi al progetto Giovani di Valore, di cui ci siamo occupati documentandone il lancio e intervistando i protagonisti, che interessa le aree di Sesto Calende, Azzate, Tradate, Arcisate e Malnate, come geograficamente mappato da Fondazione Cariplo). L’analisi delle dinamiche e dei risultati così ottenuti può costituire un utile strumento per individuare buone pratiche replicabili, adattandole, in altri contesti.